Pneumatici moto: come leggere le sigle e scegliere quelli giusti

Che siate tranquilli mototuristi che adorano i passi di montagna o pistaioli incalliti che amano andare a caccia del tempo, almeno una volta nella vita avrete dovuto affrontare il cambio delle “scarpe” della vostra due ruote. Già, quando i pneumatici sono troppo vecchi (perchè magari sfruttati poco) oppure hanno un battistrada inferiore a quello minimo previsto dal Codice della Strada (1 millimetro, che scende a 0,50 per i ciclomotori), è il momento di sostituirli con prodotti più freschi e recenti.

Il problema sorge su due punti fondamentali: la lettura delle sigle riportate sulle gomme “vecchie”, che devono seguire quelle riportate sul libretto di circolazione, e la scelta di quelle nuove, che dovranno servire per l’utilizzo a cui è destinata la nostra compagna di avventure.

COME E’ FATTO UNO PNEUMATICO?

Prima di iniziare la nostra guida… vi siete mai chiesti come è composta una gomma da moto? Essenzialmente non è diversa da quella utilizzata in ambito automobilistico: procedendo dall’interno verso l’esterno, è formata da una carcassa (detta anche cintura), dalla tela della carcassa (costituita da un telo particolarmente resistente a tutte le deformazioni e che permette di dare allo pneumatico la forma desiderata), dal battistrada (responsabile della trazione della moto e della dissipazione di acqua e altri elementi estranei) e dai fianchi laterali, l’elemento più sottile tra quelli elencati e caratterizzato da una grande resistenza alle deformazioni.

Com'è fatto e quali sono i componenti di un pneumatico moto

A livello di costruzione, la gomma da moto può avere una struttura diagonale, la più semplice con angolo dei fili inferiore a 90° rispetto alla linea del battistrada, diagonale cinturata, con strato rinforzato che assicura meno deformazioni e temperature d’esercizio più basse, e radiale, in cui i fili della tela attraversano da un lato all’altro lo pneumatico. Quest’ultima è quella più indicata per moto sportive e dalle elevate cilindrate, perchè la tela è rinforzata esternamente in modo da diventare più resistente all’aumento di temperatura e di forza centrifuga, che sono tipiche alle alte velocità.

COME LEGGERE LE SIGLE DEGLI PNEUMATICI MOTO?

Tutti gli pneumatici attualmente in circolazione, per automobili o motociclette, presentano sulla loro spalla laterale alcuni codici che identificano le loro caratteristiche. Seguendo l’immagine che riportiamo qua sotto, andiamo a scoprire qual è il significato di ognuna di esse.

Come capire tutte le sigle di un pneumatico moto

  1. Larghezza: indica il valore di larghezza della gomma espresso in millimetri
  2. Altezza: indica il valore del profilo della gomma, vale a dire il rapporto in percentuale tra l’altezza e la larghezza dello pneumatico (in questo caso è il 65% di 195 mm)
  3. Struttura: nel nostro caso è riportata una R che indica la tipologia radiale della gomma; al suo posto può essere riportato un trattino (-) o la lettera B, che indicano rispettivamente la struttura diagonale o diagonale cinturata
  4. Diametro della sezione espresso in pollici
  5. Indice di carico: valore che riporta il massimo carico supportato dalla gomma. Il numero indicato è un codice, che nel nostro caso vale 615 kg
  6. Categoria di velocità: indica la massima velocità sopportabile dalla gomma. La lettera indicata rappresenta un codice che nel nostro caso equivale a 210 km/h
  7. Nome del produttore
  8. DOT: certificazione che indica Department of Transport e che riporta nelle ultime quattro cifre il numero della settimana e l’anno di produzione della gomma
  9. Tipologia: nel nostro caso la sigla “tubeless” indica una gomma priva di camera d’aria; alternativamente può essere riportato il codice TL o la marcatura TT, che indica uno pneumatico con camera d’aria
  10. La piccola icona riportata indica una gomma da neve
  11. M+S: sigla che indica la possibilità di utilizzo della gomma in condizioni invernali, particolarmente adatto ad affrontare pioggia, neve e fango (“Mud and Snow”)
  12. Omologazione: il marchio riportato in figura può seguire il Regolamento ECE-ONU oppure la Direttiva 92/93, riportando specificamente il Paese e il numero di omologazione
  13. Run Flat: indica la possibilità di utilizzo anche quando la gomma è sgonfia, per una velocità di 80 km/h e al massimo per 80 km.
  14. TWI: indicatore che aiuta nel tenere d’occhio il livello di usura del battistrada.

TUTTE LE ALTRE MARCATURE

Oltre a quelle già viste, esistono anche altri codici che possono definire le caratteristiche di uno pneumatico da moto, oltre a quello specifico M/C che indica l’utilizzo destinato alle due ruote. Tra questi possono essere presenti le sigle NHS (Not for Highway Service) per gomme da pista ad uso racing, RF (reinforced) per gomme rinforzate e A per gomme destinate ad utilizzi speciali.

Profilo di una gomma moto Michelin Road 5

La particolare struttura di una moto, inoltre, richiede la presenza della dicitura “Front” e “Rear” per differenziare rispettivamente la gomma anteriore da quella posteriore: oltre alle dimensioni, quella posteriore solitamente è costruita con più specifiche di mescola, al fine di sopportare in maniera ottimale le fasi di accelerazione o la circolazione a certe velocità. Quella anteriore, invece, sarà più soggetta alle fasi di frenata, per cui disporrà di un battistrada che si incollerà alla strada in maniera specifica per mantenere la giusta aderenza in ogni fase di guida.

PNEUMATICI MOTO: COME SCEGLIERLI?

Ora che sappiamo tutto sulle gomme da moto… come possiamo orientarci sul mercato per scegliere correttamente i prossimi pneumatici che monteremo sulla nostra compagna di viaggio? Consapevoli della tipologia di due ruote che stiamo guidando, dobbiamo capire quale sarà il nostro utilizzo prevalente: se abbiamo in garage una sportiva, andremo tante volte in pista? Oppure la sfrutteremo maggiormente su strada? Se invece viaggiamo in sella di una moto da enduro… vale la pena montare gomme tassellate? Oppure meglio orientarsi su pneumatici stradali?

Essenzialmente le categorie di pneumatici moto tra cui effettuare la propria scelta sono sei:

  1. Pista: costruiti per il solo utilizzo in circuito; possono essere da asciutto (Slick), da bagnato (Rain) o intagliati per condizioni intermedie
  2. Pista/Strada: sviluppati come compromesso per coloro che non vogliono una gomma esclusivamente da pista, ma piuttosto un pneumatico che garantisca prestazioni ottimali anche su strada. Possono essere monomescola o, più frequentemente, bimescola: in questo caso sulle spalle è presente una zona più morbida rispetto a quella centrale, che offre maggior grip nelle fasi di piega
  3. Sport-Touring: sono pneumatici con un maggior numero di intagli rispetto a quelli elencati precedentemente, costruiti appositamente per percorrere un gran numero di chilometri. Le loro caratteristiche privilegiano la stabilità e il comfort di marcia alle prestazioni pure
  4. Custom/Cruiser: sono pneumatici solitamente montati su moto da viaggio, dalle dimensioni imponenti e da motori che puntano il focus sulla coppia ai bassi. Hanno il profilo arrotondato a favore della stabilità e un battistrada ricco di intagli per favorire la dissipazione dell’acqua in caso di pioggia
  5. On/Off: come quelli da Pista/Strada, sono pneumatici destinati a moto che possono viaggiare sia su strada, che su terreni accidentati. Hanno un profilo che garantisce aderenza in entrambe le tipologie di guida, ma se presentano profonde scalanature sono sicuramente più votati a un utilizzo fuoristrada
  6. Off-Road: sono destinati esclusivamente a moto da enduro, per terreni duri, da motocross, per terreni morbidi e fangosi ad elevata trazione, e da trial, una disciplina dove il grip su terreni rocciosi è di fondamentale importanza.

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