Anche se la pandemia causata dal Coronavirus non è ancora finita, il mondo della Formula 1 sta ultimando gli ultimi preparativi per la propria ripartenza: secondo il calendario recentemente modificato, la prima tappa del Mondiale 2020 dovrebbe essere quella del GP d’Austria del 5 luglio, su un Red Bull Ring che ospiterebbe le monoposto del Circus iridato anche nel weekend successivo del 12 luglio. Poi sarebbe il turno del GP di Gran Bretagna, un appuntamento nuovamente sdoppiato con due Gran Premi a Silverstone il 26 luglio e il 2 agosto.
In questo primo mese di gare il Grande Circo della Velocità riprenderebbe la propria attività per tornare a pieno regime, in un contesto in cui la Pirelli avrebbe già a disposizione il numero di gomme sufficiente per disputare ogni singola corsa. Questo è dovuto al fatto che la Casa della P lunga ha conservato le P Zero prodotte qualche mese fa per il debutto inaugurale di Melbourne e i successivi GP del Bahrain, del Vietnam e della Cina.
Qualora la stagione 2020 dovesse essere confermata, tuttavia, Pirelli dovrebbe tornare a produrre nuove gomme, una necessità che però non consentirebbe di accontentare ogni singola richiesta da parte dei team. Di solito, infatti, le P Zero disponibili per ogni weekend di gara sono in 3 delle 5 mescole totali, nella misura totale di 13 set ampiamente personalizzabili da parte di ogni singolo pilota.
A causa del poco tempo disponibile, tuttavia, Pirelli sarebbe in grado esclusivamente di standardizzare la quantità di Soft, Medium e Hard, il che porterebbe all’abolizione della tradizionale scelta del numero di mescole: ogni pilota, quindi, avrebbe lo stesso numero di morbide, medie e dure, per una logistica facilitata che aiuterebbe non poco il lavoro della casa italiana. In questo senso, Mario Isola, responsabile car racing di Pirelli, ha spiegato che “se dovessimo avere una prima parte di stagione in Europa, per poi muoverci rapidamente in Asia e America, la produzione delle gomme avrebbe un periodo molto impegnativo. Probabilmente dovremmo produrre un numero di gomme vicino alle 35.000 unità in un paio di mesi. Non in un anno”.
“Abbiamo parlato con i team e devo dire che sono stati piuttosto flessibili nelle soluzioni prospettate per cercare di fornire le gomme in un periodo molto breve di tempo – ha continuato Mario Isola – Se possibile lasceremo la possibilità di scelta tra le mescole, ma questo dipende da quanto in anticipo abbiamo le informazioni legate alle gare. Tuttavia, non credo che l’assegnazione standard che faremo possa congelare tutte le strategie. Con il sistema attuale abbiamo alcuni set che devono essere restituiti dopo ogni prova libera e così via. I team avranno la stessa assegnazione di gomme a inizio evento, ma poi potranno finire con un’assegnazione differente per qualifiche e gara. E questo è ciò che accade oggi“.