Dopo aver dominato tutte e tre le sessioni di prove libere, le Mercedes hanno imposto la loro supremazia anche nelle qualifiche del GP di Spagna, quinta prova del Mondiale di Formula 1 2019. Il circuito di Barcellona-Catalunya si è rivelato favorevole alle Frecce d’Argento fin dall’inizio del weekend: in particolare a Valtteri Bottas che, dopo le pole position della Cina e dell’Azerbaijan, è riuscito a centrare la sua terza partenza dalla prima casella in griglia consecutiva di questa stagione. Il finlandese si trova in un evidente stato di grazia, tant’è che ha rifilato oltre sei decimi al compagno di squadra Lewis Hamilton e un distacco vicino al secondo alla prima delle Ferrari, quella di un Sebastian Vettel che scatterà domani dalla seconda fila con a fianco la Red Bull di Max Verstappen.
Non c’è due senza tre recita il detto… e Bottas non si è dimostrato da meno! Quest’anno il pilota finlandese della Mercedes si sta rivelando tanto costante e determinato in gara quanto aggressivo e pronto a dare il tutto per tutto in qualifica, al punto da dominare tutti e tre i turni destinati al time attack sull’asfalto spagnolo. Un 1’16”9 centrato in Q1, poi abbassato di un secondo netto in Q2… e ulteriormente rifinito fino a un impressionante 1’15”406 in Q3 che è la reale dimostrazione della competitività della W10 EQ Power+ Made in Brackley. Il suo tempo è diventato di diritto il nuovo record della pista di Barcellona, un crono davvero sensazionale se pensiamo che gli stessi tempi si facevano nel 2006 quando i piloti di Formula 1 correvano sul vecchio layout di questo circuito, sprovvisto dell’ultima chicane che termina poi sotto la bandiera a scacchi. Non ci sono dubbi: Valtteri è il favorito numero 1 per la vittoria di domani!
Di fronte a tale superiorità, il Campione del Mondo in carica Lewis Hamilton non ha potuto fare altro che inchinarsi… e “accontentarsi” della seconda posizione in griglia, anche se staccato di oltre sei decimi dal compagno di squadra. Gara dopo gara Valtteri si sta dimostrando un team-mate scomodo per il pilota inglese, che domani dovrà inventarsi qualcosa di davvero sensazionale per tenergli testa. Alla Ferrari, invece, serve un miracolo per replicare il ritmo delle Frecce d’Argento: nonostante un motore potenziato e un pacchetto aerodinamico rivisto, la SF90 non è attualmente in grado di sfidare ad armi pari le W10 tedesche. La dimostrazione? Il terzo tempo di Sebastian Vettel con un distacco dalla vetta di quasi un secondo, davvero troppo per una squadra che ambisce a portarsi finalmente a casa quel Mondiale che manca nelle bacheche di Maranello dal lontano 2007…
A girare il dito nella piaga nella situazione in cui versa la Scuderia del Cavallino Rampante ci ha pensato la Red Bull, con un Max Verstappen bravo a piazzare la sua RB15 in seconda fila al fianco di Sebastian Vettel. E Leclerc? Il giovane pilota monegasco ha provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo già in Q2, con il risultato di danneggiare alcune componenti aerodinamiche della sua Rossa per un passaggio un po’ troppo azzardato sui cordoli della curva 9. Qualificatosi in extremis per la Q3, Charles è stato poi costretto a rimanere fermo nella prima parte del terzo turno di qualifica al fine di permettere ai tecnici di Maranello di riparare la sua SF90, con la quale ha infine centrato il quinto tempo assoluto.
Sesto crono siglato dalla seconda delle Red Bull affidata a Pierre Gasly, che così scatterà domani al fianco della Ferrari numero 16. Dietro di loro, invece, la quarta fila sarà dominata dalle due Haas, con Romain Grosjean (settimo) davanti a Kevin Magnussen (ottavo). Il team gestito da Gunther Steiner sta facendo continui progressi e domani potrebbe seriamente inserirsi nella lotta per le posizioni che contano. Daniil Kvyat e Daniel Ricciardo hanno completato la Top 10, escludendo dalla Q3 le “nuove leve” che rispondono ai nomi di Lando Norris e Alexander Albon, entrambi capaci di firmare in Q2 tempi migliori rispetto a quelli centrati dai portacolori Toro Rosso e Renault durante l’ultimo turno di qualifica. Per quanto riguarda il team Alfa Romeo, Kimi Raikkonen è stato capace di passare la tagliola della Q1, chiudendo il suo sabato con il 14esimo tempo, mentre il nostro Antonio Giovinazzi non è andato oltre il 18esimo crono ad oltre tre secondi di distacco dalla vetta.
PILOTA | TEAM | TEMPO | GAP |
1. Valtteri Bottas | Mercedes | 1’15”406 | |
2. Lewis Hamilton | Mercedes | 1’16”040 |
+0,634 |
3. Sebastian Vettel | Ferrari | 1’16”272 |
+0,866 |
4. Max Verstappen | Red Bull | 1’16”357 |
+0,951 |
5. Charles Leclerc | Ferrari | 1’16”588 |
+1,182 |
6. Pierre Gasly | Red Bull | 1’16”708 |
+1,302 |
7. Romain Grosjean |
Haas |
1’16”911 |
+1,505 |
8. Kevin Magnussen |
Haas |
1’16”922 |
+1,516 |
9. Daniil Kvyat |
Toro Rosso |
1’17”573 |
+2,167 |
10. Daniel Ricciardo |
Renault |
1’18”106 |
+2,700 |
11. Lando Norris |
McLaren |
1’17”338 [Q2] |
+1,932 |
12. Alexander Albon |
Toro Rosso |
1’17”445 [Q2] |
+2,039 |
13. Carlos Sainz |
McLaren |
1’17”599 [Q2] |
+2,193 |
14. Kimi Raikkonen |
Alfa Romeo |
1’17”788 [Q2] |
+2,382 |
15. Sergio Perez |
Racing Point |
1’17”886 [Q2] |
+2,480 |
16. Nico Hulkenberg |
Renault |
1’18”404 [Q1] |
+2,998 |
17. Lance Stroll |
Racing Point |
1’18”471 [Q1] |
+3,065 |
18. Antonio Giovinazzi |
Alfa Romeo |
1’18”664 [Q1] |
+3,258 |
19. George Russell |
Williams |
1’19”072 [Q1] |
+3,666 |
20. Robert Kubica |
Williams |
1’20”254 [Q1] |
+4,848 |