Carlos Checa sta dominando gara 2 del GP di Australia sul circuito di Phillip Island, dietro di lui si lotta per il secondo posto a qualche secondo di distanza mentre Max Biaggi tenendo un ritmo di gara forsennato avanza posizioni su posizioni. Ai microfoni di La7 Genesio Bevilacqua, patron del Team Althea in cui corre il campione del mondo in carica di Superbike si lamenta per le modifiche introdotte dal regolamento 2012 che prevede un peso minimo per le bicilindriche di sei chili in più rispetto alle tre e quattro cilindri. Per esattezza il regolamento 2012 recita: “Rivisto il sistema per equilibrare il bilanciamento, in materia di peso, tra le varie tipologie di moto da annunciare in un secondo momento. Nel 2012 è stato previsto un peso minimo per le bicilindriche di 171kg, 6kg in più rispetto al 2011. Confermato per le 3 e 4 cilindri il peso minimo di 165kg. Non ci saranno tolleranze.“
Questa modifica è stata introdotta per cercare di rendere le prestazioni delle moto impegnate in gara il più possibile omogenee, ricordando che per i bicilindrici il limite di cilindrata è di 1.200 cc contro i 1.000 delle quadricilindriche.
Uscendo dal vago del regolamento cerchiamo di capire se effettivamente l’affermazione di Genesio Bevilacqua è condivisibile o meno.
Partiamo da un presupposto: ogni scelta tecnica porta con sé vantaggi e svantaggi. Un motore con 4 cilindri è in grado di erogare maggiore potenza, mentre un bicilindrico può vantare più coppia e minor peso (più altre differenza che qui non consideriamo per non inoltrarci in argomentazioni tecniche troppo impegnative). La storia delle competizioni insegna che a parità di cilindrata il motore quadricilindrico è superiore al bicilindrico, basti guardare ai vari esperimenti realizzati anche in 500 prima e in MotoGP poi. Nelle gare dei prototipi però può essere giusto lasciare libertà alle case e agli ingegneri sul numero di cilindri da utilizzare e di sfruttare i relativi vantaggi e limti, parlando di derivate di serie è invece corretto (almeno secondo noi) fare in modo che anche una casa come Ducati possa esprimersi ai massimi livelli con le sue bicilindriche. Detto questo, è evidente che l’elemento su cui è più facile agire, modificandolo anche di anno in anno, è proprio il peso dal momento che andare a variare la cilindrata avrebbe un costo certamente elevato (per non parlare del problema di omologazione). Restando a quanto visto in gara Max Biaggi è rientrato in pista a 8 secondi da Sykes che era primo e ha terminato a quasi sei secondi da Carlos Checa, quindi la rimonta del Corsaro è avvenuta su tutti gli altri ma non sulla Ducati che guidava la corsa, quindi parlare di regolamento contro le bicilindriche, ossia le Ducati, ci sembra decisamente fuori luogo. Se poi si va a guardare quanto avvenuto in questi venticinque anni di Superbike viene difficile pensare che i regolamenti in Sbk possano essere stati scritti per arrecare uno svantaggio alle rosse. Per esempio, delle 42 gare corse a Phillip Island dal 1990 21 sono state vinte dalle bicilindriche di Borgo Panigale…
Se poi vi piacciono le gare con moto dalle prestazioni identiche, bhé, per quello ci sono i trofei monomarca.
(foto gettyimages)