Una vittoria frutto di una strategia azzeccata e, anche, di un colpo di genio: Carlos Sainz ha conquistato la vittoria al Gran Premio di Singapore e ha regalato la prima vittoria della Ferrari in questa stagione di Formula 1, dopo un digiuno durato dal Gran Premio d’Austria dello scorso anno. Lo spagnolo è stato il dominatore incontrastato a Marina Bay, tuttavia ha dovuto fare i conti con un terzetto formato da Lando Norris, George Russell e Lewis Hamilton nel finale. Scopri tutti gli orari F1 aggiornati per non perdere le prossime gare!
Andando con ordine, alla partenza Sainz ha mantenuto la prima posizione dalla pole position, seguito da Charles Leclerc che, in questa occasione, è stato utilizzato dalla Ferrari come fedele scudiero. I due erano saldamente al comando, finché la safety car è entrata in pista a causa di un incidente di Logan Sargeant, finito lungo contro le barriere.
In quel momento, la Ferrari ha optato subito per cambiare gli pneumatici e tentare di terminare la corsa con la mescola più dura. “Mission impossible” vista la quarantina di giri da compiere, ma Sainz è stato bravo a gestire l’usura. La Mercedes-AMG, invece, ha deciso di effettuare un passaggio alle medie a 20 passaggi dal termine ed entrambe le sue vetture si sono avvicinate a Sainz.
A questo punto, Sainz ha cercato di rallentare Russell per far avvicinare Norris, sulla sua stessa strategia e fin a quel momento secondo prima del sorpasso del numero 63, e permettergli di attivare il DRS. Il pilota McLaren è ritornato secondo e l’ultimo giro ha visto Sainz, Norris, Russell e Hamilton praticamente incollati tra di loro.
Russell, purtroppo, ha toccato il muretto con la ruota anteriore destra ed è andato dritto contro le barriere, regalando ad Hamilton il podio e lasciando respirare Sainz e Norris, rispettivamente primo e secondo. Peccato invece per Leclerc, leggermente penalizzato da una sosta più lenta del previsto e quarto sul traguardo.
Nonostante le difficoltà, Max Verstappen ha chiuso quinto con la Red Bull, mentre Sergio Perez non è andato oltre l’ottava posizione. Bene Pierre Gasly, sesto su Alpine, così come Oscar Piastri, in rimonta dal fondo e settimo con la McLaren. Bravo Liam Lawson, nono su AlphaTauri, infine Kevin Magnussen chiude la Top 10 con la Haas.