F1 2019 GP d’Austria, Red Bull Ring: Verstappen vince in rimonta su Leclerc e Bottas. Vettel quarto davanti a Hamilton

Se il GP di Francia non aveva esaltato… quello d’Austria ha regalato più di un colpo di scena agli appassionati del Mondiale di F1 2019, che oggi ha dato vita all’ottavo appuntamento della stagione sul circuito del Red Bull Ring. Una pista velocissima di proprietà della Red Bull, per la quale Max Verstappen era chiamato a una prova di forza esattamente come ha fatto lo scorso anno. E nonostante una partenza difficile, la prima guida di Milton Keynes ha dato spettacolo sulle colline della Stiria, rendendosi protagonista di una splendida rimonta che è culminata con il sorpasso ai danni di Charles Leclerc in curva 3. Una manovra dura che è tuttora sotto investigazione da parte della direzione gara, ma che per il momento ha permesso a Verstappen di tornare sul gradino più alto del podio dopo il suo ultimo successo datato Messico 2018.

MAI ARRENDERSI

Allo spegnersi dei semafori rossi, tuttavia, l’olandese della Red Bull commette subito un errore: Max inserisce l’anti-stallo e scivola in settima posizione. La gara sembra compromessa, ma Verstappen non si arrende: rimane in pista, gestisce al meglio le sue gomme Medie e cerca di rimontare il più possibile sui suoi avversari. In successione passa Hamilton, poi Vettel e infine Bottas: a questo punto continua a spingere facendo segnare più volte il giro veloce, andando a caccia del leader Charles Leclerc. Il monegasco era scattato perfettamente al via, mettendosi a comandare un Gran Premio che era ormai nelle sue mani. Le gomme della SF90 numero 16, però, sono alla frutta e questo permette alla RB15 numero 33 di farsi sotto.

SORPASSO A TUTTI I COSTI

Giunto a portata di DRS, Verstappen tenta un primo attacco su Leclerc in curva 3 nel corso del 68esimo giro: i due percorrono la Remus ruota a ruota, ma in trazione la spunta ancora il monegasco. Ma il pilota olandese non si arrende, e visto che le buone maniere non hanno funzionato… Nel passaggio successivo passa a quelle forti: nella stessa curva Max entra più deciso sulla Ferrari numero 16, speronandola e portandola leggermente fuori pista. In questo modo la prima guida della Red Bull riesce a conquistare la testa della corsa, mantenendola fino alla bandiera a scacchi: per lui si tratta della prima affermazione stagionale, la sesta da quando corre in Formula 1, arrivata con una manovra che è ancora sotto investigazione della FIA.

LECLERC DELUSO E SCONFITTO

Per Leclerc, invece, si tratta di un’occasione d’oro persa per un soffio: il pilota nato a Monaco ha comandato la gara fin dalla partenza e al pit-stop aveva ceduto il passo per pochi giri solamente a un Hamilton oggi palesemente in difficoltà con la sua Mercedes. Ma i calcoli degli ingegneri della Ferrari si sono rivelati sbagliati: le Soft montate nel corso del 21esimo giro non sono durate fino al traguardo, ma hanno sventolato bandiera bianca proprio nel momento meno opportuno. A meno di una sentenza da parte della direzione gara in grado di ribaltare la situazione, Charles ha così centrato un (amaro) secondo posto che è anche il suo miglior risultato stagionale, davanti a un Valtteri Bottas che ha salvato (almeno in parte) l’onore della Mercedes.

MERCEDES BATTUTA, VETTEL PRIMA DI HAMILTON

Mentre l’anno scorso entrambe le Frecce d’Argento erano state costrette al ritiro, in questo Campionato la migliore W10 EQ Power+ è riuscita a conquistare il gradino più basso del podio. C’è da dire, però, che il Red Bull Ring non si è rivelata una pista favorevole alla Mercedes, che nelle mani di Bottas ha sofferto parecchi problemi di surriscaldamento. Ha comunque fatto peggio il suo compagno di squadra: dopo quattro vittorie consecutive, Hamilton ha accusato una forte battuta d’arresto con il quinto posto portato a casa in Austria. Il Campione del Mondo in carica non ha digerito la staccata in curva 1, dove ha più volte rovinato l’ala anteriore della sua monoposto che è poi stata sostituita durante il pit-stop. Ma anche una volta tornato in pista, Hamilton non si è rivelato competitivo: lo ha battuto anche Vettel, partito dalla nona posizione e bravo a recuperare terreno fino al quarto posto. La gara del tedesco non è stata esaltante, ma almeno ha limitato lo svantaggio nei confronti del suo rivale…

DUE ALFA ROMEO A PUNTI

Al di fuori della Top 5 troviamo Lando Norris, “migliore degli altri” con la McLaren grazie a un ottimo sesto posto che è la conferma di quanto la monoposto Made in Woking sia cresciuta e sia potenzialmente competitiva per mettere in cassaforte punti importanti. Il pilota britannico si è messo dietro un anonimo Pierre Gasly, settimo, e il compagno di squadra Carlos Sainz, mentre hanno chiuso nei primi dieci entrambe le Alfa Romeo. Le due C38 motorizzate Ferrari avevano ben figurato già in qualifica, ma questa è la prima volta che Raikkonen (nono) e il nostro Antonio Giovinazzi (decimo) riescono a centrare la zona punti. Ben fatto ragazzi!

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