F1 2019 GP di Francia: le pagelle del Paul Ricard

Vi ricordate le stagioni 1988 e 2004 della Formula 1? Nello specifico quelle in cui la McLaren MP4/4 e la Ferrari F2004 avevano fatto incetta di vittorie con i mitici Ayrton Senna – Alain Prost e Michael Schumacher – Rubens Barrichello? Ecco, quest’anno la Mercedes sta tentando di fare lo stesso con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas: dall’inizio della stagione, infatti, i due piloti del reparto corse di Brackley si stanno alternando i primi due gradini del podio e se a Monaco e in Canada questo trend è stato interrotto…

La responsabilità è solo del pilota finlandese, perchè il Campione del Mondo in carica non sta sbagliando più un colpo dall’ultimo secondo posto dell’Azerbaijan. Anche in Francia il copione è stato rispettato, con un Hamilton capace di centrare la sua sesta vittoria stagionale che, di fatto, gli ha permesso di allungare in classifica sul compagno di squadra, secondo al traguardo ma uscito psicologicamente sconfitto dalla lotta interna con il pilota britannico. Per quanto riguarda la Ferrari, la Scuderia di Maranello salva il proprio onore con il terzo posto di Charles Leclerc, mentre Sebastian Vettel non va oltre la quinta posizione al traguardo.

LEWIS HAMILTON – VOTO 10

Round dopo round, Hamilton sta dimostrando di essere nel momento migliore della sua carriera. In qualifica mantiene alta la concentrazione e i nervi saldi e firma il nuovo record del Paul Ricard, ma è in gara che dà il meglio di sè. Parte splendidamente e, dopo aver gestito la situazione, mette il turbo e saluta la compagnia a suon di giri veloci consecutivi, il più rapido proprio nel corso dell’ultimo passaggio prima di transitare solennemente sotto la bandiera a scacchi. Un 1’32”764 poi battuto di 24 millesimi da quello fatto segnare da Vettel su gomme Soft nuove, mentre la W10 EQ Power+ numero 44 si trovava con le Medie ormai alla frutta. Non c’è dubbio: se Bottas o la Ferrari non escogitano qualcosa, Hamilton ha tutte le carte in regola per mettere in bacheca il suo sesto Titolo Mondiale. E in questo senso, i record di Schumacher hanno i giorni contati…

VALTTERI BOTTAS – VOTO 7

Il secondo posto conquistato da Bottas è lo specchio del suo ruolo in Mercedes: Valtteri ha provato a farsi valere, ha provato a ruggire ad inizio Campionato… Ma Hamilton è più forte e ora il pilota finlandese sta accusando il colpo: sul Paul Ricard non è mai stato in grado di competere con il compagno di squadra e salva un GP anonimo con una medaglia d’argento altrettanto opaca, e che poteva essere messa in discussione nel finale dal ritorno di Charles Leclerc. Bisogna ammetterlo: finchè rimarrà al volante della Freccia d’Argento, le ambizioni di Bottas si scontreranno con quelle del Supercampione britannico con cui condivide il box e non potranno mai realmente emergere. Il contratto di Valtteri scade a fine anno e il suo rinnovo non è scontato: che sia ora di cambiare aria?

CHARLES LECLERC – VOTO 8

Aggiornamenti aerodinamici, test comparativi tra i dati al simulatore e quelli in pista… La Ferrari sta utilizzando tutti gli assi a propria disposizione pur di mettere il sale sulla coda alla Mercedes, che sul Paul Ricard è riuscita a migliorare anche l’unico aspetto che la rendeva fragile nei confronti della monoposto di Maranello: la velocità di punta. Ora la rapidità della SF90 non è più una dote che la W10 EQ Power+ può solo invidiare, e a farne le spese sono stati, ovviamente, Charles Leclerc e Sebastian Vettel. Il monegasco sul Paul Ricard prova a farsi valere, ma non riesce a competere con le Frecce d’Argento e mantiene la posizione conquistata in qualifica portandola fino alla bandiera a scacchi. La prossima settimana sarà il turno dell‘Austria: visto il layout differente da quello del circuito francese, cambierà finalmente qualcosa?

SEBASTIAN VETTEL – VOTO 6

Il weekend francese di Sebastian Vettel è iniziato con la definitiva parola “fine” sul caso che si è scatenato a Montreal: la FIA ha infatti deciso di bocciare le nuove prove portate dalla Ferrari in difesa del pilota tedesco, che così non ha potuto riprendersi la vittoria conquistata in Canada. Una sentenza che sicuramente ha avuto i propri effetti sul morale di Seb, che in qualifica rimane vittima di alcuni problemi tecnici che minano la sua competitività. In gara parte dalla settima casella, lotta con le McLaren di Sainz e di Norris… e poi si ferma, mantenendo una quinta posizione che mette in luce il suo momento negativo in Formula 1. Ma l’Austria è alle porte: riuscirà a tornare a lottare per le posizioni che contano?

RED BULL RACING – VOTO 6

Poca gioia per il team Red Bull in Francia: mai veramente della partita contro le Frecce d’Argento, Max Verstappen (voto 7) dà fondo al proprio talento e porta la sua RB15 al quarto posto in qualifica, che tuttavia non riesce a migliorare in gara. In questo momento la monoposto di Milton Keynes è in grado di lottare con la Ferrari, ma non con la Mercedes, dalla quale accusa un distacco di quasi 35 secondi sotto la bandiera a scacchi. Ciò che stupisce, però, è la scarsa prestazione di Pierre Gasly (voto 5): nel GP di casa il pilota francese rimane nascosto nelle retrovie e termina la sua corsa portando a casa solo un misero punticino. Helmut Marko non sarà certamente contento di questo risultato…

McLAREN – VOTO 9

La sorpresa del GP di Francia si chiama McLaren: dopo anni passati a guardare gli scarichi degli avversari, la monoposto Made in Woking è finalmente cresciuta e ora è in grado di lottare per un posto nella Top 5. Lo sviluppo portato avanti nelle scorse stagioni da Fernando Alonso, Jenson Button e Stoffel Vandoorne ha dato i suoi frutti e ora i due titolari Carlos Sainz e Lando Norris possono trarne vantaggio: la MCL34 motorizzata Renault ha dato il meglio di sè sul Paul Ricard, centrando il sesto posto assoluto grazie al pilota spagnolo. Il suo compagno di squadra avrebbe probabilmente fatto ancora meglio, se non fosse stato per l’ipotetico “malfunzionamento” del DRS e il reale problema al cambio e allo sterzo che ha dovuto affrontare nell’ultima parte di gara. Lando Norris era settimo quando ha iniziato l’ultimo giro, ma la bagarre tra Ricciardo, Raikkonen e Hulkenberg andata in scena nella chicane del rettilineo del Mistral lo ha fatto retrocedere in nona posizione. Peccato, ma si rifarà presto in Austria!

ALFA ROMEO RACING – VOTO 8

Ottima prestazione anche da parte del team Alfa Romeo Racing, che sul Paul Ricard ripete il miglior risultato stagionale già ottenuto in Bahrain grazie al settimo posto di Kimi Raikkonen. Il finlandese ha ancora voglia di correre in Formula 1 e l’ha dimostrato nella bagarre finale che l’ha coinvolto con le due Renault e la McLaren di Norris: una lotta dalla quale è riuscito a farsi valere e a riscattare l’onore della Casa del Biscione, che ora ha tra le mani una C38 motorizzata Ferrari finalmente in grado di dire la sua. Ha deluso le aspettative, invece, il nostro Antonio Giovinazzi, risucchiato dal gruppone e incapace di risalire da una deludente 16esima posizione finale che ha opacizzato ciò che aveva fatto di buono in qualifica.

RENAULT – VOTO 7

In crescita anche la Renault, che in Francia avrebbe chiuso al settimo posto grazie alle prodezze nel finale di Daniel Ricciardo. L’australiano, tuttavia, è stato sanzionato dal collegio dei Commissari con dieci secondi di penalità e tre punti in meno sulla Superlicenza per aver costretto Norris ad uscire di pista all’altezza della chicane che divide il rettilineo del Mistral e per aver oltrepassato i limiti del nastro d’asfalto quando è arrivato ai ferri corti con Raikkonen al curvone de Signes. In questo modo Ricciardo è scivolato fuori dalla zona punti e ha spianato la strada ai propri avversari, primo tra tutti il suo compagno di squadra Nico Hulkenberg, spettatore di lusso di quanto successo nell’ultimo giro ma capace di portare a casa, alla fine, un ottimo ottavo posto sotto la bandiera a scacchi.

RACING POINT BWT – VOTO 5

Non emozionano le due monoposto rosa del team Racing Point, che sul Paul Ricard scivolano entrambe fuori dalla zona punti. L’unico sussulto lo dà il messicano Sergio Perez, costretto ad uscire di pista all’inizio del primo giro ma poi sanzionato dalla direzione gara per aver tratto un vantaggio una volta rientrato nella corsa. Nonostante avesse rispettato tutta la procedura…

SCUDERIA TORO ROSSO – VOTO 4

Poco onore anche per la nostra Scuderia Toro Rosso, che finisce addirittura dietro le due Racing Point nella classifica finale. Anzichè collaborare per arrivare nella Top 10, Kvyat ed Albon se le sono date di santa ragione innescando una lotta interna nel team. Alla fine l’ha spuntato il pilota russo… Ma tutta questa fatica per arrivare 14esimi?

HAAS – VOTO 3

Male anche la Haas, che in Francia non è riuscita a ripetere quando di buono aveva fatto nei precedenti appuntamenti iridati. L’unica monoposto al traguardo è quella di Magnussen, mentre la VF19 di Grosjean è costretta al ritiro per la quarta volta dall’inizio della stagione. Proprio davanti ai propri tifosi, tra l’altro…

WILLIAMS – VOTO 3

Anche sul Paul Ricard la Williams porta a termine sempre lo stesso copione: le monoposto di Grove sono di nuovo i fanalini di coda del gruppo, una posizione che non fa certamente onore a una Scuderia così blasonata come quella di Sir Frank. Mentre gli avversari stanno progredendo, le FW42 di Kubica e Russell sembrano tirare indietro: il Campionato è ancora lungo per mettere una pezza ai difetti di gioventù della vettura britannica, ma il tempo (e il budget) sta finendo…

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