Il fine settimana del GP di Francia, ottavo appuntamento del Mondiale di F1 2019, è iniziato nel segno… delle Frecce d’Argento. Come è successo spesso in questa stagione, anche sul Paul Ricard le Mercedes hanno fatto il bello e il cattivo tempo, centrando un uno-due con Valtteri Bottas e Lewis Hamilton che è il chiaro segnale di quanto la W10 EQ Power+ sia a suo agio sul circuito francese. Il pilota finlandese ha stampato un 1’30”937 che si è rivelato il miglior tempo di giornata, nonostante delle temperature davvero alte che hanno messo alla prova tutti i piloti. Anche il Campione del Mondo in carica, protagonista di un fuori-pista che, però, non gli ha impedito di mettersi dietro entrambe le Rosse di Maranello, staccate di ben 7 decimi di secondo.
In coda alle “solite” Mercedes troviamo quindi le Ferrari, che sul Paul Ricard non hanno brillato… per ora. Le SF90 di Charles Leclerc e di Sebastian Vettel sono state le protagoniste di una serie di prove comparative alla ricerca del migliore assetto per la gara di domenica. Il tedesco ha provato una configurazione inedita con diverse novità nell’ala anteriore e nel fondo, mentre il monegasco ha proseguito lo sviluppo della versione “standard”, precedendo il compagno di squadra di soli 79 millesimi di secondo e arpionando il terzo miglior tempo di giornata. Tuttavia il suo 1’31”586 si è rivelato molto distante dai tempi che hanno fatto segnare le Frecce d’Argento, sia nel time attack che nei long run… Questo vuol dire che in vista del GP di domenica la Scuderia Ferrari dovrà escogitare qualcosa per avvicinare le (al momento) imprendibili monoposto Made in Brackley.
A seguire troviamo la sorprendente McLaren di Lando Norris, bravo a centrare il quinto miglior tempo di giornata proprio allo scadere delle prove pomeridiane. Con il suo 1’31”882 ha scalzato la prima delle Red Bull di Max Verstappen, sesto e con in scia la seconda MCL34 motorizzata Renault di Carlos Sainz, che ha fatto meglio della RB15 affidata a Pierre Gasly. Il pilota di casa e le monoposto di Milton Keynes in generale non hanno impressionato, lasciando la porta aperta alle vetture di Woking, che invece appuntamento dopo appuntamento stanno migliorando sempre più. Buona prestazione anche per l’Alfa Romeo, che piazza il finlandese Kimi Raikkonen in nona posizione con un 1’32”677. A pochi minuti dalla fine era presente in Top 10 anche la C38 gemella del nostro Antonio Giovinazzi, che però proprio all’ultimo è stato beffato dalla migliore delle Haas di Kevin Magnussen, il quale ha così centrato un posto nei primi dieci.