MotoGp: Loris Capirossi annuncia il ritiro a fine stagione

Loris Capirossi si ritira
Capirex dice basta. A 38 anni e dopo 22 stagioni in sella, nonostante un contratto biennale con il suo team Pramac Racing-Ducati, decide di smontare e non risalire più.
L’annuncio alla vigilia del GP di San Marino a Misano Adriatico: “E’ molto difficile fare questo annuncio perché dopo 22 stagioni, questa sarà la mia ultima gara in Italia, perché alla fine dell’anno, mi ritirerò – afferma il nr. 65 del team Pramac Racing – Non è stata una decisione facile, ma penso che sia il momento giusto per fermarsi. Ho detto a me stesso ‘sì, no, sì, no’ molte volte, ma questa è la decisione giusta. Voglio dire grazie a tutti coloro che mi hanno sostenuto e che mi ha dato tanto. Ho sempre cercato di fare del mio meglio e ho avuto un fantastico periodo”.

La carriera di Loris Capirossi: due titoli in 125
Il 38enne pilota Ducati Pramac Racing quest’anno corre il suo 22° mondiale e, fin’ora, ha disputato 324 gare: è il centauro con più presenze.
Ha esordito motociclismo professionistico nel 1990 nella classe 125 cc in sella ad una Honda RS125R del Team Pileri, vincendo il titolo mondiale all’esordio con 182 punti nella classifica generale. Fu il più giovane pilota di tutti i tempi a conquistare un titolo mondiale e ancora oggi detiene il record.
L’anno successivo, sempre con la Honda del team Pileri, vince ancora più nettamente con 200 punti nella classifica finale, davanti a Fausto Gresini con 181 punti. A soli 18 anni, Capirossi aveva già vinto due titoli mondiali.

Il titolo di campione del mondo in 250
Dopo anni poco positivi e sfortunati tra la classe 250 e 500 con Honda ed Aprilia, nel 1998 si “autodegrada” e ritorna in 250 vincendo il mondiale piloti con 224 punti superando un giovane compagno di box Valentino Rossi.
Memorabile la gara decisiva nel GP di Argentina: all’ultima curva dell’ultimo giro Capirex entra deciso su Harada (altro compagno di squadra): il contatto è inevitabile e Capirossi ha la meglio diventando campione del mondo (ma venendo accusato di essere antisportivo dallo stesso Harada).
Questo episodio ebbe dei risvolti legali prolungati: infatti con la stessa accusa di Harada (che sostenne che Capirossi fece di tutto per farlo cadere) Aprilia decise di interrompere il contratto con Capirex anche per l’anno successivo. Il pilota citò in causa la casa di Noale e la controversia si risolse in favore del pilota italiano, dichiarato innocente mentre Aprilia fu condannata a riconoscergli 1,5 milioni di euro per chiudere la controversia.
L’anno successivo Capirossi corse in 250 con il team di Fausto Gresini.

Classe 500 e MotoGP
Dal 2000 ritorna nella classe regina con la Honda diventando uno dei protagonisti insieme agli altri italiani Biaggi e Rossi e nel 2001 lotta per il titolo giungendo terzo.
Con l’avvento delle MotoGp nel 2002 deve accontentarsi di un ottavo posto perché la sua scuderia non poteva permettersi una MotoGp 4 tempi, quindi rimane con una 2 tempi.
Nel 2002 viene scelto da Ducati per fare coppia con Troy Baylis in un team sperimentale: 1 vittoria e altri 5 podi per una stagione esaltante.
Il 2004 fu molto difficile: nessuna vittoria e il pilota romagnolo termina in nona posizione.
Nel 2005 Ducati passa alle gomme Bridgestone: se all’inizio i risultati sono deludenti, da metà stagione i progressi della Bridgestone furono notevoli. Loris conquista due podi e vince poi i GP del Giappone e quello della Malesia. Purtroppo rimane fermo due gare a causa di un grave incidente chiudendo col sesto posto.
Nel 2006 vince la prima gara della stagione a Jerez dominando il week end.
Al secondo appuntamento arriva terzo e appare una stagione molto buona, ma durante la partenza del GP di Catalogna viene coinvolto in un pauroso incidente riportando diversi infortuni.
Al suo ritorno ottiene il 15° posto in Olanda ma vince in Repubblica Ceca ed in Giappone finendo al terzo posto finale con 229 punti.
L’anno del mondiale Ducati con Stoner per Loris è difficile, vincendo solo il GP del Giappone e finendo settimo in classifica con 166 punti.
Dal 2008 al 2010 corre con una Suzuki che pecca di competitività senza tante soddisfazioni.  Quest’anno è risalito in sella alla Ducati con il team Pramac Racing.
Il 6 novembre 2011 quando scenderà dalla sua moto sarà per l’ultima volta.

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