Un’ultima affermazione per confermare la propria superiorità sul resto della griglia: questo è quanto fatto da Lewis Hamilton nel GP di Abu Dhabi, ultima prova del Mondiale di F1 2019 che, in questo modo, passa in archivio mettendo in risalto ancora una volta le eccellenti qualità del pilota britannico… ma anche della Mercedes, protagonista sullo Yas Marina anche con Valtteri Bottas. Il finlandese è partito ultimo ed è transitato al quarto posto sotto la bandiera a scacchi, praticamente incollato agli scarichi della Ferrari di Leclerc. Il monegasco ha centrato il gradino più basso del podio, completato al secondo posto dalla Red Bull di Max Verstappen.
Per la Mercedes e per Lewis Hamilton il GP di Abu Dhabi ha confermato la superiorità mostrata nel corso dell’intera stagione, con una W10 EQ Power+ più in forma che mai. Oltre all’11esima vittoria del 2019, l’84esima in carriera, il pilota britannico ha stampato anche il giro più veloce della corsa in 1’39”283, strappato nelle fasi finali proprio al compagno di squadra Valtteri Bottas.
Un dominio in salsa tedesca nei confronti del quale Red Bull e Ferrari non hanno potuto fare praticamente nulla, tranne azzuffarsi a vicenda: dopo il sorpasso in partenza, Max Verstappen è riuscito a riprendersi il secondo posto grazie a una spettacolare manovra all’esterno durante il 32esimo giro, lasciando il rivale Charles Leclerc praticamente di stucco.
Per il monegasco tocca la medaglia di bronzo, che in realtà sta ancora vacillando a causa di un’irregolarità riscontrata prima del via dai commissari di gara: sembra che la quantità di benzina inserita nel serbatoio della SF90 numero 16 non fosse conforme al regolamento, il che lascia il risultato ottenuto da Leclerc in sospeso.
L’apprensione in casa Ferrari è palpabile, non solo per quanto successo al pilota nato a Monaco, ma anche nei confronti del deludente risultato ottenuto da Sebastian Vettel: il tedesco ad Abu Dhabi non è mai stato della partita e alla fine è riuscito a mettere in cassaforte solamente il quinto posto sotto la bandiera a scacchi, grazie a un sorpasso nel finale ai danni di Alexander Albon.
Il thailandese è l’ultimo pilota a pieni giri, perchè poi già Sergio Perez, settimo, ha accusato un ritardo superiore al giro. Nonostante ciò la prestazione del pilota della Racing Point è stata soddisfacente, così come quella delle due McLaren di Norris e Sainz, entrambe in Top 10 e separate solamente dalla Toro Rosso di Kvyat.