Mercato auto giugno 2009

Mercato auto giugno 2009. Finalmente un segno positivo: era da maggio del 2008 che l’Europa dell’automobile registrava risultati sempre in calo. La serie si è finalmente conclusa nel mese di giugno, quando nei 28 Paesi continentali le immatricolazioni sono state 1.461.859, esattamente il 2,4% in più rispetto all’analogo mese dello scorso anno.  In questo quadro, il mercato italiano ha chiuso il mese di giugno con una crescita del 12,4% e 209.315 immatricolazioni.

Gran parte del merito va alle vetture con elevati valori ecologici:  basti pensare al continuo incremento delle immatricolazioni delle auto benzina-gpl e benzina-metano, cresciute nel mese rispettivamente del 381% e del 103%, con una quota complessiva del 21,2% e nel semestre rispettivamente del 283% e del 76%. Come conferma  gli analisti dell’UNRAE hanno calcolato che l’emissione media ponderata di CO2 delle vetture immatricolate nel 1° semestre del 2009 in Italia è stata di 138,7 g/km, vale a dire ben 6,3 punti in meno rispetto ai 145 g/km delle auto immatricolate nel periodo gennaio-giugno 2008. In pochi mesi è stato fatto un significativo percorso verso quel valore di 130 g/km stabilito dall’Unione Europea per il 2012 e il potere trainante degli incentivi conferma la necessità che tali misure siano strutturali.

Anche nel resto d’Europa i risultati sono incoraggianti. La Germania è il caso più rappresentativo, con una crescita del 40,5% e 426mila auto vendute in sei mesi. La Francia, grazie al risultato di giugno, chiude il primo semestre in positivo con 235.137 immatricolazioni che hanno consentito una chiusura con una crescita del 7%.  In Gran Bretagna cominciano solo ora gli effetti positivi del sostegno alla rottamazione: il Governo ha, infatti, lanciato un piano di incentivazione basato su un contributo statale di 1.000 euro, raddoppiato da un analogo contributo da parte delle Case automobilistiche. Grazie a questa manovra i primi effetti non si sono fatti attendere. Ed è analoga la situazione in Spagna: dopo il fallimento delle prime misure di incentivazione, ora il mercato spagnolo sembra reagire meglio ai nuovi ecoincentivi varati dal Governo.