Un GP del Brasile davvero emozionante quello andato in scena nello scorso fine settimana, quando ad Interlagos è sventolata la bandiera a scacchi su una gara che ha premiato l’impegno del capitano della Red Bull: Max Verstappen. Scattato perfettamente dalla pole position, il pilota olandese ha dato prova delle sue eccellenti abilità alla guida di una monoposto, rintuzzando ogni attacco subito e andandosi a prendere la sua terza affermazione della stagione dopo quelle dell’Austria e dell’Ungheria.
Lotta al photofinish, invece, per gli altri due gradini del podio, conquistati in pista da Pierre Gasly e da Lewis Hamilton: il Campione del Mondo in carica, tuttavia, è stato penalizzato al termine del Gran Premio per il contatto che ha causato nella manovra di sorpasso ai danni di Alexander Albon, costretto di conseguenza a una posizione di rincalzo nelle retrovie. In terza posizione sale quindi Carlos Sainz e la McLaren, mentre non sono nemmeno arrivate al traguardo entrambe le Ferrari, al contatto dopo la ripartenza della safety car causata dal ritiro di Valtteri Bottas.
Uno spettacolo vederlo in pista: dopo aver dominato le qualifiche, Max Verstappen ha fatto suo anche il Gran Premio del Brasile, un appuntamento in cui ha dimostrato il proprio valore al volante di una Red Bull davvero perfetta. Agile tra le curve e velocissimo in rettilineo, l’olandese non si è mai fatto impensierire nella gara carioca, mettendo a tacere ogni possibile attacco da parte dei suoi avversari… Lewis Hamilton in primis. Magari ci facesse divertire sempre così!
Bravo, ma anche fortunato. In una stagione iniziata da pilota ufficiale della Red Bull e che si avvia verso la sua conclusione in Toro Rosso dopo la retrocessione in favore del rivale Alexander Albon, il francese Pierre Gasly ha trovato il proprio riscatto nel GP del Brasile, centrando un secondo posto favorito anche dal ritiro delle Ferrari e di Bottas. Pierre, tuttavia, ha dimostrato quanto vale nelle battute finali della corsa, tenendo a bada un mastino come Hamilton difendendo la propria posizione fino alla bandiera a scacchi. Eroico.
Per una volta tanto la Mercedes ha mostrato le proprie debolezze: in una stagione in cui il team di Brackley ha vinto praticamente tutto, le Frecce d’Argento hanno affrontato il GP del Brasile in difesa, nel tentativo di mettere una pezza ad alcune difficoltà di setup che non hanno permesso loro di brillare come al solito. Alla fine è stato Hamilton a farsi portabandiera del reparto corse tedesco, centrando un terzo posto in pista poi penalizzato per il contatto con Albon. Per lui arriva in ultimo un settimo posto che lascia l’amaro in bocca…
Alle prese con qualche correzione di troppo in qualifica e consapevole di dover partire dalle retrovie per la sostituzione della power unit sulla sua Ferrari, Charles Leclerc era destinato a far vedere grandi cose nel GP del Brasile. Infatti, “era”… perchè sul più bello, quando è arrivato a prendere Vettel, il compagno di squadra ha tentato un gesto disperato di difesa che ha avuto il risultato di un doppio ritiro davvero sconcertante, nonché inaspettato. Una bella “mazzata” che sicuramente avrà delle ripercussioni nel box delle Rosse di Maranello…
Poteva concretizzare un altro ottimo risultato, e invece ha sprecato tutto in una manovra senza senso nel tentativo di difendere la posizione. Ecco come è finito il GP del Brasile di Sebastian Vettel, mai veramente in grado di mettere il sale sulla coda a Max Verstappen ma nemmeno capace di contrastare ad armi pari i suoi colleghi. In partenza è stato Hamilton a dargli il ben servito, mentre poco prima dell’harakiri con Leclerc ci ha pensato Albon a fargli capire chi comandava ad Interlagos. Meglio puntare tutto sulla prossima stagione…
In una tappa in cui nemmeno Hamilton è riuscito a fare la differenza come suo solito, Valtteri Bottas cerca di portare a casa quantomeno un piazzamento a punti importante per la propria posizione in Classifica Piloti… ma un guasto alla power unit della sua Mercedes pone la parola fine a tutte le sue ambizioni. Sfortunato.
Dopo l’ottima prestazione ottenuta in qualifica, nel GP del Brasile Alexander Albon sfrutta al massimo il potenziale della sua Red Bull, lottando ad armi pari fino alla fine con i migliori della classe. Negli ultimi giri, tuttavia, deve piegarsi alla fame di risultati del Campione del Mondo in carica, che lo induce all’errore e a un testacoda che lo fa scivolare nelle retrovie. Peccato, perchè stavolta il thailandese meritava un risultato importante…
Un weekend da incorniciare per la McLaren in Brasile, soprattutto per il suo capitano Carlos Sainz: partito dall’ultima casella in griglia per la sostituzione della power unit Renault, lo spagnolo si è distinto in pista per alcuni ottimi sorpassi, che lo hanno premiato con il quarto posto sotto la bandiera a scacchi. La vera sorpresa, tuttavia, è arrivata nel dopo-gara: con Hamilton penalizzato per il contatto che ha causato nei confronti di Albon, Sainz è stato promosso sul gradino più basso del podio, il suo miglior risultato di sempre da quando corre in Formula 1.
Grande fine settimana anche per il team Alfa Romeo Racing, che riscatta gli ultimi, opachi, appuntamenti iridati con un quarto e un quinto posto ottenuti rispettivamente da Kimi Raikkonen e dal nostro Antonio Giovinazzi. I due sanno lavorare perfettamente insieme per raggiungere gli obiettivi della scuderia, per cui la speranza è di vederli di nuovo nelle posizioni che contano anche ad Abu Dhabi.
Nonostante i cinque secondi di penalità scontati per il contatto con la Haas di Kevin Magnussen, la Renault può festeggiare un altro risultato consistente ad Interlagos grazie al talento di Daniel Ricciardo, sempre più a suo agio nel reparto corse francese. Per lui arriva un altro sesto posto dopo quello ottenuto in Messico: avanti così!
Nona posizione al traguardo per la migliore delle Racing Point, quella di un Sergio Perez che si fa portabandiera della sua squadra dopo il ritiro del compagno di squadra Lance Stroll. Dopo aver animato il pubblico di casa in Messico, “Checo” ha dato spettacolo anche in Brasile, portando a casa altri punti importanti per le Classifiche Piloti e Costruttori: ben fatto!
Assieme al sorprendente podio di Pierre Gasly, la nostra Scuderia Toro Rosso chiude il weekend del GP del Brasile con un altro punto importante in bacheca ottenuto grazie al piazzamento di Daniil Kvyat, decimo al traguardo. Un fine settimana davvero da incorniciare!
Nonostante le ottime prestazioni in qualifica, con entrambe le monoposto in Q3, la Haas non riesce a concretizzare granchè nel GP del Brasile: Magnussen, centrato da Ricciardo nelle prime battute di gara, finisce a un passo dalla zona punti, mentre Grosjean fa peggio e conclude la sua fatica in 13esima posizione. Peccato…
Le abbiamo quasi sempre viste nelle ultime posizioni durante questa stagione… ma non in Brasile! Il talento di George Russell, infatti, ha permesso alla Williams di scrollarsi di dosso l’etichetta di “fanalino di coda” dello schieramento di Formula 1: il britannico conclude al 12esimo posto il suo Gran Premio, mentre per Kubica arriva un 16esimo posto che gli fa ben poco onore. Soprattutto per l’unsafe release fuori dai box con il quale è arrivato vicinissimo al contatto con Verstappen…