La Formula 1 sta cambiando: il periodo di esasperazione aerodinamica e meccanica sta finendo per lasciar spazio allo spettacolo in pista, con battaglie serrate in cui i piloti possono esprimere tutto il loro talento. Una sorta di “ritorno al passato”, in cui cercare la massima performance della monoposto assieme a una semplificazione dei sistemi elettronici, delle parti di ricambio e del personale dei team presente ai Gran Premi. Questi sono solo alcuni dei buoni propositi che avrebbero dovuto sfociare nella prima bozza di regolamento della Formula 1 del futuro, al via dalla stagione 2021 ma che doveva essere già concretizzato nel mese di giugno. La mole di lavoro, tuttavia, ha spinto la FIA, in associazione con il ruolo determinante di supporto da parte di team e piloti, a posticipare la pubblicazione di queste regole al prossimo mese di ottobre… ma nel frattempo qualcosa è trapelato.
L’introduzione avvenuta nel 2017 con vetture più larghe e basse rispetto alla precedente generazione ha portato sì un’aerodinamica più propensa allo sviluppo… ma anche una serie di complicazioni legate, essenzialmente, alla riduzione del carico aerodinamico pari al 50% quando una vettura ne segue un’altra, per esempio nella fase di “rubare la scia” per effettuare il sorpasso con il DRS. La volontà della FIA per il regolamento della F1 del 2021 è, quindi, quella di rendere le macchine più semplici, più efficienti e più veloci. Come? Innanzitutto rinunciando a tutte le appendici aerodinamiche che, dal 2017 ad oggi, sono spuntate sull’ala anteriore, sui fianchi e sul posteriore delle vetture. Al loro posto la downforce verrà generata direttamente dal fondo delle macchine, che accentueranno quindi l’effetto suolo tramite una serie di tubi Venturi con il compito di alimentare dei diffusori più grandi, proprio come accadeva in passato. Il risultato? I vortici generati dall’ala posteriore saranno meno influenti, la perdita di carico aerodinamico si ridurrà fino a un 5-10% (come dalle ultime simulazioni effettuate) e le monoposto potranno rimanere in scia l’un l’altra molto più facilmente, promuovendo di conseguenza l’azione in pista.
La Formula 1 rappresenta l’apice del motorsport, ma con il passare del tempo la FIA ha capito che una monoposto non deve essere solamente veloce… ma anche bella da vedere! Per questo motivo, uno degli aspetti su cui sarà posto il focus sul regolamento 2021 sarà proprio quello di accentuare il cosiddetto “effetto wow”, quando gli spettatori vedranno scendere in pista le nuove vetture. Secondo Nicholas Tombasiz, capo del settore tecnico per le monoposto della FIA, l’obiettivo è quello di “avere una macchina che promuova la passione per le corse e che sia esteticamente appagante. Con le vetture odierne ci sono degli aspetti che non ci piacciono: l’ala anteriore, per esempio. Non ne siamo soddisfatti, sia da un punto di vista aerodinamico che da quello estetico. Sappiamo che dovrà essere molto sviluppata in larghezza, ma prima di avere un risultato finale soddisfacente c’è ancora molto lavoro da fare”.
La Formula 1 è molto costosa, e la FIA lo sa. Per questo motivo l’intenzione per il prossimo regolamento del 2021 è quello di imporre dei “budget caps”, cioè delle restrizioni nelle spese che i team dovranno affrontare per correre un’intera stagione. La volontà è quella di riempire la griglia con meno soldi, introducendo al contempo una serie di modifiche sulle vetture per renderle più “economiche”. Queste includeranno degli standard da rispettare sui cerchioni, sugli impianti frenanti, sui radiatori e su tutti gli strumenti utilizzati dai team, ma anche delle restrizioni sull’utilizzo di alcuni materiali specifici che possono dare vantaggi in pista, delle specifiche congelate sui parametri dei gearbox e un divieto assoluto sui sistemi a sospensioni idrauliche. Ma prima della bozza ufficiale di ottobre, nel regolamento sarà presente sicuramente qualcos’altro…
L’ultimo punto importante su cui la FIA si concentrerà per il regolamento della F1 2021 sarà… la competitizione in pista. Lo scorso GP di Gran Bretagna, come quello precedente in Austria, è stato davvero appassionante, ma ciò che ha preoccupato maggiormente i vertici della Federazione è stato il gap tra la pole siglata da Valtteri Bottas e l’ultimo tempo, il 20esimo, firmato da Robert Kubica. Un margine di oltre tre secondi! Davvero troppo secondo la FIA, che ha quindi l’intenzione di compattare nel prossimo futuro la griglia di partenza per rendere le gare più entusiasmanti. “Al momento abbiamo solo tre team in grado di lottare per la vittoria – ha affermato Tombasiz – Nei prossimi due anni, la Formula 1 dovrà aver preso un’altra piega… dove un buon team con un buon pilota potrà causare un sacco di noie a chi è in bagarre per le posizioni che contano. Vogliamo che siano i piloti a fare la differenza, anche nel gestire i problemi come i surriscaldamenti e il consumo delle gomme. Saranno regole valide per tutti, con le quali anche le squadre solo moderatamente supportate degli sponsor potranno fare la differenza”.