La nona gara del calendario di F1 2012 ha previsto l’evento a Silverstone. Di certo, non poteva prevedere, forse al massimo presumere, che avrebbe potuto piovere, ma non fino a cotantolivello.
Venerdì e sabato infatti sia le prove libere che le qualifiche del GP di Inghilterra sono state funestate dalle violenti piogge che hanno coperto l’Isola di Albione. Più che ad una gara di F1, team e piloti iniziavano a pensare ad una competizione di off shore se non fosse stata per la perseveranza degli organizzatori che hanno atteso la fine dell’acquazzone sabato pomeriggio.
Poi per fortuna il sole ha fatto capolino domenica, lasciando le Pirelli Cinturato sotto la loro copertina termica lasciando spazio ai P Zero Soft e Hard. Gara asciutta. Che ha dato l’esito che ha dato premiando Mark Webber e la Red Bull, che hanno attanagliato la Ferrari F2012 di Fernando Alonso.
Mark Webber: voto 9,5. Parte alle spalle di Alonso e li rimane per tutta la gara fino al firo 49 di 52, quando capisce che la sua RB8 e le sue gomme ne hanno ben di più del pacchetto della F2012. È costante, porta a casa la seconda vittoria stagionale, la terza per la Red Bull, accorcia di 7 punti lo svantaggio nella classifica piloti F1 2012 sul pilota spagnolo. Forse per Chris Horner e Adrian Newey è il pilota sbagliato, ma tant’è! Golpista.
Fernando Alonso: voto 9. Era a rischio qualifica per la Q2 causa maltempo ma alla ripresa del Q3 in 6” fa il tempo utile per accedervi e portarsi a casa la pole. In gara sta davanti fino al quart’ultimo giro, quando le sue soft sono ormai agli ultimi mentre le hard di Webber tengono botta e per fortuna che Vettel era troppo distante per raggiungerlo. Miracolato (fino a un certo punto).
Felipe Massa: voto 8. Il pilota brasiliano si è ritrovato dal GP di Montecarlo. Poi qualche botta di troppo dagli avversari, dalla sfiga e dalla sua voglia di recuperare e dimostrare il suo valore lo mandano fuoripista e ricominciare da capo. Ieri è andato tutto bene e anche grazie al suo 4° posto la Ferrari sale al secondo posto nella classifica costruttori F1 2012. Bravo. Bis.
Kimi Raikkonen: voto 7. Parte sesto per arrivare quinto. Guida una Lotus veloce ma solo verso il finale, e questa volta non ce la fa a raggiungere le prime posizioni.
Micheal Schumacher: voto 6. Fa quel che può quando capisce i limiti della sua Mercedes. Qualcuno dice che fa da tappo come fosse una scelta, ma si ritrova a guidare questa vettura e non può fare altrimenti se non seguire la sua esperienza e portare a casa quel che può.
Team Ferrari: voto 5. Col senno di poi si vince facile. Però non è la prima volta che Alonso deve lasciare la vittoria agli altri quest’anno. Nel miglior week end dell’anno con un 2° e 4° posto, riescono a penalizzare Alonso scegliendo la gomma sbagliata in Q1 sabato pomeriggio (intermendia al posto di rain). Discutibile la strategia per la gara di domenica: forse fanno il primo pit-stop troppo presto con Alonso ed il finale è sofferto per colpa delle gomme. Qualcosa da rivedere c’è, sarebbe tragico perdere un mondiale per i punti persi a causa delle gomme!
McLaren: voto 4. Tracollo nel GP di casa, smarrisce la strada intrapresa ad inizio stagione. Anche stavolta Button non riesce andare oltre il Q3 sabato (bravo a chiudere decimo domenica). Tiene Hamilton in pista domenica con gomme collassate e perdendo la prima posizione ritornandoci nelle retrovie. Gara anonima che di più non si può e per di più perde posizione nel mondiale costruttori. Di certo non è stata la gara di casa dei sogni
Kamui Kobajashi: voto 3. Arriva ai box e stende tre dei suo meccanici. Rei forse di avergli raccontato qualche brutta barzelletta in cuffia, o forse di aver sparlato di lui lasciando il microfono inavvertitamente aperto. Chi lo sa?
Pastor Maldonado: voto 3. Va bene la grinta, ma così ricorda il colombiano Juan Pablo Montoya. Anche oggi manda fuori un avversario, il martire di turno è Sergio Perez. Un’altra multa (di 10.000 euro) gli farà capire come comportarsi?
Pubblica amministrazione di Northampton: voto 2. Le immagini delle zone limitrofe al circuito di Silverstone mostrano laghi appena formati e code di auto di spettatori diretti verso l’impianto ma bloccati, alcuni impantanati. Abituati forse troppo a pensare al rugby, non si è fatto nulla per modificare la viabilità per rendere più agibile l’accesso al circuito. Ed il biglietto non costa poco per un week end in tenda, quest’anno con alligatori inclusi.