A quasi un anno di distanza dall’ultima pole position… Sebastian Vettel, finalmente, c’è! A Montreal, sede del GP del Canada che sarà il prossimo appuntamento iridato del Mondiale di F1 2019, il pilota tedesco è tornato al vertice, vincendo le qualifiche dopo quelle del GP di Germania 2018, ultima volta in cui Seb aveva conquistato la tanto agognata prima casella sullo schieramento di partenza. Con un 1’10”240 Vettel ha migliorato ulteriormente il suo record centrato già nella scorsa stagione sulla pista canadese, un 1’10”764 abbassato di oltre mezzo secondo e con il quale si è messo dietro non solo il Campione del Mondo in carica, Lewis Hamilton, ma anche il compagno di squadra Charles Leclerc, staccato di ben 680 millesimi.
Grazie a un setup con un assetto rake particolarmente pronunciato e all’alta velocità garantita dal motore Ferrari sui rettilinei canadesi, Sebastian Vettel ha potuto cantare vittoria a Montreal, concretizzando l’ottimo potenziale mostrato dalle Rosse di Maranello fin dalle prove libere del venerdì. Con questa pole position il tedesco ha interrotto il dominio incontrastato della Mercedes, regalando al Cavallino Rampante un piccolo barlume di speranza per una domenica da protagonisti: la SF90, almeno in Canada, ha recuperato il proprio potenziale e con questo risultato, domani, può lottare ad armi pari con le Frecce d’Argento. C’è solo una cosa da fare: crederci!
Dopo un weekend di Montecarlo dove tutto è andato alla perfezione, Hamilton ha dovuto piegarsi a una Ferrari davvero competitiva a Montreal! Nonostante il nuovo motore con specifica numero 2, le W10 EQ Power+ non hanno mostrato un passo così incisivo nei confronti delle SF90 di Maranello: ci ha messo una pezza il Campione del Mondo in carica, capace sì di conquistare la prima fila ma con un distacco da Vettel di 206 millesimi. In difficoltà, invece, il primo pilota che aprirà la seconda fila dello schieramento: dopo un venerdì davanti a tutti, Charles Leclerc non è riuscito a ripetersi in qualifica, mancando il guizzo finale proprio in Q3. Nel suo ultimo tentativo, infatti, il monegasco ha staccato troppo forte al Tornantino, commettendo un errore che gli è costato quasi sette decimi di ritardo dal compagno di squadra.
Quarto tempo a sorpresa per la ritrovata Renault di Daniel Ricciardo, che con il suo 1’11”071 si è messo dietro la prima delle Red Bull di Pierre Gasly e la seconda Mercedes di Valtteri Bottas, protagonista di una scodata nella prima chicane con la quale ha bruciato non solo il suo treno di gomme Soft… ma anche una possibile prima fila assieme a Hamilton. E Max Verstappen? L’olandese è stato eliminato in Q2 per via del botto di Kevin Magnussen contro le barriere del Muro dei Campioni: il pilota della Haas ha toccato con il retrotreno l’esterno della chicane, per poi sbattere violentemente contro le protezioni interne. Questo ha compromesso l’ultimo giro lanciato della prima guida Red Bull, rientrata ai box per montare le Soft dal momento che il suo crono sulle Medie non sarebbe stato sufficiente per metterlo al sicuro. Alla fine il suo tentativo si è rivelato un nulla di fatto: 11esimo crono contro il decimo tempo dello sfortunato Magnussen, incolume dall’incidente ma che costringerà domani Verstappen a una gara tutta in rimonta!