GP Monaco 2012: la F1 nel Principato
A casa della famiglia reale Ranieri, la Formula 1 corre la sesta gara del calendario F1 2012.
Dopo cinque gare Fernando Alonso è in vetta al mondiale piloti, e sono cinque i piloti che hanno vinto una gara quindi quest’anno ancora non c’è un team o una squadra che sembra dominare il mondiale.
La McLaren va veloce in prova e lo dimostrano le pole position di Lewis Hamilton, salvo poi sperperare tutto in gara con problemi di pit-stop oppure addirittura il sabato nelle qualifiche, con vetture fuori dal limite del regolamento.
È in forma anche la Lotus e Kimi Raikkonen potrebbe rivelarsi proprio davanti Alberto di Monaco.
E si spera in una gara pulita cioè senza influenze meteorologiche, visto che già di per se il GP di Monaco regala sorprese.
La Reb Bull al GP di Monaco
Nonostante non sia in forma splendida, la Red Bull si presenta al GP di Monaco in testa alla classifica costruttori F1 2012. Regolare in gara ma poco performante, Sebastian Vettel condivide con Fernando Alonso la vetta della classifica piloti F1 2012. Qui l’anno scorso il campione del mondo in carica ha vinto proprio davanti al ferrarista in una gara emozionante.
“Correre a Monaco è davvero speciale – dice Vettel – dove non c’è spazio per gli errori. Ha tutte le difficoltà di un circuito cittadino con asfalto abrasivo che si risente nelle vibrazioni a bordo. Per essere veloci devi spingere al limite te stesso e la vettura come se fossi su un circuito qualsiasi, ma con molto meno spazio a disposizione. Te ne accorgi quando sfiori il muro ma è una bella sensazione. La massima concentrazione è obbligatoria e vincere a Monaco è speciale”. E Sebastian lo sa bene.
Il compagno di box Mark Webber è attardato nel mondiale piloti ma la classifica è corta e l’australiano può ancora dire la sua. “Monaco è una circuito davvero speciale – ha detto Webber – non è una pista tanto vecchia e non ha subito cambiamenti rilevanti. È più facile rispetto a 10 anni fa quando esordii in F1 ma rimane sempre una sfida tra l’uomo, la macchina e la pista. Sfidi gli altri piloti ma Montecarlo ti chiede sempre qualcosa in più, e se provi a dare di più poi sbatti per questo è un circuito molto molto impegnativo da un punto di vista mentale. La sfida a Monaco è quella di mantenere la concentrazione e di essere molto disciplinato”.
McLaren Mercedes al GP di Monaco
La McLaren è la scuderia che ha vinto più gran premi di Monaco delle altre e, oltre al prestigio in se della gara, è chiaro come la casa inglese ci tiene a ribadire il suo record.
L’anno scorso al GP di Monaco Jenson Button salì sul podio insieme a Vettel ed Alonso ma nel 2009 vinse il gran premio: “Quella vittoria rimane una delle mie preferite – ricorda Button – Ogni pilota vuole vincere questa gara, e farlo è una soddisfazione enorme perché sai che hai conquistato uno dei circuiti più difficili.
L’anno scorso avevo una vettura molto competitiva e potevo vincere, ma come al solito qui le circostanze indipendenti dalle nostre volontà allontanano certe opportunità, così torno a Monte Carlo per completare l’opera. Anche per il team, che ha una gran tradizione e desidero aggiungere il mio nome alla lista dei vincitori McLaren”.
Lewis Hamilton l’anno scorso partì nono e arrivò sesto ma più che questo la sua gara viene ricordata – soprattutto dai ferraristi – per aver eliminato Felipe Massa in uno dei numerosi contatti avvenuti nel mondiale 2011.
“Monaco è un circuito molto speciale – dice Hamilton – Insieme a Silverston è il GP dove il desiderio di vittoria per me è maggiore. Anche se è il circuito con la velocità media più bassa, sembra sempre molto veloce, perché l’accelerazione è rapidissima ed i muri sono vicinissimi e non ci sono margini di errore. Ad eccezione della St. Devoto, le minime vie di fuga alla Mirabeau e alla chicane del porto, non c’è spazio per gli errori. Ma la posta in palio è alta ed è molto eccitante”.
Hamilton poi torna sul discorso punti, a lui molto caro e più volte ribadito quest’anno: “È molto importante non perdere di vista il fatto che, nonostante si spinga per vincere, ottenere punti è la via principale per vincere il mondiale. Ho ottenuto punti ogni gara quest’anno e sono solo a 8 lunghezze dalla testa ed è incoraggiante sapere che il mio approccio paga!”.
Anche Martin Whitmarsh, Team Principal McLaren, guarda al primato della scuderia a Monte Carlo: “Vincere qui è speciale, più di ogni altro posto. Perché è un evento unico per diversi motivi.Entrambi i nostri pilto sono determinati quest’anno: Jenson perché vuole riprendersi la vittoria sfuggita l’anno scorso, Lewis perché sta guidando in modo brillante.Inoltre il team vuole dimostrare il suo potenziale e si sente forte, per questo vogliamo coronare ogni sforzo che daremo”.
Kimi Raikkonen e la Lotus alla caccia del podio
La Lotus Renault è alla ricerca del secondo podio dopo il terzo posto ottenuto al GP di Spagna da Kimi Raikkonen. I progressi della scuderia sono evidenti gara dopo gara e Kimi Raikkonen, grazie anche al suo carattere glaciale, potrebbe essere l’uomo giusto nel posto giusto. Anche se, per sua stessa ammissione, è impossibile vivere un week end “pulito” a Monte Carlo.
“Monaco è un po’ [l’unico a dire che è solo “un po’” – ndr] differente dagli altri gran premi ed è difficile fare previsioni – afferma Raikkonen – Ma è un gran premio speciale e non c’è niente di meglio di andare bene qui. È del tutto differente rispetto agli altri circuiti, è una sfida che non vedo l’ora di affrontare ogni anno”.
Il pilota finlandese qui ottenne una vittoria, nel 2005: “e vincere ancora sarebbe speciale. È un circuito difficile e devi rimanere concentrato ogni metro. I sorpassi sono quasi impossibili e per divertirti deve essere davanti”.
Raikkonen poi mostra il suo lato più caldo pensando al Principato di Monaco: “Monaco è sempre speciale anche per i tanti fans che ci sono e per i party e le feste. Anche per questo l’atmosfera qui è diversa”.
Michael Schumacher alla ricerca della risurrezione nel GP di Monaco
Il sette volte campione del mondo è alla ricerca di una risurrezione e il GP di Monte Carlo è, allo stesso tempo, il posto migliore ma più difficile per ottenerla. Ultimo ferrarista a vincere in terra moengasca, Michael Schumacher guarda anche con un pizzico di ironia alla gara: “La contraddizione di questa gara riguarda la sicurezza. Noi piloti chiediamo sempre il massimo della sicurezza poi corriamo a Monaco. È un atteggiamento giustificabile una volta a stagione perché correre a Monaco è molto divertente. Perderò cinque posizione in griglia [a causa dell’incidente nel GP di Spagna – ndr] ma non diminuisce la mia voglia di correre questo week end e vorrà dire che darò ancora di più. Possiamo fare bene a Monaco grazie al duro lavoro del team e faremo del nostro meglio”.
Pastor Maldonado vuole dimostrare che non è solo un episodio
La Williams Renault va bene nei test, va bene in prova e ha ottenuto la sua prima vittoria quest’anno nel GP di Spagna con Pastor Maldonado. Il pilota venezuelano, 18° l’anno scorso dopo essere partito dalla 10° posizione, ha tutte le intenzioni di dimostrare di non essere stato un episodio.
“Monaco è una sfida che voglio vivere. Sono fiducioso dopo la vittoria a Jerez e le mie speranze sono tante per ottenere un altro buon risultato, per me e per il team”.
Il circuito del GP di Monaco
Non ci sono frenate particolarmente brusche ma l’insidia per gli impianti frenanti è rappresentata prevalentemente dal surriscaldamento delle pinze freno. Infatti le staccate molto ravvicinate e le basse volocità comportano notevoli problemi nello smaltimento termico.
Per l’impianto frenante la curva 08 risulta essere la più impegnativa del circuito.
Dati del circuito del GP di Monte Carlo
Lunghezza: 3.340 m
Numero di Giri: 78
Percorrenza totale: 260,52 km
Tipologia di circuito: Medium
Numero di frenate: 13
Tempo speso in frenata medio sul giro: 19%