Spa-Francorchamps, Monza, Singapore… e ora anche l’Autodromo di Sochi! Charles Leclerc sta diventando imbattibile nel time attack, al punto da centrare nelle qualifiche del GP di Russia la sua quarta pole position in carriera, per la precisione la quarta di fila dopo le vacanze estive del mese di agosto. Rispetto a Vettel, il pilota nato a Monaco riesce a capitalizzare anche i (piccoli) errori che commette, spingendo al limite le performance della sua Ferrari.
Come Michael Schumacher nella stagione 2000, quando il Kaiser assicurò la prima fila alla sua Rossa nei Gran Premi d’Italia, degli Stati Uniti, del Giappone e della Malesia, Leclerc ha stupito tutti sul circuito di Sochi, stampando un 1’31”628 che ha zittito non solo le ambizioni di Lewis Hamilton, secondo a ben quattro decimi di distanza, ma anche del compagno di squadra, solo pochi millesimi più lento del capitano della Mercedes e costretto, di conseguenza, a scattare domani dalla seconda fila dello schieramento al fianco di Valtteri Bottas.
Rispetto alla prestazione ottenuta nelle prove libere del venerdì, Leclerc ha sostanzialmente ribaltato gli equilibri in gioco. Ieri, davanti a tutti, c’era Verstappen, mentre la Ferrari si è dovuta “accontentare” del secondo tempo assoluto: una condizione che non va particolarmente a genio al giovane pilota nato a Monaco, che ha il chiaro obiettivo di far tornare rampante il Cavallino di Maranello.
Nonostante una piccola sbavatura nell’ultimo settore Charles non ha lasciato scampo ai suoi avversari, rendendosi protagonista di un giro praticamente perfetto. Molto diverso, invece, quello di Sebastian Vettel, oggi non al livello del suo compagno di squadra: il tedesco patisce parecchio la situazione che si è creata nel box di Maranello, il che lo porta a commettere sempre qualche errore di troppo nei momenti decisivi.
E anche oggi, infatti, la storia si è ripetuta: Seb è stato in grado di replicare solamente a Hamilton in termini cronometrici, lasciando però in pista 23 millesimi che lo hanno privato della soddisfazione di partire domani dalla prima fila. La speranza, ovviamente, è di vedere le due Rosse subito davanti allo spegnersi dei semafori rossi, ma con il Campione del Mondo in carica e Verstappen in mezzo… sarà un’impresa davvero complicata.
Anche a Sochi, invece, la Mercedes esce sconfitta nella lotta per la pole position: a pagarne le conseguenze è il suo capitano, un Lewis Hamilton che mette una pezza alla sua W10 EQ Power+, non più così “imprendibile” come si era vista prima della pausa estiva, grazie a un secondo tempo in qualifica con il quale rovina la festa alla Ferrari.
Rispetto all’anno scorso, Hammer non è riuscito ad abbattere il muro dell’1’32”, ma gli rimane la soddisfazione di essersi messo dietro il tedesco Sebastian Vettel. Resta il fatto che le Frecce d’Argento stanno accusando il colpo di una SF90 davvero al top in ogni pista, sia ad alto carico che a basso carico aerodinamico. La dimostrazione? Basta guardare la prestazione di Bottas, solamente quinto nel time attack ma risalito in seconda fila per via della penalizzazione di Verstappen.
Già, l’olandese ha fatto faville ieri mentre oggi si è dovuto “accontentare” del quarto tempo, diventato automaticamente il nono riferimento assoluto per via della sostituzione preventiva di alcune parti della power unit Honda che equipaggia la sua RB15. Max dovrà quindi scattare dalla quinta fila: sempre meglio del suo compagno di squadra, un Alexander Albon protagonista di un botto in Q1 che lo ha tagliato fuori, di fatto, da ogni possibilità di inserirsi nella Top 10.
Con la penalizzazione di Verstappen lo schieramento di partenza è stato sostanzialmente rivisto, premiando l’impegno dello spagnolo Carlos Sainz Jr. Il capitano della McLaren, che recentemente ha annunciato il ritorno alle motorizzazioni Mercedes dal 2021, aprirà domani la terza fila, con al suo fianco la Renault di Nico Hulkenberg. Dietro di loro ci saranno Lando Norris e Romain Grosjean, mentre vicino a “Mad Max” prenderà il via l’australiano Daniel Ricciardo.