Montecarlo, l’evento più mondano del mondiale di Formula 1, l’unico circuito dove le auto potrebbero essere di cartone che non se ne accorgerebbe praticamente nessuno. La pista è stretta, lenta, pericolosa, i box talmente angusti che le auto vengono montate su carrellini per essere girate eppure… eppure ogni anno ci sentiamo dire che non si può rinunciare a Montecarlo, però nessuno spiega perché. Così per la settantesima volta ecco che le auto di Formula 1 percorrono le strade di questo circuito cittadino “ricco di fascino”. Sarà affascinante per chi ci abita che si vede il gran premio dal balcone di casa, per chi spera di vedere attori, principi e compagnia bella. Per noi che vogliamo vedere una corsa tra vetture che condensano il massimo della tecnologia automobilistica di fascino ne resta pochino… ma vabbhé, ci tocca pure Montecarlo e noi ci adeguiamo con la nostra fotogallery.
Sebastian Vettel, voto: 8
E’ l’unico che ci crede, sceglie una strategia diversa da quella di tutti gli altri, fa un numero di giri spaventoso con le soft che alla Pirelli ancora non ci credono e verso la fine sembra quasi voler tentare addirittura un sorpasso, ma poi gli espongono il cartello dai box con scritto “kitelofafare” e resta buonino buonino a fare il vagone dietro ad Alonso. Almeno però ci ha provato e comunque parte nono e arriva quarto. Convinto
Fernando Alonso, voto: 7+
Rispetto alla griglia di partenza guadagna due posizioni, rigorosamente senza sorpassi in pista, e agguanta la testa del mondiale in solitaria. La Ferrari comunque c’è, lui c’è sempre stato e Montecarlo può essere molto rischiosa come pista, quindi bene così. Nei giri finali sotto la pioggia resiste al timido attacco di Vettel e porta a casa un podio che fa bene al morale e alla classifica. Opportunista
Mark Webber, voto: 7
Parte primo e arriva primo. Noiosamente perfetto, non viene infastidito mai da nessuno, l’unico brivido quando Vettel è davanti con gomme usatissime e gira più veloce di lui che la ha nuove. Poi torna in testa e guida coscienziosamente il trenino dei primi sei fino al traguardo. Insipido
Nico Rosberg, voto: 7-
Parte secondo e arriva secondo. Meno male che c’è lui alla Mercedes altrimenti sarebbe stata un’annata da buttare. Il suo meglio lo dà in qualifica, in gara si comporta come Webber, noiosamente perfetto. Unica nota di colore il posizionamento “in obliquo” sulla griglia di partenza per arrivare alla corda della prima curva senza dover sterzare e rischiare sbandate (vero Romain?). Inventivo
Felipe Massa, voto: 6+
Nelle prove libere segna tempi record, nelle prime due sessioni di qualifica pure, poi nel Q3 decide di aver fatto abbastanza e segna tempi più alti di prima conquistando il settimo posto in griglia. Parte settimo, arriva sesto, ma due davanti a lui si ritirano… non è proprio una prestazione da urlo. Però è la migliore della stagione (!) e comunque chiude dignitosamente il trenino dei primi sei che arrivano al traguardo. Se non altro mostra qualche segno di vita. Incoraggiante
Michael Schumacher, voto: 6
10 in qualifica, 2 in gara: voto finale sei. A parte la demenzialità di un regolamento che arretra di 5 posizioni in griglia Michael per aver tamponato Senna a Barcellona (come se ci avesse guadagnato qualcosa!) e la sfortuna di trovarsi nei pressi di Grosjean alla partenza non fa una brutta gara, anzi. Lotta per cercare di fare almeno un sorpasso, arriva in diverse occasioni a ruote bloccate, cerca di tamponare ancora qualcuno, insomma, lotta come ai bei tempi. Poi dai box gli mostrano la carta di identità e decide che è troppo vecchio per queste cose, così rallenta per un fantomatico problema. Gli comunicano che il problema non esiste, e lui che è uno preciso decide di parlarne a quatr’occhi con il team manager e si ritira. E’ il pilota che ha percorso il minor numero di giri in gara nel 2012. Inconsistente
Lewis Hamilton, voto: 5
Arriva quinto perdendo due posizioni rispetto alla partenza. In pista (ovviamente) non viene superato da nessuno, forse visto cos’è successo ultimamente al box McLaren ha deciso di cambiarsi le gomme da solo… ci mette un po’ di più, però almeno arriva al traguardo. Impalpabile
Metereologi, voto: 4
Visto che in pista non succede praticamente nulla dopo la partenza bisogna inventarsi qualcosa, così viene annunciata pioggia in arrivo. Anzi, sta già piovendo a 10 chilometri da Montecarlo, tra cinque minuti pioverà anche sul tracciato… se fosse così vorrebbe dire che il temporale si sposta alla velocità di 120 km/h… pero siamo nel Principato di Monaco, non a Trieste, infatti l’acqua arriva (poca) quando mancano dieci minuti alla fine. Imbarazzanti
Romain Grosjean, voto: 2
Dopo essere uscito di pista in gare precedenti al terzo e al primo giro decide di battere il record e improvvisa un grazioso passo di danza sulla griglia di partenza. Particolarmente felice Schumacher, che manda un biglietto di ringraziamento ai commissari che lo hanno fatto partire vicino al francese che lo sbatte contro il guard-rail come un giocatore di hockey. Per migliorarsi ancora pare che Grosjean si stia allenando per insabbiarsi nel warm up e schiantarsi sul muretto del box partendo in retro. Demenziale
Gp di Montecarlo, voto: 0
Si parla tanto di sicurezza, si misurano le vie di fuga, si controllano i millimetri e poi si corre nelle strade del Principato di Monaco? Se la spettacolarità di una gara si misura in incidenti allora i prossimi tracciati facciamoli disegnare direttamente alla Hot-wheels, con giri della morte, ponti tibetani, incroci a raso e squali mangia macchine. L’alternativa è tutti in fila e vietato sorpassare. Quello che è successo ieri, a questo punto per fortuna! Però vuoi mettere il fascino? Anzi, pensandoci bene, anche Venezia è ricca di fascino… basterebbe mettere nel regolamento che le vetture devono essere anfibie e il gioco è fatto! D’altra parte, non per soldi, ma per denaro. Inconcepibile
(foto Gettyimages)