Sembrava che il motorsport dovesse proseguire a tutti i costi la propria (folle) corsa per far divertire ed emozionare i suoi appassionati… invece il Coronavirus ha atterrato ogni sua possibile intenzione. La sempre più dilagante emergenza del Covid-19, alla fine, ha spinto la Federazione Internazionale dell’Automobile e le due serie a quattro ruote più seguite, la Formula 1 e la Formula E, ad alzare bandiera bianca, sospendendo momentaneamente i propri calendari di gare. Doveva essere un 2020 all’insegna delle corse e della passione, invece tutto è rimandato a data da destinarsi.
Iniziamo dalla serie delle monoposto elettriche di Alejandro Agag: la decisione presa è quella di annullare tutte le corse in programma nei prossimi due mesi, dal momento che la crisi del Coronavirus non permette di organizzare con i giusti standard di sicurezza le competizioni nelle più importanti (e affollate) città del mondo.
Come recita il comunicato ufficiale, il Campionato del Mondo 2019/2020 di Formula E “ha implementato per l’occasione un sistema di bandiere per determinare i tempi e la fattibilità per stabilire quando le gare potranno essere riorganizzate. I mesi di marzo e aprile sono stati contrassegnati con la bandiera rossa, il che significa che l’E-Prix di Parigi e i test di Valencia non saranno disputati. Maggio, invece, ha ricevuto la bandiera gialla, che lascia una possibile speranza di vedere le nuove monoposto Gen2 Evo scendere in pista il prossimo 21 giugno a Berlino“.
“In questo periodo, di conseguenza, sono annullati anche gli E-Prix di Seoul, Sanya, Roma e Jakarta. Le prime bandiere verdi sono state date ai mesi di giugno e luglio, per cui il finale di stagione con le tappe di New York e il doppio appuntamento di Londra dovrebbe essere assicurato. Stiamo lavorando in stretta collaborazione on la FIA e le autorità locali di ciascun evento, monitorando la situazione e valutando le opzioni che ci vengono proposte di volta in volta per modificare, eventualmente, il calendario attuale”.
Responsabilità e sicurezza in termini di salute sono le priorità per gli organizzatori della Formula E, come specificato dal suo fondatore Alejandro Agag: “E’ giunto il momento di prendere delle decisioni responsabili, motivo per cui abbiamo scelto di sospendere temporaneamente la stagione in corso per un tempo di due mesi. Il motorsport è una parte importante delle nostre vite, ma in questo momento è ancora più importante la salute e la sicurezza del nostro personale, dei nostri fan e delle loro famiglie. Il Campionato 2019/2020 tornerà in pista quando l’emergenza del Coronavirus sarà terminata”.
Dopo il difficile e controverso momento che ha contraddistinto l’annullamento del GP d’Australia, la Formula 1 ha deciso di seguire l’esempio delle altre serie del motorsport, piegandosi alle conseguenze dell’emergenza scatenata dall’epidemia Covid-19. La decisione presa da FIA e Liberty Media è stata quella di posticipare anche i prossimi appuntamenti del Bahrain, previsto per la settimana prossima, e del Vietnam, che invece avrebbe dovuto spegnere i semafori rossi all’inizio di aprile.
I protagonisti del Mondiale 2020, quindi, rimarranno fermi ai box ancora per un paio di mesi: “La situazione globale riguardo al Coronavirus ha spinto la Formula 1, la Bahrain Motor Federation e l’Automobile Association del Vietnam a rinviare sia il GP del Bahrain che quello del Vietnam – recita il comunicato ufficiale – A tal proposito, FIA e Liberty Media si aspettano di iniziare il Campionato in Europa alla fine di Maggio: stiamo monitorando la situazione e prenderemo il tempo necessario per studiare la fattibilità di potenziali date alternative per ciascuna tappa nel corso dell’anno, nel caso in cui la situazione dovesse migliorare“.
A conti fatti, il Mondiale di F1 2020 potrebbe iniziare con il GP di Olanda dell’1-3 maggio sul rinnovato circuito di Zandvoort. Se la situazione, tuttavia, chiedesse più tempo per far ripartire piloti e vetture in sicurezza, lo stop sarà ancora più lungo e potrebbe comportare l’annullamento anche dei successivi Gran Premi di Spagna e di Monaco, con una seconda possibile ripartenza sulla falsa riga delle decisioni prese dalla Formula E a inizio giugno con la tappa del GP di Baku, in Azerbaijan. In ogni caso, tutto è soggetto a cambiamenti, anche improvvisi: come accaduto in Australia, con l’annullamento ufficiale dell’appuntamento di Melbourne solamente poco tempo prima dell’inizio delle prime prove libere del venerdì, c’è da aspettarsi di tutto.