Il Mondiale di F1 2019 si sta avvicinado al finale di stagione: dopo l’appuntamento messicano dell’Autodromo Hermanos Rodriguez, il Circus iridato si trasferisce immediatamente nei vicini Stati Uniti, per la precisione ad Austin, in Texas, per disputare la prossima tappa del Campionato. Questo fine settimana, infatti, le monoposto più veloci del mondo daranno spettacolo sul Circuit of The Americas, sede del GP degli Stati Uniti dal 2012 dove, finora, il pilota più vincente è il britannico Lewis Hamilton.
Il COTA, acronimo di Circuit of The Americas, è una pista che è stata costruita appositamente per ospitare la Formula 1: il suo progetto è nato per mano dell’ingegnere Hermann Tilke, che ha collaborato con lo studio di architettura HKS con lo scopo di dare vita a un circuito spettacolare che riprende, in alcune sue parti, i tratti distintivi dei più famosi tracciati del mondo.
Lungo 5,513 km con 20 curve all’attivo che seguono l’andamento naturale della zona definendo una serie di dislivelli veramente suggestivi, il Circuit of The Americas replica nel primo settore, per la precisione dalla curva tre alla curva sei, le Maggotts e Becketts di Silverstone, mentre la zona dello stadio tra la 12 e la 15 richiama il Tempio della Velocità di Hockenheim. L’ultimo tratto, dalla curva 16 alla 18, ricalca infine la famosa curva 8 della pista di Istanbul, oggi non più presente nel calendario iridato.
Nella storia della Formula 1, tuttavia, il GP degli Stati Uniti non è andato in scena solamente sul circuito di Austin, anzi! In origine, negli anni ’60, questo Gran Premio fu ospitato prima a Sebring, poi a Riverside e, dal 1961 al 1975, sulla pista di Watkins Glen. Successivamente fu il turno del trio Dallas, Detroit e Phoenix nel periodo 1984 – 1991, che lasciò spazio a Indianapolis negli anni 2000, fino all’ultima vittoria di Lewis Hamilton nel 2007.
Dal 2012, infine, il GP degli Stati Uniti è stato riportato in calendario proprio sul COTA, dove attualmente il Campione della Mercedes è il pilota più vincente con 5 successi all’attivo. Nella scorsa stagione, invece, questa pista ha incoronato per l’ultima volta il mitico Kimi Raikkonen, capace con la Ferrari di artigliare un gradino più alto del podio che gli mancava da Melbourne 2013 con la Lotus.
Dopo la vittoria in Messico, questo fine settimana tutti i riflettori saranno puntati sulla sfida finale tra Hamilton e il compagno di squadra Bottas: il finlandese mantiene infatti ancora un briciolo di speranza per il Titolo Mondiale che vale solo quattro miseri punticini. Una cosa è certa: vista la fame di successo del pilota britannico, servirà un miracolo per tenere in vita le ambizioni iridate di Valtteri!
Il GP degli Stati Uniti del Mondiale di F1 2019 sarà trasmesso in diretta sia dal canale satellitare Sky Sport F1 che da TV8 del digitale terrestre, che coprirà però solamente qualifiche e gara.
ORARI SKY SPORT F1 (DIRETTA)
Venerdì 1 novembre
17:00 – Prove Libere 1
21:00 – Prove Libere 2
Sabato 2 novembre
19:00 – Prove Libere 3
22:00 – Qualifiche (TV8)
Domenica 3 novembre
20:10 – Gara (TV8)