Le sportive sono nel cuore dei motociclisti, ma il segmento negli ultimi anni ha conosciuto una violenta parabola discendente. I motivi sono diversi, non si tratta solo dei prezzi aumentati rispetto a dieci anni fa. Andare in pista non è -economicamente parlando- per tutti, e mezzi da 200CV con una sella pensata per comunicare non sono così adatti per andare su strada.
C’è chi lo fa lo stesso, certo, ma portare la ragazza sul sellino posteriore dei nuovi mostri è praticamente impensabile. Questo è il motivo per cui Ducati ha prodotto la SuperSport 939, oltre al fatto che la Panigale 959 è un tantino arrabbiata per portare nuovi appassionati nel segmento. Una sportiva senza limiti non è più quella che lima un mezzo secondo al miglior tempo, è invece quella che puoi viverti quotidianamente.
La Ducati SuperSport eredita il nome dell’antenata che stregò tanti cuori, ora dediti esclusivamente al culto di Borgo Panigale. Si trattava di una moto leggera e disimpegnata, con telaio a traliccio ed una passione per i tornanti. La SuperSport però era rozza e scorbutica, come d’altronde dovevano essere le Ducati di un tempo. Ecco, tutto questo è da leggere al passato, perché la nuova SuperSport 939 ha poco in comune con la vecchie glorie se tralasciamo il nome.
Ducati le ha dato linee da Panigale, ma per esempio lo scarico Euro4 -complice la cubatura ridotta- non è così voluminoso. Il frontale è a doppio faro a LED, il cupolino è regolabile per un maggior comfort sulle lunghe percorrenze e la triangolazione (sella, manubrio e pedane) è di indole meno sportiva. Per il resto, la moto sfoggia le soluzioni tecniche che troviamo sull’ultima generazione di Monster ed Hypermotard 939, ovvero il classico bicilindrico Testastretta 11° che funge da elemento portante insieme al telaio -davvero bello- a traliccio in tubi di acciaio. Il motore regala così 113CV a 9.000 giri, mentre da buon bicilindrico Ducati offre la coppia taurina di 96,7 Nm più in basso, a 6.500 giri.
In ogni caso la dotazione non è spartana, anzi. I Track Day sono alla facile portata della Ducati SuperSport, che con ogni probabilità -fatta eccezione per piste veloci come Mugello e Misano- si trova meglio delle sorelle della famiglia Panigale. Sul piano ciclistico infatti troviamo una forcella Marzocchi a steli rovesciati da 43mm ed un monoammortizzatore Sachs regolabile, anche se per i più esigenti esiste la SuperSport S con comparto interamente Ohlins, con una forcella che cresce fino a 48mm.
Pensata per essere leggera nella guida con un peso di 184Kg a secco, la moto calza un pneumatico 180/55/R17 al posteriore su cerchi a 3 razze in lega leggera. Bello poi il forcellone monobraccio in alluminio, un marchio di fabbrica per la casa bolognese. La frenata è sotto la custodia di due dischi da 320mm con pinze Brembo a 4 pistoncini, con pompa radiale ed ABS di serie. Il resto della dotazione prevede tre Riding Mode, DTC, frizione antisaltellamento e Ride by Wire, mentre scegliendo la versione S si aggiungono QuickShift con blipper -quindi anche in scalata- e l’unghia monoposto.
Passi avanti anche per quanto riguarda gli intervalli di manutenzione, fissati ad ogni 15.000Km (o ogni anno) ed il controllo sul gioco valvole ogni 30.000Km.
Il prezzo della Ducati SuperSport è di 12.990 euro per la versione standard e 14.690€ per la SuperSport 939 S, ai quali si devono aggiungere 200€ per la colorazione bianco perla.