F1 2019 GP di Gran Bretagna: le pagelle di Silverstone

Se sul Red Bull Ring l’altitudine aveva opacizzato le prestazioni della Mercedes, il calore dei tifosi accorsi sul circuito di Silverstone hanno regalato il turbo alle due Frecce d’Argento Made in Brackley. In particolare a quella con il numero 44, che ha mantenuto un passo inavvicinabile dopo la Safety Car del 20esimo giro, fino ad ottenere il giro più veloce della corsa nonostante delle gomme Dure con trenta giri all’attivo. Artefice di questo dominio è stato, ovviamente, Lewis Hamilton, che dopo aver perso la sfida in qualifica con Bottas ha messo a tacere tutti, diventando il pilota più vincente di sempre sul circuito britannico.

Con questo successo, il settimo della stagione 2019, l’inglese ora ha 39 punti di vantaggio in Classifica Piloti su Valtteri Bottas, secondo al traguardo ma letteralmente “abbattuto” dalla superiorità del compagno di squadra. Gradino più basso del podio per Charles Leclerc, che salva l’onore della Ferrari con un terzo posto che gli permette di avvicinarsi in Campionato a Sebastian Vettel, protagonista di un contatto in frenata con la Red Bull di Max Verstappen che lo ha fatto scivolare in una deludente 16esima posizione al traguardo.

LEWIS HAMILTON – VOTO 10

Quei sei millesimi di distacco dal nuovo record della pista firmato da Bottas devono avergli bruciato parecchio ieri in qualifica… Così come il secondo posto dell’anno scorso dietro alla Ferrari di Vettel, che vinse davanti al suo pubblico e sulla “sua” Silverstone. Per questi motivi Hamilton ha messo in campo una delle sue migliori gare della stagione, lottando ruota a ruota con il compagno di squadra per poi approfittare della Safety Car innescata dall’errore di Antonio Giovinazzi. Questo gli ha permesso di rientrare subito ai box per montare le gomme Dure, con le quali è andato fino alla fine della corsa transitando per primo sotto la bandiera a scacchi. La gestione del margine su Bottas è stata perfetta, ma la ciliegina sulla torta è arrivata proprio all’ultimo giro, quando ha ottenuto il “fastest lap” su pneumatici ormai alla frutta battendo proprio il finlandese. Una parola per descrivere Hamilton? Immenso.

VALTTERI BOTTAS – VOTO 8

Ieri ha intravisto un barlume di speranza con la pole position conquistata nelle qualifiche del GP di Gran Bretagna, che gli ha permesso di condurre la corsa per i primi sedici giri previsti. In partenza non ha sbagliato nulla, e anzi, Bottas ha dato anche spettacolo rintuzzando gli attacchi di Hamilton alla Brooklands e al tornantino Luffield. Poi, però, la Safety Car ha ribaltato l’esito del Gran Premio: rientrato qualche giro prima per cambiare mescola, Valtteri ha visto andare in fumo tutti i suoi sforzi nel tenere dietro quel mastino di Lewis, che ha preso il comando di una gara che ha poi vinto praticamente a mani basse. Per il finlandese nemmeno la soddisfazione del giro veloce, preparato appositamente con tanto di cambio gomme con le Soft a banda rossa: Hamilton lo ha battuto anche in quello. Tra due settimane si va in Germania… ma con che morale?

CHARLES LECLERC – VOTO 9

Il giovane pilota nato a Monaco ci fa esaltare ogni volta di più. Soprattutto quando si ingarella con il nemico-amico Max Verstappen. Tutto è iniziato in Austria, quando l’olandese lo ha sorpassato forzando un po’ troppo “la mano”… Un’attitudine che Leclerc ha imparato e che ha subito messo in pratica nel GP di Gran Bretagna, dove si è preso la rivincita con una sonora ruotata quando i due si trovavano appaiati nell’ultima chicane prima del traguardo. Ma se oggi Max aveva una marcia in più, non si può dire lo stesso di Gasly, diventato la preda privilegiata di Leclerc alla staccata di curva 3. Qui Charles lo ha passato mantenendo l’esterno per poi avere la traiettoria migliore al tornantino “The Loop”, in una manovra che, vista da fuori, aveva davvero dell’incredibile. Alla fine la SF90 numero 16 è arrivata terza sotto la bandiera a scacchi, un risultato che ha saputo ripagare gli sforzi della Ferrari nonostante il brutto momento capitato al compagno di squadra Vettel…

SEBASTIAN VETTEL – VOTO 3

Per Sebastian la vittoria dell’anno scorso a Silverstone è solo un lontano ricordo… In Gran Bretagna il pilota tedesco è chiamato a una prova d’orgoglio, che però fallisce miseramente. In qualifica non ha il passo per lottare, mentre in gara riesce a trovare una sua dimensione, soprattutto nella gestione del graining che affligge la sua SF90. Mantiene a lungo la terza posizione, ma quando arriva Verstappen… perde la testa. Sorpassato di gran lunga alla Stowe, Seb non ci sta e tenta un attacco kamikaze alla staccata successiva, dove cambia più volte traiettoria nel tentativo di trovare un varco per passare. Ma la Red Bull numero 33 mantiene la traiettoria interna e la Ferrari numero 5 è costretta ad inchiodare, con il risultato di speronare la monoposto rivale e finire in testacoda. Per lui la gara è irrimediabilmente compromessa, complice il rientro ai box per cambiare il musetto e la penalità di dieci secondi inflitta a causa della sua manovra “suicida”. Questa è il chiaro segnale che quando la pressione sale, Vettel perde facilmente le staffe. Ora andrà sul circuito di casa, dove dovrà fare di tutto pur di portare a casa un buon risultato. Per se stesso, ma anche per la squadra.

MAX VERSTAPPEN – VOTO 8

Galvanizzato dalla vittoria (inizialmente contestata) sul Red Bull Ring, Max Verstappen è arrivato a Silverstone con l’intenzione di continuare il momento positivo iniziato in Austria. In qualifica limita i danni con un tempo di soli due decimi più lento rispetto a Bottas, ma è in gara che l’olandese si esprime al meglio. Con l’entrata in pista della Safety Car entra ai box per cambiare gomme, e qua riprende la sfida con Leclerc che aveva interrotto sul circuito di Spielberg. Riceve anche una ruotata dal suo rivale, ma è solo questione di tempo… Perchè con il suo ritmo lo passa facilmente per poi mettere nel mirino Vettel e la terza posizione. Ma il tedesco non ci sta e lo centra in staccata: la sua Red Bull finisce nella ghiaia, ma nel ritorno in pista sembra che non si sia fatta nulla. Alla fine per lui arriverà l’ennesimo quinto posto della stagione, dietro addirittura al compagno di squadra Pierre Gasly. Peccato, perchè oggi Max aveva il potenziale per conquistare un’altra volta il podio…

PIERRE GASLY – VOTO 8

Dopo il decimo posto ottenuto nel GP di casa, Pierre Gasly sembra essersi finalmente rimboccato le maniche: in Austria è giunto in settima posizione, mentre a Silverstone si è reso protagonista di un’ottima gara nella quale ha centrato il suo miglior risultato stagionale. Un quarto posto che vale oro, soprattutto per convincere Helmut Marko a puntare nuovamente su di lui nel 2020. I passi avanti sono stati fatti, ora serve più costanza!

McLAREN – VOTO 7

Ancora una volta la McLaren si conferma come quarta forza del Mondiale di F1 2019. A tenere alta la bandiera di Woking è il veterano Carlos Sainz, che recupera dopo le sfortunate qualifiche del sabato e centra il sesto posto assoluto difendendo con le unghie e con i denti il valore della sua MCL34 contro l’altrettanto ottima Renault di Daniel Ricciardo. Peccato per il giovane Lando Norris, che spreca l’ottava casella sulla griglia retrocedendo all’11esimo posto per una strategia ai box poco azzeccata. Ma niente è perduto: la Germania è vicina…

RENAULT – VOTO 7

Grandi miglioramenti anche in casa Renault, che permette a Daniel Ricciardo di esprimere, finalmente, il suo talento. L’australiano dà il meglio di sé in bagarre e tenta più volte le sue famose staccate contro la McLaren di Carlos Sainz, ma alla fine è costretto a desistere e deve accontentarsi del settimo posto sotto la bandiera a scacchi, comunque il suo miglior risultato stagionale. Decima piazza, invece, per il compagno di squadra Nico Hulkenberg, sfortunato per alcuni cali di potenza improvvisi sulla sua RS19.

ALFA ROMEO – VOTO 6

In chiaro-scuro le prestazioni ottenute dal team Alfa Romeo Racing sul circuito di Silverstone: a valorizzare la C38-Ferrari costruita ad Hinwil ci pensa il sempreverde Kimi Raikkonen, dando la paga a piloti molto più giovani di lui con ottimi sorpassi al limite. Alla fine arriverà l’ottavo posto a fine gara, mentre delude quanto fatto dal nostro Antonio Giovinazzi: al 20esimo giro il pilota di Martina Franca inchioda le gomme alla staccata della curva Vale, va in testacoda e finisce la sua corsa nella ghiaia. Sarà l’artefice della Safety Car che cambierà l’esito del Gran Premio, ma dopo aver conquistato il suo primo punto iridato in Austria ci si aspettava ben altro da lui…

SCUDERIA TORO ROSSO – VOTO 6

Parte 17esimo e conclude il suo GP di Gran Bretagna al nono posto, portando punti preziosi nella cassaforte della Toro Rosso. Ma nessuno parla di lui. Si chiama Daniil Kvyat, è russo e a Silverstone ha finalmente ritrovato la bussola persa negli ultimi due Gran Premi di Francia e d’Austria. Una buona prestazione che dà sicuramente fiducia per i prossimi appuntamenti iridati, dove invece il suo compagno di squadra Alexander Albon dovrà fare sicuramente di più: vogliamo di nuovo la stessa rabbia che gli ha permesso di arrivare ottavo a Monaco!

RACING POINT – VOTO 5

Invisibili. Benchè dipinte di rosa, le due Racing Point non si sono fatte nemmeno notare nel GP di Gran Bretagna: tra i due titolari il migliore è Lance Stroll, giunto 13esimo sotto la bandiera a scacchi, mentre per il messicano Sergio Perez arriva il peggior risultato stagionale. Ultimo, e doppiato. Così non va.

WILLIAMS – VOTO 5

Anche se di poco, qualcosa è cambiato per la Williams nel GP di Gran Bretagna. Entrambi i piloti hanno centrato il loro miglior risultato stagionale, un 14esimo posto per George Russell seguito dal piazzamento del compagno di squadra Robert Kubica. Non è molto per un team blasonato come quello di Sir Frank, ma almeno gli uomini di Grove si sono smossi dai bassifondi della Classifica…

HAAS – VOTO 4

Giunto con la tensione alle stelle per quel “cinguettio” che sembrava porre fine alla partnership con il main sponsor Rich Energy, il team Haas ha colto due zeri pesantissimi sul circuito di Silverstone. In qualifica i due titolari hanno portato a casa un risultato che ha opacizzato i buoni propositi del Red Bull Ring, sepolti definitivamente con l’incidente avvenuto in gara pochi attimi dopo la partenza. Grosjean e Magnussen si sono toccati e sono stati entrambi costretti al ritiro. In Germania bisogna voltare pagina.

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