Il Coronavirus non è ancora stato sconfitto e a testimoniarlo nel mondo del motorsport ci ha pensato Sergio Perez: il pilota messicano in forze alla Racing Point avrebbe dovuto partecipare alla tradizionale conferenza stampa del giovedì, ma un primo tampone che ha dato esito “inconcludente” ha fatto drizzare le antenne degli addetti ai lavori. Il timore era la sua positività al COVID-19, che è stata confermata da un secondo tampone effettuato in serata.
Perez ha quindi contratto il tanto temuto virus che sta sconvolgendo il mondo intero, una situazione che l’ha costretto ad auto-isolarsi in quarantena seguendo le disposizioni sanitarie volute dall’OMS. La diretta conseguenza di quanto accaduto sarà la sua assenza dall’attività in pista per l’imminente Gran Premio della Gran Bretagna, anche se la possibilità di non vederlo al volante della sua RP20 per le successive gare in programma è davvero molto elevata.
La FIA, nel frattempo, ha anche confermato che sono scattate tutte le iniziative del caso per tracciare lo spostamento di Perez dal suo arrivo a Silverstone, in modo da verificare ogni suo possibile contatto con altre persone. Nonostante ciò, la Racing Point ha sottolineato la sua volontà di voler partecipare alla gara di domenica con entrambe le monoposto a disposizione, confermando come sostituito di Perez il tedesco Nico Hulkenberg: per lui sarà un “ritorno alle origini”, visto che ha già corso con quello che era il team Force India nel 2012 e dal 2014 al 2017 prima di passare alla Renault. Dopo la richiesta d’emergenza della Superlicenza FIA per correre di nuovo in F1, “Hulk” sarà in pista fin dalle prime prove libere e ci aspettiamo che prenderà il posto del messicano anche nel GP del 70° Anniversario della prossima settimana.