Nessuno come Lewis Hamilton. Non solo per il suo record di partenze dalla prima casella (86), ma anche perchè oggi è diventato l’uomo con più successi all’attivo nel GP di Gran Bretagna. Il pilota inglese ha approfittato della Safety Car innescata dall’errore di Antonio Giovinazzi nel corso del 20esimo giro, quando ha potuto tornare ai box e montare le gomme Dure con le quali è riuscito a portare la sua Mercedes fino alla bandiera a scacchi. Per lui si tratta della settima vittoria della stagione 2019, che è anche la sesta sul circuito di Silverstone. Ma non è tutto, perchè Hamilton non si è accontentato e si è tolto la soddisfazione di centrare il giro più veloce della corsa proprio nel corso dell’ultimo passaggio: un 1’27”369 ottenuto su pneumatici con 30 tornate sulle spalle, ma sufficiente a strapparlo al compagno di squadra Bottas, rientrato apposta a pochi giri dalla fine per provare a portarsi a casa il punticino extra con gomme a mescola Soft.
In realtà, allo spegnersi dei semafori rossi è stato proprio il finlandese ad avere la meglio su Hamilton: Valtteri, infatti, ha rintuzzato ogni singolo attacco del pilota britannico (stupendo il controsorpasso alla Copse) e ha mantenuto il comando della corsa fino al suo pit-stop, programmato per il 16esimo giro. Nessuno, però, si sarebbe aspettato la Safety Car qualche passaggio più tardi. Men che meno Bottas, che quindi si è visto vanificare l’undercut a vantaggio del rivale Hamilton e di Vettel, rientrati appena possibile in pit-lane per montare le gomme più dure. Successivamente Lewis ha tenuto sempre a distanza il compagno di squadra, inanellando giri veloci a ripetizione fino all’ultimo passaggio, che ha dato il colpo di grazia al finlandese. Per Bottas si tratta dell’ennesima sconfitta in pista che, una volta di più, va ad intaccare il suo morale, in ripresa dopo la pole position di ieri ma ora nuovamente in caduta libera.
Ma oltre a Bottas, chi esce con le ossa rotte dal GP di Gran Bretagna è anche Sebastian Vettel. Partito bene allo start, dove ha sopravanzato subito Pierre Gasly, il tedesco ha tentato di mantenere il passo dei migliori, ma dopo il pit-stop ha avuto a che fare con la Red Bull di un Max Verstappen che, oggi, voleva ripetere l’impresa del Red Bull Ring. L’olandese ha approfittato della Safety Car per andare ad attaccare il gradino più basso del podio, prima battagliando ruota a ruota con Charles Leclerc (con il quale è arrivato anche al contatto nelle ultime curve prima del traguardo) e poi mettendosi in scia a Vettel, il quale ha subito il sorpasso decisivo alla curva Stowe. Seb, però, ha voluto contrattaccare, muovendosi troppo alla staccata della curva Vale e bloccando le gomme anteriori. Il risultato? La Ferrari numero 5 e la Red Bull #33 sono arrivate al contatto uscendo entrambe di pista: Verstappen ha potuto riprendere la corsa senza particolari problemi, nonostante l’escursione nella ghaia abbia rovinato il fondo della sua RB15, mentre Vettel è stato costretto a tornare ai box per sostituire l’ala anteriore danneggiata. Per lui anche dieci secondi di penalità, culminati con una 16esima posizione sotto la bandiera a scacchi che oscura tutti i miglioramenti che la Ferrari è riuscita ad apportare sulla SF90 in questo Gran Premio.
La Scuderia di Maranello, però, può gioire a Silverstone per il terzo posto conquistato dal giovane Charles Leclerc. Il monegasco ha mantenuto la posizione in partenza, senza però avere lo spunto per insidiare le due Mercedes davanti a sè. Con la Safety Car di Giovinazzi è tornato prontamente ai box per cambiare le gomme, ma subito ha dovuto fare i conti con il rivale Verstappen: la lotta iniziata sul Red Bull Ring è proseguita senza esclusione di colpi, con tanto di ruotate in pista che, però, non hanno smorzato l’animo del pilota olandese. La carambola innescata da Vettel, però, gli ha portato fortuna, permettendogli di centrare il quarto podio consecutivo della stagione. Per lui la prima vittoria in Formula 1 resta ancora in stand-by, ma oggi Leclerc si è consolidato nei cuori dei tifosi in Rosso per i sorpassi di cui si è reso protagonista. In particolare quello ai danni di Gasly in curva 3, dove il pilota nato a Monaco si è inventato una manovra da fuoriclasse, mantenendo la traiettoria esterna con una velocità tale che gli ha permesso di trovarsi davanti alla Red Bull numero 10 nel tornantino successivo. Spettacolo!
Il pilota francese, in ogni caso, si è reso protagonista della sua migliore prestazione stagionale: Gasly ha conquistato il quarto posto nel GP di Gran Bretagna, precedendo l’azzoppato Verstappen che, nonostante una Red Bull danneggiata, è riuscito a transitare in quinta posizione sotto la bandiera a scacchi. Dietro di lui troviamo Carlos Sainz, “migliore degli altri” con una McLaren che si è dimostrata all’altezza della Renault di Daniel Ricciardo: l’australiano le ha provate tutte pur di sopravanzare lo spagnolo, ma alla fine ha dovuto sventolare bandiera bianca accontentandosi del settimo posto. Sono arrivati nei primi dieci anche Kimi Raikkonen con l’Alfa Romeo, Daniil Kvyat con la Toro Rosso e Nico Hulkenberg con la seconda RS19, mentre è scivolato fuori dalla Top 10 il giovanissimo Lando Norris, penalizzato da una strategia poco efficace basata su due soste.