La stagione 2019 dell’International GT Open e del Campionato TCR Europe ha vissuto nello scorso fine settimana il suo atto finale, andato in scena sullo storico Tempio della Velocità che risponde all’Autodromo Nazionale di Monza. Due giorni di gare disputate sabato e domenica per entrambe le categorie, all’insegna del bel tempo e delle temperature miti.
Nella giornata di sabato Miguel Ramos e Fabrizio Crestani hanno conquistato la tanto attesa prima vittoria stagionale, sebbene la Mercedes SPS Automotive Performance abbia tagliato il traguardo al secondo posto alle spalle della Mercedes Antonelli Motorsport di Riccardo Agostini-Loris Spinelli, penalizzata di 5 secondi per un’infrazione commessa durante il pit-stop. L’Aston Martin Optimum Motorsport di Ollie Wilkinson-Darren Turner ha completato il podio con il terzo posto. Albert Costa e Giacomo Altoè hanno fatto un grande passo verso la conquista del titolo 2019 dell’International GT Open, finendo al quarto posto, davanti all’altra Lamborghini Emil Frey Racing di Norbert Siedler-Mikaël Grenier.
Giorno nero per le McLaren Teo Martín Motorsport, colpite dalla sfortuna e ormai tagliate fuori dalla battaglia finale perchè Kodrić-Chaves sono stati costretti al ritiro dopo quattro giri a causa del danno causato da un leggero contatto (che ha fatto volare via il cofano anteriore), mentre Saravia-Rueda sono finiti sesti, dopo aver perso il quarto posto e aver subito una foratura nell’ultimo giro. Frederik Schandorff e Tuomas Tujula hanno conquistato la quarta vittoria in Pro-Am con la Lambo VSR. Pierburg-Onslow-Cole (Mercedes SPS) oggi sono arrivato solamente al sesto posto, dopo essere stati spinti nella ghiaia dalla McLaren di Hahn. Oswaldo Negri-Francesco Piovanetti (Ferrari Spirit of Race) hanno vinto in Am al loro debutto, dopo che il leader della classe Giuseppe Cipriani (Mercedes Antonelli) ha subito una foratura nell’ultimo giro, perdendo la vittoria odierna.
Per la seconda gara del fine settimana, Emil Frey Racing ha conquistato il titolo grazie al quarto posto centrato in Gara 2: Albert Costa e Giacomo Altoé si sono laureati Campioni 2019 dell’International GT Open grazie al risultato conquistato al termine della corsa, mentre il Teo Martin Motorsport ha chiuso l’anno con una grande doppietta con Chaves e Kodric finalmente sul gradino più alto del podio davanti a Rueda e Saravia. Alla partenza Granier ha mantenuto il comando dopo aver conquistato la pole seguito da Khodair, Chaves, Rueda, Onslow-Cole, Altoè, Agostini, Tujula e Wilkinson, mentre Agostini ed Altoé si sono toccati alla prima chicane. La situazione è rimasta stabile sino all’apertura della corsia box. Dopo che tutte le soste sono state effettuate, Kodric ha preso il comando con 6 secondi di vantaggio su Saravia, 7 su Siedler e 8 su Hahn. Negli ultimi giri si è accesa la lotta per la seconda posizione tra Saravia e Siedler, con Crestani impegnato a difendersi da Schandrorff. La gara si è conclusa senza particolari colpi di scena ad eccezione di Khodair che è riuscito a conquistare il successo in Pro-Am mentre Schandorff e Hrachowina si sono fermati nel corso dell’ultimo giro.
Il francese Julien Briché di JSB Compétition, a bordo della vettura favorita dal minor numero di chili di penalità e da una notevole velocità di punta, vince dalla pole position davanti al suo avversario, quel Aurélien Comte di DG Sport Compétition rimasto sempre molto vicino alla sua vettura ma incapace di avere la meglio. Il leader della classifica, Josh Files, ha allo stesso modo condotto un’ottima gara conclusa in terza posizione, inserendosi bene con la sua Hyundai nel gruppo e sorpassando Santiago Urrutia, lasciandolo al 4° posto finale.
Mat’o Homola chiude 5°, seguito da Gilles Magnus, Andreas Bäckman, Dominik Baumann – risalito dalla 24esima piazzola sulla griglia di partenza –, Teddy Clairet e Nelson Panciatici terminano la schiera dei primi dieci. Fuori dalla top-10 John Filippi, 11° davanti a Stian Paulsen, Klim Gavrilov, Sami Taoufik e Viktor Davidovski. I piloti Italiani, invece, hanno chiuso la gara in maniera un po’ deludente: infatti Luca Filippi ha abbandonato la corsa, mentre Gianni Morbidelli ha rimediato un drive through e ha terminato ultimo con ben tre giri di ritardo. Luca Engstler, infine, è stato costretto a una sosta ai box nei primi giri e Daniel Lloyd ha forato quasi al termine della gara.
Nella gara di domenica la vittoria di Josh Files gli garantisce la conquista del titolo TCR Europe, davanti a Julien Briché, suo rivale per eccellenza, e a Daniel Lloyd. Infatti il pilota britannico ha condotto una corsa perfetta, tenendo distante con una certa abilità Daniel Lloyd e, successivamente, il ben più veloce pilota della Peugeot.
Julien Briché, vincitore di Gara 1, era risalito dal 10° posto per l’inversione della griglia, senza tuttavia riuscire a raggiungere la Hyundai di Target Competition. Lloyd, dal canto suo, ha chiuso al terzo posto, cercando prima di difendersi dal transalpino e poi chiudendo la porta ad Aurélien Comte. Quest’ultimo, anche lui su Peugeot ma del DG Sport Compétition, ha lanciato l’attacco alla Prima Variante nell’ultima tornata, purtroppo tagliandola e sorpassando l’alfiere Honda alla successiva Seconda. Un’infrazione che gli è costata 10” di penalità, che lo ha retrocesso così in settima piazza.
Teddy Clairet termina 4°, seguito da Gianni Morbidelli che conquista un’incredibile 5° posto. Sesta posizione per Santiago Urrutia che sale al 3° posto nella classifica generale, mentre a completare la top-10 ci sono Jimmy Clairet, Maxime Potty e Dominik Baumann. Per quanto riguarda i piloti italiani, sfiora i primi dieci Luca Filippi, mentre Luca Engstler conclude un weekend sottotono dietro proprio l’italiano. Brutta prestazione anche da parte di Mat’o Homola, così come Gilles Magnus che ha effettuato una falsa partenza dalla seconda fila. Andreas Bäckman ha perso la top-3 in classifica a causa di un 15° posto deludente. Peggio a Nelson Panciatici, tornato definitivamente ai box dopo un’uscita all’Ascari.