Nel primo weekend di pausa dall’inizio della stagione, il Mondiale di F1 2020 ha portato diverse novità per quanto riguarda le prossime tappe iridate previste dal calendario: la più importante per i tifosi italiani è il ritorno di Imola, che riporterà i motori del Circus iridato nel circuito sulle rive del Santerno dopo 14 anni dall’ultimo Gran Premio.
L’Autodromo Enzo e Dino Ferrari sarà quindi la terza tappa tricolore del Mondiale dopo quelle di Monza e del Mugello e prenderà il via con un format di due giorni nel fine settimana del 31 ottobre – 1 novembre, quando prenderà vita quello che è stato denominato “Gran Premio dell’Emilia Romagna“. Un evento che sarà, tra l’altro, aperto al pubblico e che ha richiesto una copertura di costi pari a “soli” 4 milioni di Euro, a fronte dei circa 25 che ogni anno deve sostenere il Tempio della Velocità brianzolo per il GP d’Italia.
La Regione contribuirà con 1 milione di Euro, mentre gli altri tre dovranno arrivare dal Con.Ami, il consorzio dei comuni del territorio. Un progetto sicuramente fattibile per quest’anno, ma che tutti sperano possa diventare una realtà concreta anche per le prossime stagioni di Formula 1: la volontà, come espressa da Uberto Selvatico Estense (Presidente di Formula Imola), è quella di intavolare delle trattative con Liberty Media per rendere stabile la tappa di Imola nel calendario iridato, un’operazione non facile ma che, forse…
In ogni caso quest’anno la tappa di Imola sperimenterà anche l’innovativo format del weekend di gara su due giornate: quella di sabato proporrà due sessioni di prove libere la mattina, seguite dalle qualifiche nel pomeriggio, mentre la gara si disputerà nella giornata di domenica. Un grande traguardo per un appuntamento particolarmente sentito dagli appassionati, che precedentemente potranno gustarsi lo spettacolo del Circus iridato nel weekend del 9-11 ottobre e in quello del 23-25 ottobre, quando entreranno in calendario altri due circuiti particolarmente interessanti.
Ad inizio ottobre sarà la volta del Nurburgring, al ritorno in Formula 1 dopo l’ultima edizione del 2013: la pista tedesca darà vita al Gran Premio dell’Eifel, mentre alla fine del mese la palla passerà all’inedito circuito di Portimao, situato nella regione dell’Algarve. Conosciuto per i suoi trascorsi nel Mondiale Superbike, questo tracciato ospiterà il Gran Premio del Portogallo, al rientro in calendario dopo l’ultima edizione disputata nel lontano 1996 sull’Estoril. Con la successiva tappa di Imola, questi tre appuntamenti hanno sostituito i tradizionali round in Brasile, negli Stati Uniti, in Messico e in Canada, che invece non verranno disputati a causa di quanto sta ancora accadendo nel Vecchio Continente per via dell’emergenza Coronavirus.
Una pandemia che sta sconvolgendo ancora il mondo interno, ma che non ha fermato la Formula 1 dal proseguire la sua corsa iridata. Grande soddisfazione, infatti, è presente nell’aria per essere riusciti finora a mettere in calendario tappe importanti come quella di Imola, per la quale Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna, si è rivelato particolarmente entusiasta. “Il ritorno della Formula 1 a Imola dopo 14 anni è una notizia straordinaria, che premia il grande lavoro di squadra di queste settimane. Si tratta di un ulteriore appuntamento internazionale di enorme prestigio, che si aggiunge alla storica prima volta del doppio MotoGP mondiale a Misano. Rivedere la Ferrari e le altre monoposto sfrecciare sul circuito di Imola sarà un’emozione profonda: proprio Imola è da sempre una sede naturale per la Formula Uno e abbiamo scelto di intitolare il Gran Premio all’Emilia-Romagna, in omaggio alla terra dei motori per eccellenza”.
Parole di elogio anche da parte di Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell’ACI: “La decisione della FIA e degli organizzatori di Formula One Group di inserire nel calendario 2020 anche una prova sul Circuito Enzo e Dino Ferrari, dopo quelle già previste a Monza ed al Mugello, è l’ennesima conferma della qualità del lavoro svolto negli anni da Automobile Club d’Italia come Federazione dell’automobilismo sportivo tricolore. Naturalmente questa decisione è anche un dovuto riconoscimento alla storia al Circuito Dino e Enzo Ferrari di Imola che, per un ventennio, ha scritto pagine fondamentali della epopea della Formula 1“.