Una domenica sensazionale per la Mercedes nel Gran Premio degli Stati Uniti, in cui la sfida tra Valtteri Bottas e Lewis Hamilton ha permesso ad entrambi di dare sfogo al proprio talento per vedere… chi è il migliore. Sotto la bandiera a scacchi è stato il finlandese ad ottenere l’ambito gradino più alto del podio, al termine di un weekend in cui ha ottenuto, un po’ a sorpresa, una splendida pole position che gli ha aperto le porte verso una gara da protagonista.
La più grande soddisfazione, però, se l’è tolta il compagno di squadra Lewis Hamilton: gli sarebbe bastato un ottavo posto, ma non avrebbe concluso questo Gran Premio come solo lui sa fare. Ha lottato come un leone, non ha reso vita facile ai suoi avversari e, con una ben meritata medaglia d’argento al traguardo, ha messo in bacheca il suo sesto Titolo Mondiale in Formula 1.
Complice una pista molto differente da quelle incontrata durante l’intero fine settimana, la lotta per la vittoria è stata influenzata da una serie di scelte strategiche che hanno portato Hamilton ad effettuare una sola sosta. Per lui era l’unico modo di stare davanti a un Bottas oggi davvero competitivo, e fino a pochi giri dal termine sembrava che l’impresa del britannico potesse concretizzarsi.
Le gomme della Freccia d’Argento numero 44, tuttavia, non hanno retto il colpo, e alla fine hanno dovuto cedere il passo a quelle della W10 #77, decisamente più fresche e capaci di arrivare fino alla bandiera a scacchi senza alcun calo di rendimento. Hamilton, tuttavia, è stato fortunato, perchè la bandiera gialla sventolata per la Haas di Magnussen nella ghiaia lo ha protetto da un Max Verstappen infuocato, deciso a prendersi la seconda posizione ma, in ultimo, costretto ad accontentarsi di un terzo posto… dall’amaro in bocca.
E le Ferrari, che fine hanno fatto? Nel giorno del dominio delle Mercedes, le Rosse di Maranello hanno dovuto correre ai ripari: dopo aver messo insieme una partenza poco convincente, Sebastian Vettel ha subito sentito che c’era qualcosa che non andava sulla sua SF90, la quale improvvisamente ha iniziato a patire un forte sottosterzo che gli ha fatto perdere diverso terreno nei confronti del gruppo di testa.
Poi, improvvisamente, la sospensione posteriore destra ha ceduto, costringendolo a un mesto ritiro che ha obbligato, di conseguenza, la Ferrari a puntare tutto sul giovane Charles Leclerc per portare a casa un risultato di rilievo. Il monegasco, tuttavia, non aveva il passo per inseguire le Frecce d’Argento: i tecnici del Cavallino hanno cambiato strategia facendolo rientrare per ben due volte ai box per il cambio gomme, ma nulla ha funzionato come avrebbe dovuto.
Risultato finale? Il quarto posto sotto la bandiera a scacchi. Oggi non c’è stata storia: oggi è stato il giorno della Mercedes, della vittoria di Bottas… e del sesto Titolo di Hamilton, che ora sente sempre più forte la possibilità di battere il record dei sette Mondiali di Schumacher. Chapeau, Lewis!