Scuderia Ferrari in pista a Valencia per il GP d’Europa 2012 di F1 a Valencia
La Formula 1, dopo il GP del Canada di Montreal, torna in Europa per un ciclo di altri 6 gran premi nel vecchio continente, prima di abbandonarlo alla volta dell’Asia prima e dell’America infine.
Si corre il GP d’Europa su un altro circuito cittadino, subito dopo quello canadese, per portare Fernando Alonso di nuovo in vetta alla classifica piloti F1 2012, persa proprio nell’ultima gara a favore di Lewis Hamilton.
La pista di Valencia, teatro dell’ottava gara del calendario F1 2012, è stata ribattezzata la ‘Monaco spagnola’ per le somiglianze con la corsa nel Principato, come la location portuale, la presenza di un ponte mobile insolito come il tunnel di Monaco, e la dislocazione dei box particolarmente pittoresca, in un’area originariamente occupata dal mercato del pesce. Tuttavia le caratteristiche della pista sono molto diverse: le barriere sono più lontane dal circuito, il che cambia le turbolenze e anche l’aderenza, alcune curve dispongono di vie di fuga e le auto corrono con meno carico aerodinamico. Pur essendo un circuito nuovo la superficie della pista, anche se abrasiva, è molto più regolare rispetto a Monte Carlo. Tuttavia il circuito è disseminato di curve lente e di punti che necessitano di una buona trazione.
Modifiche sulla Ferrari F2012
Quello che mancava alla Ferrari F2012 era la trazione ma, come si è visto a Montreal, dove c’è bisogno di molta trazione, i tecnici di Maranello hanno compiuto notevoli progressi.
“Tutto è dipeso dall’enorme quantità di lavoro, dal numero di persone impiegate e dalla particolare attenzione dedicata ad aerodinamica, design e produzione – ha dichiarato Nikolas Tombazis, Chief Designer della Scuderia Ferrari – L’intenso lavoro degli ultimi mesi ha prodotto una vettura molto migliorata. Abbiamo lavorato con determinazione per affrontare tutte le criticità riscontrate già durante il primo test invernale”.
Ma cosa c’è di diverso ora sulla monoposto di Alonso e Massa? Sembra quasi niente, perché si è tornati indietro, ovvero a quando la F2012 suscitava perplessità. Infatti i tecnici hanno scelto di ritornare ad una configurazione degli scarichi simile a quella del debutto.
Infatti, il disegno degli scarichi di Montreal era un cugino di quello provato nei test di Jerez, nonostante i problemi creati all’inizio. Quindi designer e tecnici si sono concentrati su altri punti deboli della F2012, prevedendo diverse soluzioni nuove come una nuova ala anteriore, un nuovo diffusore, una nuova ala posteriore e diversi condotti di raffreddamento dei freni. Insomma, dal punti di vista aerodinamico, è stata prodotto quasi una nuova macchina, portata al GP di Spagna.
Si è però continuato a lavorare sugli scarichi per sviluppare un sistema più efficace e semplice, ma ancora legato a quello originale, introdotto in Canada.
Così da una monoposto che arrancava in qualifica per arrivare in Q3, ora in pista vediamo una Rossa capace di lottare per la prima fila ed in gara per la vittoria.
Ulteriori miglioramenti della Ferrari
Nonostante i progressi dimostrati, con un Felipe Massa tornato competitivo, la F2012, come dice Nikolas Tombazis “non è ancora in grado di dominare le gare e di battere tutti”.
Inoltre, i concorrenti continuano a sviluppare le loro monoposto per una corsa che si disputa anche fuori dai circuiti, destinata a protrarsi fino fino alla fine della stagione con la medesima intensità, per introdurre sviluppi ad ogni gara.
A partire da Valencia: infatti, dice Nikolas Tombazis, “in questo fine settimana gli aggiornamenti riguarderanno l’ala anteriore e il fondo, ed avremo ulteriori evoluzioni per gli scarichi. Altri aggiornamenti sono in cantiere per le gare successive e credo che sarà così fino alla all’ultima gara”.
Il nodo velocità sulla F2012 per Valencia
Rimane ancora da migliorare la velocità che a Valencia non è una priorità, pur rappresentando un punto debole, anche se “a causa del sistema DRS che ha modificato il livello ottimale di resistenza delle macchine su qualsiasi circuito – spiega ancora Tombazis – la velocità in Formula 1 rappresenta ora un fattore più complesso rispetto al passato. Non è semplicemente un caso che sia stata prodotta un’ala che generi un po’ meno carico aerodinamico e resistenza per fornire velocità più elevate. Abbiamo dovuto lavorare sullo stesso DRS e sulla resistenza generata dal resto del corpo vettura. Abbiamo fatto progressi in questo settore, ma ancora non abbastanza per colmare completamente il divario con i migliori in campo in questo settore”.
Tombazis ed il suo staff hanno lavorato duro per essere competitivi dopo le prime gare. Ma nonostante i mesi molto duri hanno cercato, con razionalità, di recuperare il gap dai concorrenti e le ultime gare hanno dimostrato tutto il loro lavoro.
Il ritrovato Felipe Massa
Il lavoro svolto dai tecnici della Scuderia Ferrari ha giovato anche a Felipe Massa, che a Monaco e Montreal ha dimostrato di essere tornato veloce e competitivo e lo si vede anche nel suo volto più sereno. “È vero, ora sono molto più felice, perché posso guidare la F2012 come mi piace – confida il pilota brasiliano prima di partire per Valencia – Sono molto più a mio agio con la guida e il bilanciamento della vettura, e il passo è buono. E quando questo accade naturalmente ti senti bene. Certamente tutte le modifiche e gli aggiornamenti introdotti sulla vettura hanno aiutato, ma è stato importante anche il modo in cui ho lavorato sul set-up insieme ai miei ingegneri: abbiamo cambiato molte cose in termini di bilanciamento e trovato una direzione che mi si addice”.
Massa e la sua squadra stanno lavorando in modo diverso rispetto ad Alonso, anche perché ogni pilota ha il suo stile di stare nell’abitacolo: “Come in tutti gli sport di alto livello anche in Formula 1 conta lavorare su dettagli anche molto piccoli. Quando qualcosa non funziona è facile allontanarsi dalla direzione giusta e perdere terreno in termini di prestazione, perché non riesci ad essere al 100%”.
A Valencia Massa – e tutti i tifosi Ferrari – si aspettano un ulteriore passo avanti: “Anche qui e per le prossime gare ci saranno altri aggiornamenti e mi aspetto che la tendenza al miglioramento prosegua nel suo cammino”.
I dettagli per Felipe Massa si vedono anche negli pneumatici e lui sceglierebbe ancora quelli morbidi: “Quest’anno le gomme sono molto più morbide rispetto allo scorso anno, ma la F2012 fa molta meno fatica rispetto al passato a portare rapidamente i pneumatici in temperatura. Quindi in questo fine settimana con entrambe le mescole – media e morbida – non dovremmo avere problemi”.
Come Tombazis, anche per Massa la velocità di punta non è un problema. “Se analizziamo la gara Montreal, anche se la nostra velocità di punta non era così buona, non lo era neanche quella di altri top team come McLaren, Red Bull e Mercedes. Tuttavia in Canada siamo stati in grado di superare altre vetture agevolmente, vetture che in passato avevamo fatto fatica a superare con il DRS. Questo dimostra che le altre squadre hanno cambiato il loro approccio e che noi abbiamo migliorato anche in velocità di punta”.
A Valencia Massa ha già vinto, nel 2008, la prima edizione della gara. “La pista mi piace e anche se la gente dice che è un circuito cittadino in realtà non lo è, perché la maggior parte del tracciato – per le sue dimensioni – è più simile ad uno permanente. Quando arrivi su una pista in cui hai vinto hai sempre una disposizione mentale positiva. Spero possa essere un buon fine settimana per noi, soprattutto in considerazione del fatto che la nostra macchina ora è più competitiva sia in gara che in qualifica, perché sappiamo quanto il rendimento del sabato pomeriggio conti poi la domenica. A Valencia è possibile effettuare sorpassi, in particolare con il DRS, ma se si parte davanti e si è in grado di dettare il proprio ritmo fin dall’inizio cambia tutto, perché rimanere bloccati dietro vetture veloci in qualifica, ma più lente in gara, significa dover pagare un prezzo troppo alto”.
Conta anche la forma fisica e quello che si sta avvicinando è un periodo difficile dal punto di vista climatico, ma Massa sta svolgendo allenamenti appositi per prepararsi: “Io mi alleno sempre molto, ma considerando che le prossime gare potrebbero essere molto calde, già a partire da Valencia, una buona forma fisica conta più del solito”. Felipe non sarebbe un vero brasiliano se non avesse una grande passione per il calcio e anche se la sua squadra di casa non è coinvolta, ha seguito attentamente il campionato Europeo. “E’ un torneo particolarmente interessante, con circostanze insolite: forse ci si potrebbe aspettare che la Spagna vinca facilmente, ma non è così scontato perché alcune delle squadre meno favorite hanno fatto bene. Naturalmente spero che l’Italia vada avanti, finora è andata anche meglio di quanto ci si aspettasse. Dopo le recenti difficoltà provocate dal terremoto, sarebbe fantastico se la squadra nazionale di calcio potesse regalare al suo popolo un grande risultato. Ma in questo momento il Campionato Europeo sembra essere come la Formula 1, davvero imprevedibile!”.