Dopo una gara dominata sin dal primo giro, Lewis Hamilton si aggiudica il gradino più alto del podio nel GP d’Ungheria, piazzandosi davanti al compagno di squadra Rosberg e alla Red Bull di Ricciardo. Quarto posto per la Ferrari di Vettel, mentre Raikkonen conclude in sesta posizione, alle spalle di un agguerrito Verstappen.
LA GARA – Dopo delle qualifiche bagnate, sul circuito di Hungaroring è finalmente uscito il sole: Rosberg parte dalla prima posizione, seguito da Hamilton, dalle due Red Bull e da Vettel. Il pilota che ha conquistato la pole è stato però piuttosto criticato perché, alla fine della Q3, mentre tutti rallentavano in regime di bandiere gialle per il testacoda di Alonso, ha proseguito a velocità sostenuta registrando il miglior tempo. Al via, Ricciardo tenta subito di sorpassare Rosberg, ma il pilota tedesco riesce a mantenere la propria posizione. In compenso, è Hamilton a superare il proprio compagno di squadra e a portarsi al comando, tentando subito la fuga.
Al quinto giro, Hamilton ha ben cinque secondi di distacco da Rosberg. Vettel mantiene invece la quinta posizione. Intanto Raikkonen, in undicesima posizione, lamenta problemi di frenata via radio. Alonso riesce a recuperare una posizione e a portarsi al sesto posto, alle spalle di Vettel. Le due Mercedes aumentano il ritmo, distaccandosi dal resto del grupo. La gara sembra già segnata… Al quattordicesimo giro Vettel si reca ai box per il pit stop e rientra davanti a Raikkonen.
Al diciassettesimo giro, anche Hamilton si reca ai box, seguito dal compagno di squadra durante il giro successivo. Al ventiquattresimo giro, Vettel si porta in quarta posizione. Dopo trenta giri dal via, anche Raikkonen si reca ai box, tornando in pista in settima posiizone. Il pilota della Ferrari riesce presto a portarsi al sesto posto, sorpassando Alonso. Al quarantesimo giro, Hamilton si reca ai box per il secondo pit stop e, durante il giro successivo, anche Vettel si avvia ai box.
Dopo la pausa ai box, Rosberg riesce a guadagnare terreno su Hamilton, cercando l’affondo. Al quarantanovesimo giro, la Renault di Palmer va in testacoda, ma il pilota riprende la gara senza conseguenze. Al cinquantesimo giro, anche Raikkonen si reca ai box per la seconda e ultima sosta prima della bandiera a scacchi. Al cinquantatreesimo giro, Rosberg si rende pericoloso nei confronti del compagno di squadra, ma Hamilton riesce a staccarsi dal tedesco e a riguadagnare terreno. Nel frattempo, Raikkonen è arrivato a ridosso di Verstappen e tenta di superarlo, ma l’olandese resiste. Raikkonen attacca nuovamente, esegue una finta ma va a sbattere con l’alettone sulla gomma di Verstappen. Gara compromessa per il finlandese.
La Ferrari richiama Raikkonen ai box, ma il pilota via radio risponde che la sua vettura non ha problemi e che se la sente di continuare la gara così, con l’alettone mezzo rotto. Al sessantatreesimo giro, Hamilton finisce fuori pista ma riesce a mantenere il comando della gara. Raikkonen tenta di sospassare Verstappen, ma non ci riesce.
Il GP d’Ungheria si conclude con la vittoria di Hamilton, seguito da Rosberg e da Ricciardo. Sebastian Vettel taglia il traguardo in quarta posizione, davanti a Verstappen, Raikkonen e Alonso. Il pilota britannico domina ora la classifica piloti con 192 punti, seguito da Rosberg con 186 punti e da Ricciardo con 115 punti. Kimi Raikkonen occupa invece la quarta posizione, con un solo punto di distacco dal pilota della Red Bull. Segue Vettel con 110 punti.
Queste le parole di Hamilton alla fine della gara: “la partenza è stata decisiva. Io sono partito bene, avevo una Red Bull all’interno, ma mi sono difeso. Il team è stato fantastico, un bellissimo risultato per noi. Il traffico è stato difficile quest’oggi, ma ce l’abbiamo fatta lo stesso”.
Raikkonen commenta invece il suo duello con Verstappen: “la prima volta lui ha cambiato due volte direzione e l’ho toccato. Qualche giro più tardi ho riprovato il sorpasso, ma ha cambiato ancora traiettoria. Così è impossibile superare e si rischia una forte collisione. Oggi ne avevamo di più delle Red Bull. Pazienza, nel prossimo GP mostreremo la nostra forza”.
Pos | Driver | Time/Retired | Pts |
---|---|---|---|
1 | 1:40:30.115 | 25 | |
2 | +1.977s | 18 | |
3 | +27.539s | 15 | |
4 | +28.213s | 12 | |
5 | +48.659s | 10 | |
6 | +49.044s | 8 | |
7 | +1 lap | 6 | |
8 | +1 lap | 4 | |
9 | +1 lap | 2 | |
10 | +1 lap | 1 | |
11 | +1 lap | 0 | |
12 | +1 lap | 0 | |
13 | +1 lap | 0 | |
14 | +1 lap | 0 | |
15 | +1 lap | 0 | |
16 | +1 lap | 0 | |
17 | +1 lap | 0 | |
18 | +2 laps | 0 | |
19 | +2 laps | 0 | |
20 | +2 laps | 0 | |
21 | +2 laps | 0 | |
NC | DNF | 0 |