F1 GP India 2012 secondo Pirelli

GP India F1 2012
Il Buddh International Circuit, sede del GP dell’India di F1, è il secondo circuito più veloce del calendario F1 2012, dopo quello di Monza. A Greater Noida, cittadina dove sorge l’impianto inaugurato l’anno scorso (con numeroso polemiche di vario genere).
Anche per la gara del 28 ottobre, Pirelli porta la combinazione P Zero Silver hard e P Zero Yellow soft, ma le mescole sono più morbide dopo la prima esperienza dell’anno scorso che ha portato una maggiore conoscenza del circuito e una quantità superiore di dati a disposizione. Dati alla mano, risulta una scelta meno conservativa rispetto alla passata stagione.
Le coperture Pirelli al Buddh International Circuit devono fare fronte ad una situazione non propriamente ideale. Le temperature sono superiori ai 30°C ed il circuito non è molto utilizzato nel corso dell’anno, per questo durante il fine settimana di gara è attesa un’elevata evoluzione del tracciato. Una pista sporca causa pattinamento eccessivo mentre le monoposto cercano di mantenere il grip: questo aumenta l’usura degli pneumatici. In generale, però, si registra un degrado contenuto, poiché la superficie del Buddh Circuit è abbastanza liscia.
In più i P Zero vengono sottoposte a maggiori sollecitazioni. Infatti, il layout del tracciato presenta diverse curve veloci che scaricano sugli pneumatici una forte energia laterale: in particolare nella curva 10 dove lo pneumatico anteriore sinistro è soggetto a una accelerazione di 4g all’uscita ed è richiesto il massimo grip per mantenere la traiettoria, ma le gomme in curva sono anche sottoposte a un pieno carico laterale per sei secondi, il che ne aumenta l’usura.
All’inizio del giro ci sono notevoli dislivelli che esercitano forze verticali sugli pneumatici, a cui si aggiunge una forza frenante di 3.6g nella curva 4. Il rettilineo principale, lungo più di un chilometro, è uno dei più lunghi dell’anno: le temperature del battistrada possono raggiungere i 100°C durante il giro per poi raffreddarsi considerevolmente alla fine del rettilineo.

Il commento del direttore Motorsport Pirelli Paul Hembery:
“Quest’anno conosciamo un po’ di più il tracciato, per questo abbiamo fatto una scelta meno conservativa, con le gomme hard e soft che centrano esattamente il giusto equilibrio tra prestazioni e durata. Il layout del circuito è uno dei più difficili per le nostre gomme; questa è anche l’ultima volta che vedremo, in questa stagione, la combinazione hard e soft, usata precedentemente a Barcellona, ??in Gran Bretagna e in Giappone. Il Buddh Circuit è stato specificamente progettato per favorire i sorpassi, e questo è anche uno degli obiettivi alla base del design dei nostri pneumatici, per cui possiamo aspettarci una gara serrata in un momento cruciale del Campionato” ha detto Paul Hembery, direttore Pirelli Motorsport.

Video della simulazione del giro di pista al Buddh International Circuit

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