Dopo cinque gare al top, le doppiette della Mercedes erano state interrotte con il GP di Monaco, quando Sebastian Vettel si era inserito tra le Frecce d’Argento accendendo un barlume di speranza tra i tifosi della Rossa. In Canada, invece, l’unica W10 EQ Power+ a podio è stata quella di Hamilton, mentre sul Paul Ricard… il copione è tornato esattamente quello di inizio Campionato. Il GP di Francia, infatti, è stato letteralmente dominato dalle monoposto Made in Brackley, con il Campione del Mondo in carica capace di una partenza perfetta e di un allungo con il quale è letteralmente sparito dal radar dei suoi avversari. Hamilton, infatti, è transitato per primo sotto la bandiera a scacchi con 18 secondi di vantaggio su Bottas, che nel finale è stato anche insidiato da Charles Leclerc. Ma il monegasco, alla fine, ha dovuto accontentarsi del gradino più basso del podio: si tratta comunque di un buon risultato per la Ferrari, che nelle mani di Sebastian Vettel non è riuscita a far meglio della quinta posizione al traguardo.
Prima una pole position stratosferica, poi una gara dominata dal primo all’ultimo giro. Ad Hamilton è mancato solamente il giro veloce nel Gran Premio di Francia, rubato dal rivale Sebastian Vettel per soli 24 millesimi. Sta il fatto che Lewis anche sul Paul Ricard non ha sbagliato nulla e ha massimizzato il pacchetto a sua disposizione: al termine della corsa l’anteriore destra ha patito un po’ di blistering, ma questo non lo ha fermato dall’andare a prendersi la 79esima vittoria in Formula 1, bissando il successo dello scorso anno quando la pista di Le Castellet è tornata nel calendario iridato. Non ha potuto proprio nulla il suo compagno di squadra Bottas, che ora accusa nella Classifica Piloti ben 36 punti di svantaggio: il finlandese era partito bene ad inizio Campionato, ma il colpo di reni del pilota britannico è stato più forte della sua volontà di cambiare le sorti della sua carriera in Mercedes. Che l’ambizione di Valtteri di lottare per la corona d’alloro iridata si sia già spenta?
È successo prima in Bahrain e poi in Spagna, ma non c’è due senza tre… Anche in Francia la Ferrari non ha avuto i mezzi necessari per mettere il sale sulla coda alla Mercedes. Il premio di consolazione? Il terzo posto di Charles Leclerc, che ha mantenuto di fatto la posizione conquistata in qualifica, e il giro veloce di Sebastian Vettel, un 1’32”740 ottenuto rientrando ai box poco prima della bandiera a scacchi e montando le gomme Soft a banda rossa. Un risultato che non fa altro che opacizzare il potenziale della Rossa, ancora in preda a problemi prestazionali dovuti essenzialmente alla mancanza di carico aerodinamico, la vera arma per poter lottare alla pari con le Frecce d’Argento. Gli aggiornamenti non sono serviti, le correlazioni tra i dati al simulatore, quelli in galleria del vento e quelli in pista neppure. Intanto il tempo passa e Vettel, con questo quinto posto, vede Hamilton sempre più lontano…
Con Vettel fuori dal podio e preceduto anche dalla Red Bull di Max Verstappen, lo spettacolo in pista si è concentrato nella bagarre per le posizioni restanti della Top 10. A far scalpore è stata la lotta tra le McLaren: dopo i pit-stop Lando Norris si è messo in scia al compagno di squadra Carlos Sainz, rispetto al quale aveva un ritmo decisamente migliore. Il team di Woking, però, ha disattivato il DRS sulla monoposto del giovane pilota britannico, che nel finale ha patito anche un inconveniente al cambio che lo ha fatto scivolare in decima posizione. Davanti, quindi, ne hanno approfittato le due Renault, con un Daniel Ricciardo bravo a portare la sua vettura al settimo posto e a battere lo stoico Kimi Raikkonen, ottavo davanti alla RS19 gemella di Nico Hulkenberg. Fuori dai primi dieci, invece, il pilota di casa Pierre Gasly, così come il nostro Antonio Giovinazzi, che dopo l’ottima performance in qualifica non è riuscito a fare meglio della 16esima posizione sotto la bandiera a scacchi.