CFMoto ha ottenuto la registrazione del brevetto per un innovativo sistema di sicurezza sulle motociclette: una cintura di sicurezza che si aggancia ai fianchi del conducente. Ma questa soluzione aumenterà davvero la sicurezza dei motociclisti?
Dopo l’introduzione dell’airbag sulla Honda Gold Wing, il settore motociclistico continua a cercare nuove soluzioni per migliorare la protezione dei centauri. CFMoto ha brevettato un sistema di cintura di sicurezza per moto, un’idea che era stata già depositata nel 2022 e che ha ottenuto la registrazione nel giugno 2024.
Il funzionamento è semplice: una cintura in tessuto fuoriesce da un lato del codino della moto, avvolge i fianchi del pilota e si aggancia sull’altro lato, impedendo così al conducente di proiettarsi in avanti in caso di impatto frontale. Tuttavia, resta da capire se questo sistema possa essere realmente efficace e sicuro in ogni tipo di incidente.
L’idea della cintura di sicurezza potrebbe trovare spazio sulla CFMoto 750 SR-R, una sportiva con motore quattro cilindri in linea che andrà a colmare il divario tra la 650 SR-R e la nuova V4 1000. Alla fine del 2023, l’azienda cinese ha diffuso alcuni disegni della moto, nei quali è visibile una cintura in tessuto che potrebbe proprio svolgere questa funzione.
Al momento, però, non c’è alcuna conferma ufficiale da parte del marchio. Il dispositivo dovrà essere valutato con attenzione, poiché se da un lato potrebbe proteggere il conducente in caso di urto frontale, dall’altro potrebbe rivelarsi pericoloso in altri tipi di incidenti.
L’efficacia di una cintura di sicurezza su una moto è tutta da dimostrare. In caso di scivolate o highside, potrebbe essere più sicuro per il pilota allontanarsi dalla moto piuttosto che restare vincolato ad essa, rischiando di essere travolto. Gli impatti frontali rappresentano solo una parte degli incidenti motociclistici, mentre le cadute laterali e le perdite di controllo sono molto più frequenti.
Questa non è la prima volta che si sperimenta una soluzione simile: lo scooter BMW C1 era dotato di una cintura di sicurezza, ma in quel caso il conducente era protetto da una cellula di sicurezza. Su una moto tradizionale, invece, il pilota resterebbe completamente esposto.
Sebbene l’idea di CFmoto sia interessante, non è ancora certo che il sistema verrà effettivamente introdotto sul mercato. Il dibattito sulla sicurezza delle due ruote è aperto e resta da vedere se questa innovazione troverà un riscontro pratico nelle future motociclette.