Concluso l’appuntamento russo di Sochi, che ha premiato l’impegno della Mercedes con una splendida doppietta firmata Hamilton-Bottas, il Mondiale di F1 2019 è pronto a tornare in pista questo fine settimana per scaldare i cuori di tutti gli appassionati del Circus iridato. Stavolta i protagonisti della massima serie automobilistica saranno chiamati alla difficile prova di Suzuka, teatro di quel GP del Giappone che fa parte del calendario della Formula 1 fin dall’edizione del 1987.
Lunga 5,807 km con 17 curve all’attivo, si tratta di una pista da un layout che mette d’accordo praticamente tutti e che, nel corso della storia, ha dato vita a battaglie leggendarie: indimenticabile la staccata di Ayrton Senna nei confronti del rivale Alain Prost alla variante Casio Triangle del 1989, seguita dal contatto in prima curva causato sempre dal “Campeao” brasiliano l’anno successivo, che tolse di mezzo la Ferrari del francese e gli consentì di mettere in bacheca il suo secondo Titolo Mondiale.
Quelli appena descritti sono solo alcuni dei momenti storici che hanno reso celebre il GP del Giappone a Suzuka: come dimenticare il ritorno al vertice della Ferrari nella stagione 2000 grazie alla conquista del Titolo Piloti per mano del mitico Michael Schumacher, oppure la vittoria del primo (e unico) Mondiale di Damon Hill durante l’edizione del 1996, quando il compagno di squadra Jacques Villeneuve invece fu costretto al ritiro per un problema a una gomma?
Ma anche il lungo in prima curva di Nigel Mansell del 1991, quando stava cercando di attaccare la McLaren-Honda di Ayrton Senna: in quell’occasione il “baffo” perse per un momento aderenza e finì nella sabbia con la sua Williams-Renault FW14, regalando, di fatto, il terzo Titolo Mondiale al rivale brasiliano. Da ricordare c’è poi la sfida tra Michael Schumacher e Fernando Alonso, con lo spagnolo capace di regolare il tedesco grazie a un fenomenale sorpasso all’esterno alla 130R durante l’edizione del 2005.
Nel 2012, invece, rimane indelebile la confusionaria partenza di Romain Grosjean, che al volante della sua Lotus centrò la gomma posteriore della Red Bull di Mark Webber: un contatto che scatenò il caos e permise al giapponese Kamui Kobayashi di ottenere la sua unica affermazione a podio con la Sauber C31 motorizzata Ferrari. L’anno scorso, invece, il GP del Giappone parlò la lingua della Mercedes: Lewis Hamilton, infatti, vinse davanti al compagno Valtteri Bottas e mise in regola entrambe le Red Bull di Verstappen e Ricciardo… ma soprattutto le due Ferrari di Raikkonen e Vettel, con il tedesco che fu sfortunato protagonista di un contatto ad inizio gara che condizionò, di fatto, il suo intero Gran Premio.
Quest’anno, invece, il GP del Giappone sarà una vera incognita: il Cavallino Rampante riuscirà a far valere la superiorità mostrata negli ultimi appuntamenti e a battere le sempre più fortunate Frecce d’Argento? Potrete scoprirlo seguendo il weekend di gara sul canale Sky Sport F1 HD, che trasmetterà l’intero fine settimana in diretta, oppure sul canale TV8 del digitale terrestre, che invece proporrà le qualifiche e il Gran Premio in differita.
Venerdì 11 ottobre
03:00 – Prove Libere 1
07:00 – Prove Libere 2
Sabato 12 ottobre
05:00 – Prove Libere 3
08:00 – Qualifiche
Domenica 13 ottobre
07:10 – Gara
Sabato 11 ottobre
14:00 – Qualifiche
Domenica 12 ottobre
14:00: Gara