MV Agusta Brutale 920 in sintesi
In attesa dalla baby Brutale, quella MV Agusta Brutale 675 con motore tricilindrico tanto voluto da Claudio Castiglioni per rendere più accessibile, sia dal punto di vista tecnico che economico, la gamma MV Agusta, la gamiglia delle naked di Schiranna si allarga, accogliendo la MV Agusta Brutale 920.
Dopo la MV Agusta F3, super sportiva di fascia inferiore ma solo nella cilindrata, si era capito che la strategia ora è quella di allargare il bacino d’utenza.
MV Agusta Brutale 920 al prezzo di 11.990 Euro
Ecco quindi che dopo la super sportiva di media cilindrata, MV allarga la gamma delle sue naked proponendo la Brutale 920 avvicinandola a un pubblico meno esperto senza perdere nulla del suo innato carisma. Nei conessionari MV da febbraio 2011, la Brutale 920 ha un prezzo di €11.990.
Rappresenta un punto d’incontro tra aggressività e dolcezza, mentre le prestazioni ciclistiche vanno a braccetto con facilità e feeling di guida.
Oltre al motore, nuovo anche il look, dove il nero domina e tratteggia linee ancora più accattivanti. Al tempo stesso, la Brutale si è avvicinata ulteriormente alle esigenze dell’utilizzo quotidiano, con una sella rivista e in un solo pezzo, più comoda per pilota e passeggero.
Per chi non l’avesse ancora vista nei concessionari, la Brutale 920 è una delle protagoniste dello stand MV di Eicma 2011.
Motore della MV Agusta Brutale 920
Il propulsore che anima la Brutale è un 4 cilindri a 16 valvole radiali MV Agusta dalla cilindrata di 921 cc che trova il compromesso perfetto tra prestazioni e guidabilità. L’inedita cubatura del leggendario 4 cilindri è ottenuta con un rapporto alesaggio/corsa meno spintorispetto a quelli della 990R e 1090RR, con l’obiettivo di ottimizzare l’erogazione, possente come al solito ma ora anche più dolce e gestibile, migliorando anche la risposta all’acceleratore. La potenza del quattro cilindri MV Agusta è di 129 cv, sfruttabili anche a chi ha un prurito alle mani e controllabili grazie al controllo elettronico che gestisce due mappe e lo stesso controllo di trazione della F4 regolabile su 8 posizioni. La temperatura del motore è tenuta sotto controllo dal nuovo impianto di raffreddamento con vaso d’espansione a pressione atmosferica anche in condizioni critiche come ad esempio nei continui stop and go del traffico cittadino.
In base alle diverse situaizoni e alle condizioni del fondo stradale poi si può settare la doppia mappatura scegliendo l’erogazione che si prederisce tra “normale” e “sport”
MV Agusta Brutale 920: desing inconfondibile
Il desgin è inconfondibilmente Brutale, ma ci sono tanti piccoli dettagli la rendono “diversa” e ancora più fruibile per l’utilizzo quotidiano.
La sella monopezzo offre maggior comfort a pilota e passeggero, gli indicatori di direzione anteriori non sono più integrati negli specchietti ma separati per una migliore visibilità nel traffico cittadino, le sospensioni beneficiano di una taratura più morbida. Una Brutale più “easy” ma pur sempre una Brutale, che fa della cura maniacale del dettaglio un elemento distintivo. Due le colorazioni disponibili; opache nera o bianca, rimangono i caratteristici tralicci del telaio e il doppio scarico laterale sovrapposto.
Ciclistica della MV Agusta Brutale 920
La ciclistica della MV Agusta Brutale 920 è in comune con quelle della 990R e 1090RR. Il telaio a traliccio in tubi d’acciaio accoppiato a piastre laterali in alluminio è un vero e proprio marchio di fabbrica per la casa varesina, utilizzato all’inizio per la F4 e poi per tutti i suoi modelli, poi imitati da molti.
Sulla Brutale 920 arriva un nuovo cannotto di sterzo che offre una rigidezza ottimizzata per questa moto, che ha nelle prestazioni, ma anche nella facilità di guida i suoi punti di forza. Proprio per questo motivo le sospensioni ricevono una taratura specifica, più morbida e scorrevole, per assicurare il massimo feeling di guida anche all’utente meno esperto. Ma attenzione, la Brutale è sempre una Brutale, grazie alle infinite possibilità di regolazione offerte dalla poderosa forcella Marzocchi USD da 50 mm e dal monoammortizzatore Sachs: in pochi istanti si può trasformare facilmente in una affilata arma sportiva, pronta a scatenarsi anche in pista. Le dimensione del pneumatico posteriore è 180/55, perfetta per scaricare a terra i 129 cv del 4 cilindri MV, ma in grado di assicurare, grazie all’accoppiamento con il cerchio da 6 pollici di canale, una maneggevolezza e una rapidità di azione superlative. Prestazioni da maxi, facilità da media cilindrata, un design unico.