Tutto è pronto per la gara con più storia sulle spalle prevista dal calendario: questo fine settimana, infatti, il Mondiale di F1 2019 tornerà ad accendere i motori e darà spettacolo con la sesta tappa iridata. Stiamo parlando del celebre GP di Monaco, che si corre tra le stradine di Montecarlo dal lontano 1929: una pista dalla lunghezza complessiva di 3.337 metri, famosa per la sua sede stradale stretta e tortuosa con tanto di barriere che, in gara, sembrano avvicinarsi sempre di più. Per questo appuntamento la Pirelli, fornitore ufficiale dei pneumatici P Zero 2019 per il Circus iridato, metterà a disposizione le mescole più morbide della sua gamma, vale a dire le C3, le C4 e le C5 che corrisponderanno rispettivamente alle Dure (banda bianca), alle Medie (banda gialla) e alle Morbide (banda rossa).
La pista di Montecarlo è una tra le più difficili da affrontare, per via del suo layout che richiama i Gran Premi della Formula 1 di una volta. Subito dopo il rettilineo di partenza bisogna affrontare la Sainte Devote, che immette nel tratto in salita chiamato Beau Rivage. Poi è il turno della curva Casino, a cui segue la Mirabeau Haute e lo strettissimo tornantino Grand Hotel Hairpin, soprannominato anche Fairmont, Loews e Vecchia Stazione. Si tratta della curva più lenta da affrontare in tutto il calendario iridato, che contribuisce a rendere questo circuito quello con la velocità media più bassa di tutta la stagione. Affrontate le due curve a destra Mirabeau Bas e Portier, i piloti si immettono nel mitico Tunnel che termina con la difficile Chicane Nouvelle, teatro di grandi bloccaggi e uscite di pista. Il piccolo rettilineo successivo porta verso la curva Tabac, che prepara alle due successive chicane, la Louis Chiron e quella delle Piscine. A questo punto inizia l’ultimo settore della pista monegasca, con il tornantino Rascasse e l’ultima curva Antony Noghes, che immette sul rettilineo d’arrivo.
Per via della sua particolare conformazione, il circuito di Montecarlo richiede un elevato grip meccanico che solo le mescole più morbide della gamma Pirelli P Zero 2019 sono in grado di soddisfare. L’aderenza sull’asfalto, inoltre, è molto bassa, il che porta come conseguenza un’evoluzione della sede stradale minima. Basti pensare che la pista viene aperta al traffico nella giornata di venerdì, dal momento che il weekend di gara (su distanza ridotta di 260 km anzichè i tradizionali 305) inizia con le prove del giovedì. Rispetto ad altri circuiti cittadini, come quello di Baku, a Montecarlo i pneumatici lavorano costantemente: la presenza di 19 curve in totale, infine, renderà più facile portarli in temperatura.
“A Monaco porteremo le tre mescole più morbide della gamma Pirelli 2019, con la C5 che sarà l’equivalente della vecchia Pink Hypersoft 2018 ma costruita con lo scopo di avere meno graining con temperature basse al fine di permettere ai piloti di spingere al massimo dall’inizio alla fine del loro stint. A parità di performance, di conseguenza, non sarà strettamente necessaria una gestione così accurata di questa mescola. Su questo tracciato sarà difficile sorpassare, quindi il tempo guadagnato o perso durante i pit-stop sarà cruciale“.