KTM, acronimo di “Kronreif und Trunkenpolz, Mattighofen”, è un’azienda austriaca fondata nel 1934 dall’ingegnere Hans Trunkenpolz nella città di Mattighofen. Nata come officina dedicata alla riparazione sia di autoveicoli che di motocicli, era gestita dallo stesso Hans; nel 1937 iniziò la vendita di moto DKW e, successivamente, anche di auto a marchio Opel. Dopo la seconda Guerra Mondiale, il mercato delle riparazioni vide un rapido crollo che portò Hans a decidere di produrre moto per suo conto. Il prototipo della prima motocicletta leggera – conosciuta come R100 – vide la
luce nel 1951; ad eccezione del propulsore Rotax realizzato dalla Fichtel & Sachs, tutto il resto della componentistica venne costruito da Trunkenpolz. La produzione in serie iniziò nel 1953 con un volume di tre motociclette al giorno realizzate dai 20 operai presenti in fabbrica.
Nel 1953, un importate uomo d’affari di nome Ernst Kronreif, si offrì di amministrare l’azienda che stava crescendo sul mercato austriaco depositando il marchio ed istituendo la KTM Motorfahrzeugbau AG. Le soddisfazioni nel mondo delle competizioni arrivano agli albori alla
massacrante Sei Giorni (conosciuta come Six Days agli appassionati) del 1956 che vide Egon Dornauer e Kurt Statzinger vincere la medaglia d’oro nella classe 125 cc; l’anno successivo inizia la produzione della Trophy 125 studiata appositamente per le gare alla quale è affiancato lo scooter Mirabell, seguito dai modelli Ponny I e II prodotti rispettivamente nel 1960 e nel ’62. Sempre risalente agli anni ’60 è l’inizio della costruzione e commercializzazione prime biciclette a motore. Il 1964 è l’anno che segna la consacrazione al successo di KTM nel mondo del fuoristrada grazie anche alla formazione della prima squadra professionistica ufficiale; l’azienda continua il suo processo di espansione che la porta a produrre motori in autonomia e – nel 1971 – la forza lavoro fa affidamento su ben 400 impiegati. Nel ’78 viene fondata a Lorain, Ontario, la sussidiaria KTM North America Inc. e l’offerta globale vede a catalogo ben 42 modelli divisi tra motocross, enduro e scooter; il marchio riscuote successo anche grazie al russo Gennadij Moiseev che guadagna il mondiale cross classe 250 cc. Nel momento in cui il mercato dominante diventa quello italiano, l’importatore crea il Team Farioli per seguire l’attività sportiva: il nome si deve ad Arnaldo Farioli, pilota vittorioso in sella a KTM quando l’enduro si chiamava ancora “motoregolarità”. La tradizione continua ed il Team Farioli è ancora attivo ai giorni nostri offrendo agli amanti del marchio e del fuoristrada, quanto di meglio si possa chiedere per… vincere! Nel 1981 l’azienda conta 700 impiegati e la tecnologia del radiatore raffreddato a liquido viene applicata alle prime moto da 125 cc; la costanza nel settore della ricerca e sviluppo porta KTM ad essere la prima azienda a fornire mezzi con freni a disco sia all’anteriore che al posteriore. Nel 1987 inizia la produzione di motori a quattro tempi e, contestualmente, viene interrotta la produzione di scooter e ciclomotori. Il declino della società avviene nel 1990, dopo che la famiglia Trunkenpolz cedette la proprietà alla GIT Trust Holding che però decise di puntare tutto sulle biciclette trascurando in toto il settore moto. La scelta si rivelò disastrosa al punto da portare la società alla messa in liquidazione: la salvezza arriverà nel 1992 con la divisione dell’azienda in quattro nuove entità separate quali la KTM Sportmotorcycle GmbH (divisione moto), KTM Fahrrad GmbH (divisione ciclo), KTM Kühler GmbH (divisione radiatori) e KTM Werkzeugbau GmbH
(divisione attrezzi da lavoro). La proprietà della sezione moto fu assunta da professionisti del settore nonché ex soci e collaboratori di KTM che rilanciarono l’azienda producendo modelli enduro da competizione a quattro tempi per piloti privati: la LC4 del 1993 rappresenta la moto del rilancio. Nel 1995 acquista il gruppo Husaberg e, nel biennio 2006-07, sviluppa la KTM X-Bow facendo il suo ingresso in un settore di nicchia dell’automobilismo sportivo. Gli alti costi di sviluppo di questo progetto, portarono l’azienda austriaca, ancora una volta, a rischio fallimento successivamente evitato grazie all’acquisizione di un socio industrialmente forte quale è l’indiana Bajaj, azienda leader nella costruzione di motocicli nonché detentrice del 49% delle quote di KTM. L’azienda austriaca ha preso parte al motomondiale nella classe 125 cc dal 2003 al 2011 ed anche nella classe 250 cc dal 2005 al 2009; nel 2012, in Moto3 ottiene il doppio titolo piloti e costruttori con il tedesco Sandro Cortese e, successivamente, un’infilata di grandissimi successi con lo spagnolo Maverick Viñales. KTM prende parte anche ai campionati Moto2 e MotoGP ma, il dominio assoluto è quello da sempre manifestato nelle competizioni su sterrato, sia in ambito motocross che enduro; al rally Dakar, la Casa austriaca si è aggiudicata ininterrottamente le ultime 18 edizioni dal 2001.
La R100 è la prima motocicletta prodotta dalla casa austriaca alla quale ha fatto seguito la R125 Tourist e Grand Tourist; la Trophy 125 segna l’era delle moto da sterrato secondo KTM. La storia delle motociclette del produttore austriaco è composta da un’evoluzione continua dei suoi modelli da competizione destinati alle discipline cross ed enduro nonché alcune versioni specifiche per il supermotard. RC8 è stata la stradale secondo KTM, mentre il nome “Duke” rappresenta la famiglia delle naked declinate in diverse cilindrate ed allestimenti. SX identifica i prodotti per il cross, EXC invece, le enduro; Freeride unisce il cross ed il trial e 690SMC rappresenta il supermotard per ogni giorno. Volete esplorare il mondo? Scegliete una due ruote della serie Adventure e non conoscerete limiti. KTM: Ready to race!