GP Singapore F1 2012
Con il GP d’Italia che si è disputato a Monza e vinto dalla McLaren di Lewis Hamilton davanti a alla Sauber-Ferrari di Sergio Perez ed alla Ferrari di Fernando Alonso, il calendario di F1 2012 sposta le corse in Asia. Infatti quella all’Autodromo Nazionale è stato l’ultimo appuntamento europeo del mondiale di Formula 1 che fino a fine stagione si sposta tra l’Asia ed il Sud America passando per il Medio Oriente. Primo appuntamento è il GP di Singapore che si svolge da venerdì 21 a domenica 23 settembre. Particolarità dell’appuntamento asiatico, per venire incontro al pubblico europeo, è la gara in notturna. Perché anche se il Circus di F1 ha trovato ottima disponibilità in Asia, il principale pubblico rimane nel vecchio continente. Quindi le variabili da tenere in considerazione sono le temperature e la luce artificiale.
Si passa così da una gara tradizionale in un circuito leggendario e storico come quello di Monza, ad un altro moderno e cittadino come quello di Marina Bay di Singapore.
Le previsioni, al momento, non promettono bene: gran caldo con probabilità di pioggia. Per la gioia di Bernie Ecclestone ed un po’ meno per team e piloti di F1 2012.
McLaren Mercedes verso il GP di Singapore
C’è una luce chiaro-scura nel box McLaren, dopo il GP di Monza che ha visto sì la vittoria di Lewis Hamilton ma anche il ritiro di Jenson Button. La MP4-27 ha vinto le ultime tre gare confermandosi vettura competitiva ma con ancora qualcosa da migliorare. Trovato questo, poi il mondiale può davvero riservare un finale mozzafiato.
“Non ho sprecato tanto tempo a pensare al GP di Monza – confida Button – Certo è stato deludente non aiutare il team a concludere con un primo e secondo posto che era alla nostra portata, ma purtroppo sono cose che capitano. La cosa incoraggiante è che abbiamo avuto un passo di gara eccellente in diversi circuiti e possiamo continuare a spingere anche a Singapore.
Il Marina Bay è un circuito unico: ci sono un paio di lunghi rettilinei ed è molto veloce, ma puoi prendere tutte le curva in seconda o terza marcia. Per questo bisogna trovare il giusto compromesso del set-up, soprattutto se cerchi di avere una buona velocità di punta alla fine del rettilineo per superare alla curva 7, ovvero il miglior punto per i sorpassi che arriva anche alla fine della zona DRS.
Ogni giro è una gran sfida: l’anno scorso sono arrivato secondo dopo una bella sfida all’ultimo giro con Vettel. Quest’anno speriamo di avere un buon pacchetto che ci permetta di correre di stare davanti”.
Lewis Hamilton invece arriva a Singapore smentendo le voci che lo vogliono alla Mercedes l’anno prossimo: “Perché dovrei andare via da dove sto bene?”. Ma si sa come vanno le cose e stiamo a vedere cosa succederà. L’inglese intanto è gasato dopo la vittoria di Monza, come tutto il team che ha vinto le ultime tre gare.
“Siamo consapevoli di poter contendere il mondiale ad Alonso – afferma Hamilton – Mi piace il circuito di Marina Bay allo stesso modo dell’Hungaroring. In molti punti di frenata si arriva ad una velocità molto elevata ed il muro di contenimento non è tanto lontano. Sarà una sfida dura vista anche la temperatura e l’umidità.
Ho vinto qui nel 2009 ma di recente Singapore non mi ha dato molte soddisfazioni. Mi sono ritirato nel 2010 e l’anno scorso ho subito un rallentamento dopo un tocco con Massa. Quest’anno devo riscattare queste due gare.
Kimi Raikkonen zitto zitto è alle spalle di Alonso
Kimi Raikkonen è a un punto da Hamilton ma nessuno sembra dargli credito in ottica mondiale. Al finlandese manca quello spunto in più per arrivare alla vittoria. Per lui quest’anno solo piazzamenti sul podio ma, al suo rientro in F1 dopo due anni di rally (poco soddisfacenti) si può già considerare un ritorno più che positivo. Poi si sa come sono le gare, i colpi di scena non mancano e ci mettiamo anche Ice Man tra i papabili possibili vincitori del titolo. La Lotus E20 è veloce e competitiva. Per ora, Raikkonen e li e sa le gioca. Magari non alla parti per quanto si è visto fin’ora, ma un solo punto da Hamilton lo porta dritto a contendersi il titolo.
“Non vedo l’ora di andare a Singapore. Mi piace il cibo e non m’importa dell’orario inusuale col quale correremo – ammette Raikkonen – Ho un conto in sospeso qui perché non sono mai andato a punti. Questo non vuole dire che non sono veloce come si dice, infatti detengo ancora il record sul giro dal 2008, quando per colpa di un incidente quando ero quinto e ho finito decimo nel 2009, quindi voglio migliorarmi.
Le prime due edizioni del GP di Singapore mi sorprendevo come la gente parlasse molto dell’orario di gara diffentete. Ma quando si accendono le luci è proprio la stessa cosa di una corsa diurna. Penso che a tutti nella F1 piaccia correre di notte a Singapore. A parte un paio di luoghi bui, il circuito è ben illuminato.
Guardando agli altri circuiti cittadini, a Monaco non siamo andati bene mentre Valencia è stato uno dei nostri migliori week end. Quindi mi chiedo perché qui debba essere diverso. Sarà difficile sorpassare, quindi è importante partire nella miglior posizione possibile”.
Dopo il turno di squalifica torna Romain Grosjean. Per lui una gara sotto esame dopo l’ultimo incidente che ha coinvolto Alonso e Hamilton in Ungheria.
“Solo perché si corre di notte, quello di Singapore è un gran premio speciale – dice Grosjean – è un grande spettacolo per i tifosi. Non ho molta confidenza con questo circuito e la mia ultima gara qui è stata nel 2009 e dopo la pausa forzata non vedo l’ora di tornare al volante, imparando bene il circuito e per sistemare le cose nell’ultima parte del calendario. Devo cogliere l’occasione per dimostrare il meglio di me: voglio fare delle belle qualifiche, essere vicino a Kimi come prestazioni e portare a casa qualche buon punto per la classifica costruttori F1 2012”. Speriamo bene!
Sergio Perez a Singapore
Sergio Perez nel suo piccolo è il protagonista di questo mondiale di F1 2012. Ogni qualvolta approccia una buona gara, si infila sul seggiolino della Ferrari di Felipe Massa. Ma una volta per tutte ci ha pensato Luca di Montezemolo, il presidente del Cavallino, a smorzare la situazione, sostenendo che il pilota della Sauber è ancora troppo giovane per una Ferrari.
Niente drammi per il messicano che pensa già al GP di Singapore: “Quella al Marina Bay è una gara davvero speciale – afferma Perez – Si corre di notte e si vive di notte. Inoltre segna il ritorno in Asia dopo un po’ e i nostri viaggi si stanno allungando molto. In genere mi piacciono i circuiti cittadini e quello di Singapore richiede uno sforzo fisico notevole, ma io mi sento preparato. Anche per la nostra vettura sembra essere un percorso ok. Non vedo l’ora di correre e di fare un altro buon risultato”.
Red Bull al GP di Singapore con l’ansia da prestazione
Un po’ di tensione nel box Red Bull ci deve essere. A Monza non è andata bene per un team che punta alla terza vittoria consecutiva. Ma perso un alfiere (Webber, ritirato), se ne fa un altro e Sebastian Vettel è insieme a Hamilton e Raikkonen all’inseguimento di Alonso.
“La gara di Singapore sotto diversi aspetti è incredibile, per l’atmosfera e perché si corre di notte – dice Vettel – Inoltre il circuito è fantastico anche perché si corre in senso antiorario. Singapore poi è una città affascinante da visitare dove tutto sembra pulito e lucido. Manterremo tutti un orario europeo visto che si corre alle otto di sera e quindi molti piloti si alzeranno attorno le 14. davvero inusuale!”.
Un po’ di scoramento Mark Webber lo dimostra: una domenica parte come principale rivale e solo dopo poche ore si ritrova quasi fuori dai giochi. Ma il pilota australiano pensa al gran premio che lo aspetta: “Abbiamo fatto delle buone prestazioni in passato al GP di Singapore. È un circuito molto, molto difficile anche se la vettura ha un ottimo set-up. Quest’anno nei circuiti cittadini siamo andati bene così siamo fiduciosi per questa gara. Mi piace corre qui: tutto è pulito e sicuro, c’è molto interesse verso la gara ed inoltre ci saranno molti tifosi australiani soprattutto dalla costa occidentale, il che è raro”.
Dati del circuito cittadina Marina Bay di Singapore
Lunghezza del circuito: 5,073 km
Giri da percorrere: 61
Distanza totale: 309,316 km
Numero di curve: 23
Senso di marcia: antiorario
Record del circuito
In prova: S. Vettel – Red Bull Renault – 1:44.381 – 2011
In gara: K. Raikkonen – Ferrari – 1:45.599 – 2008
Sulla distanza: L. Hamilton – McLaren Mercedes 1h 56′ 06”.337 – 2009
GP Singapore 2011
Pole: S. Vettel – Red Bull
Gara: 1. S. Vettel – Red Bull Renault; 2. J. Button – McLaren Mercedes – M. Webber – Red Bull Renault