L’attesa è finalmente terminata per gli appassionati delle moto Suzuki. Le nuove Suzuki DR-Z4S e DR-Z4SM 2025 sono ufficialmente entrate nel listino italiano dopo la loro anteprima mondiale avvenuta durante EICMA 2024.
Non si tratta di semplici novità, ma di un vero e proprio ritorno alle origini che riporta in chiave moderna la filosofia delle amate DR-Z400S e DR-Z400SM dei primi anni 2000, moto che per ben 25 anni hanno rappresentato un punto di riferimento per numerosi motociclisti.
Suzuki ha scelto di rispondere a una domanda sempre più evidente nel panorama motociclistico attuale: il desiderio di mezzi agili e brillanti, caratterizzati da un favorevole rapporto peso/potenza e da una componentistica di alta qualità.
Ma non si tratta di una semplice operazione nostalgia. La casa di Hamamatsu ha saputo integrare raffinate tecnologie moderne che rendono l’utilizzo di queste moto tanto divertente quanto sicuro.
Se il nome è simile, la missione è differente. Da un lato abbiamo la Suzuki DR-Z4S 2025, l’enduro Ready 4 Anything, progettata per affrontare con disinvoltura ogni tipo di terreno, dall’off-road più impegnativo alle strade asfaltate.
Dall’altro troviamo la Suzuki DR-Z4SM 2025, il supermotard che incarna perfettamente la filosofia Your streets. Your playground, pensato per offrire il massimo divertimento sia nella guida stradale sia tra i cordoli dei circuiti più tecnici.
Entrambe condividono lo stesso cuore pulsante: un monocilindrico a quattro tempi da 398cc con lubrificazione a carter secco, distribuzione bialbero a quattro valvole e raffreddamento a liquido. Questa unità sviluppa una potenza massima di 38 CV a 8000 giri/min con una coppia massima di 37 Nm a 6500 giri/min. Numeri che possono sembrare contenuti nell’epoca delle maxi-enduro da oltre 100 CV, ma che in realtà sono perfettamente calibrati per garantire un perfetto equilibrio tra prestazioni e facilità di gestione, soprattutto considerando il peso ridotto di entrambi i modelli.
Le nuove DR-Z4 non si limitano a offrire un motore efficiente, ma integrano anche il Suzuki Intelligent Ride System, un pacchetto di sistemi elettronici avanzati che aumenta notevolmente l’esperienza di guida.
Tra questi spiccano i dispositivi Scegliiltiro (Suzuki Drive Mode Selector) con tre modalità di guida selezionabili e Aprisereno (Suzuki Traction Control System – STCS), regolabile su due livelli d’intervento e completamente disinseribile.
È interessante notare come il sistema di controllo della trazione sia dotato anche di una modalità G (Gravel) con setup specifico per ciascuna delle due moto, a dimostrazione dell’attenzione posta dai tecnici Suzuki nell’ottimizzare l’elettronica per le diverse condizioni d’utilizzo.
Non manca poi il Suzuki Easy Start System, che consente di avviare la moto con una singola pressione del pulsante di avviamento, eliminando la necessità di tenere premuto il pulsante fino all’accensione del motore.
Anche sul fronte della sicurezza attiva le due DR-Z4 offrono soluzioni intelligenti e personalizzabili. La DR-Z4S 2025 è dotata di ABS disinseribile su entrambe le ruote mentre sulla DR-Z4SM 2025 è possibile disattivare il sistema antibloccaggio solo sulla ruota posteriore, una caratteristica molto apprezzata dai piloti più esperti che amano controllare la moto anche attraverso il freno posteriore.
A supportare le prestazioni del motore troviamo un telaio a doppia trave in acciaio abbinato a un leggero e resistente forcellone in alluminio, stesso materiale utilizzato anche per il telaietto posteriore. Questa combinazione di materiali garantisce un ottimo compromesso tra rigidità torsionale e peso contenuto.
Le sospensioni, vero fiore all’occhiello di entrambi i modelli, sono firmate KYB e completamente regolabili sia nel precarico che nell’idraulica. Questo permette di adattare con precisione il comportamento della moto alle diverse condizioni di utilizzo e alle preferenze del pilota.
La nuova Suzuki DR-Z4S monta una forcella a steli rovesciati che garantisce alla ruota anteriore un’escursione di ben 280 mm mentre la corsa della ruota posteriore è pari a 296 mm. Valori di tutto rispetto che permettono di affrontare con sicurezza anche i percorsi off-road più impegnativi.
La nuova Suzuki DR-Z4SM, più orientata all’uso su asfalto, offre escursioni leggermente ridotte, rispettivamente di 260 e 277 mm, che garantiscono comunque un ottimo assorbimento delle asperità stradali senza compromettere la precisione di guida tipica di un supermotard.
Come da tradizione nel mondo delle enduro e dei supermotard, le differenze più evidenti tra i due modelli riguardano le ruote e l’impianto frenante. La DR-Z4S adotta cerchi a raggi da 21″ all’anteriore e 18″ al posteriore, equipaggiati con pneumatici IRC GP-410 semi tassellati, ideali per l’utilizzo misto.
La DR-Z4SM monta invece cerchi da 17″ su entrambi gli assi con pneumatici Dunlop Sportmax Q5A, specificatamente progettati per garantire il massimo grip su asfalto. Anche gli impianti frenanti sono differenziati: la versione enduro utilizza un disco anteriore da 270 mm mentre il supermotard dispone di un disco maggiorato da 310 mm per garantire una potenza frenante superiore. Il disco posteriore è invece identico sui due modelli, con un diametro di 240 mm.
Queste scelte tecniche si riflettono anche nella geometria complessiva delle due moto: l’altezza della sella è di 920 mm per la DR-Z4S, con una luce a terra di 300 mm mentre la DR-Z4SM presenta valori rispettivamente di 890 mm e 260 mm, più adatti all’utilizzo stradale. Il peso in ordine di marcia rimane comunque molto contenuto: 151 kg per l’enduro e appena 154 kg per il supermotard.
Sul fronte estetico, entrambe le Suzuki presentano sovrastrutture essenziali e funzionali. Il cupolino compatto integra un moderno faro a LED mentre la strumentazione LCD fornisce tutte le informazioni necessarie in modo chiaro e immediato. La sella, studiata per garantire un’ottima libertà di movimento, si abbina perfettamente alla snellezza del serbatoio da 8,7 litri.
Le due DR-Z4 si distinguono anche per gli assetti di guida: la versione S dispone di un manubrio più rialzato e vicino al busto, con pedane più avanzate, una configurazione pensata per favorire il controllo nella guida in piedi tipica dell’utilizzo off-road.
A completare il quadro, le due colorazioni disponibili per ciascun modello: la DR-Z4S può essere ordinata in Giallo Phoenix e Grigio Londra mentre la DR-Z4SM in Grigio Los Angeles o Bianco San Francisco.
E a proposito di personalizzazione, entrambi i modelli saranno commercializzati al lancio con uno speciale allestimento che comprende paramani e skid plate (piastra paramotore), dotazioni particolarmente apprezzate dagli utenti più esigenti.
Uno degli aspetti più discussi di queste nuove Suzuki è senza dubbio il prezzo di listino: 9700 euro per entrambi i modelli. Una cifra che alcuni osservatori del mercato considerano piuttosto elevata, soprattutto se confrontata con le concorrenti dirette come la KTM 390 Adventure (7880 euro) o la Honda CRF300 Rally (6890 euro).
Va sottolineato, tuttavia, che Suzuki è tradizionalmente tra le aziende che lasciano più margine di manovra ai propri concessionari in fase di trattativa, senza contare la possibilità di promozioni ufficiali particolarmente aggressive che potrebbero rendere questi modelli più accessibili in futuro. A questo si aggiunge il fatto che l’allestimento di lancio include già alcuni accessori che normalmente andrebbero acquistati separatamente.
La vera domanda è se la qualità costruttiva, le dotazioni tecniche e l’immagine del brand giapponese saranno sufficienti a giustificare questo posizionamento di prezzo agli occhi dei potenziali acquirenti. Solo il mercato potrà dare una risposta definitiva nei prossimi mesi.
Per chi è interessato all’acquisto di una delle nuove Suzuki DR-Z4, l’attesa non sarà ancora molto lunga: le prime consegne sono infatti previste per la fine dell’estate 2025. Un’occasione per riscoprire il piacere di una guida essenziale ma tecnologicamente evoluta, sia nell’avventura off-road sia nel divertimento su asfalto.