F1 2019, GP del Canada: anteprima Pirelli con dati e tecnica da Montreal

A due settimane di distanza dal GP di Monaco, il Mondiale di F1 2019 è pronto a tornare in pista per il settimo appuntamento della stagione. In questo fine settimana, infatti, i motori delle monoposto più veloci del mondo si accenderanno sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal, che domenica darà il via allo storico GP del Canada. Si tratta di una pista con delle caratteristiche tecniche che riprendono molto quelle di Montecarlo, motivo per cui la Pirelli metterà a disposizione le stesse gomme (le più morbide della gamma P Zero) che ha portato sulle stradine del Principato: le C3 (White Hard), le C4 (Yellow Medium) e le C5 (Red Soft).

IL TRACCIATO AI RAGGI X

Il circuito di Montreal, intitolato al grande Gilles Villeneuve, ha ospitato il suo primo Gran Premio sul finire degli anni ’70, vinto proprio dal Campione della Ferrari. Da quel momento in poi la Federazione Internazionale ha svolto intensi lavori per aumentarne la sicurezza, fino alla conformazione attuale di 4.361 metri con 14 curve. Tra queste le più singolari sono sicuramente la Virage Senna, la chicane iniziale intitolata al “Campeao” brasiliano, il Tornantino, vale a dire la curva numero 10 che costringe a una brusca decelerazione, e il rettilineo Droit du Casino che conduce a quella più famosa: il Muro dei Campioni. Si tratta di una chicane che ha preso questo nome a partire dall’edizione 1999, quando ben tre Campioni del Mondo andarono a sbattere contro le barriere di protezione compromettendo la loro gara: Jacques Villeneuve, Michael Schumacher e Damon Hill.

LE GOMME PIRELLI A MONTREAL

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche di Montreal, la pista canadese è di tipo semi-permanente, per cui le strade di cui è composta sono solitamente aperte al traffico. Questo si traduce in un asfalto che, nelle prime prove libere del venerdì, è particolarmente sporco e scivoloso e che richiede del tempo prima di ottenere la giusta gommatura. Montreal è un tracciato che mette in luce le doti di trazione e frenata delle monoposto, che dovranno fare i conti con un meteo che è piuttosto variabile con temperature molto basse soprattutto all’inizio del fine settimana. Il graining, quindi, è una probabile minaccia per i piloti del Circus, che tuttavia avranno molte più possibilità di sorpasso rispetto a Montecarlo: la velocità media sul giro, infatti, è più elevata, visti i lunghi rettilinei e i numerosi punti di frenata.

LE PAROLE DI MARIO ISOLA, RESPONSABILE F1 E CAR RACING DI PIRELLI

Le gomme che porteremo in Canada sono simili a quelle utilizzate lo scorso anno: la principale differenza sta nelle caratteristiche dell’attuale mescola dura, la C3, che è più consistente rispetto alla Supersoft del 2018. Le P Zero che verranno utilizzate a Montreal sono le stesse di Montecarlo, ma i team si sono indirizzati su una nomination diversa, privilegiando i set più duri rispetto a quelli morbidi. Questo è dovuto alle alte velocità che si raggiungeranno e alla necessità di far lavorare correttamente i pneumatici anteriori e posteriori. La gara di domenica sarà caratterizzata da una grande varietà strategica, da molta più azione in pista e da condizioni meteo che storicamente sono variabili, il che obbligherà le squadre a raccogliere il maggior numero di dati possibili durante le prove libere del venerdì“.

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