La guerra tra Russia e Ucraina comincia a mietere le prime conseguenze anche nel mondo del motorsport: la notizia più importante arriva dalla Formula 1, dove la FIA (la Federazione Internazionale dell’Automobile) ha preso alcune decisioni che, fortunatamente, limitano i danni rispetto alle voci di corridoio che sono circolate negli ultimi giorni.
Contro quanto stabilito dal CIO (il Comitato Olimpico Internazionale), il Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem ha stabilito che i piloti russi (tra cui Nikita Mazepin in forza alla Haas) ma anche concorrenti e ufficiali di gara potranno correre e partecipare nel Campionato di F1 2022 come atleti “neutrali” e sotto la sola bandiera della FIA, senza alcun riferimento allo Stato di riferimento, alla sua bandiera o all’inno nazionale.
Niente da fare, invece, per quanto riguarda il Gran Premio di Russia in programma nel weekend del 23-25 settembre: la FIA ha deciso di annullare ufficialmente la competizione per “cause di forza maggiore“, condannando apertamente l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito comandato da Vladimir Putin. Il vuoto lasciato in calendario sarà coperto da un nuovo GP che verrà confermato nelle prossime settimane: le alternative attualmente sul tavolo sono Portimao, il Qatar e la Turchia.