Il mondo del motorsport è cambiato: i bei tempi dei rumorosi V12 e V10 sono solo un lontano ricordo, che ha lasciato spazio a una Formula 1 sempre più indirizzata verso un concetto di sostenibilità in favore dell’ambiente. Una prima rivoluzione in questo senso è stata attuata nel 2014, con la sostituzione dei motori V8 con le power unit turbo-ibride a sei cilindri: presto, però, il Circus iridato darà il via a un altro cambiamento importante, con l’ambizioso obiettivo di creare dei propulsori (quasi) a zero emissioni entro il 2030.
Si tratta di una data che, in realtà, è già stata fissata in calendario dalla Commissione Europea, che ha votato a favore di un nuovo disegno di legge che prevede la riduzione del 40% di tutte le emissioni di CO2 dei veicoli attualmente circolanti in Europa proprio entro il 2030. Una vettura su tre sarà elettrica o plug-in… ma la Formula 1 vuole fare di più!
Dopo l’introduzione del nuovo regolamento tecnico e sportivo del 2021, il Circus iridato si è infatti posto una tappa intermedia in quella che sarà una vera e propria “rivoluzione ecologica”: “Entro il 2025 la F1 garantirà che tutti gli eventi siano sostenibili – queste le parole del Presidente della FIA, Jean Todt – Ciò significherà l’eliminazione della plastica monouso e il riutilizzo, il riciclaggio o il compostaggio di tutti i rifiuti. Si offriranno agli spettatori anche degli incentivi e degli strumenti utili a raggiungere il circuito in modo sostenibile“.
La volontà, inoltre, è quella di adottare molto presto delle benzine sempre più amiche dell’ambiente, per un calo drastico delle sostanze inquinanti quali CO2 e NOx: per il 2021 i carburanti saranno più eco-sostenibili del 20% grazie al nuovo regolamento, ma in futuro questa percentuale è destinata ad aumentare.
Soprattutto per il fatto che gli attuali motori da Formula 1 sono i più efficienti del mondo, perchè “garantiscono più potenza (oltre 1000 cavalli) consumando allo stesso tempo meno carburante ed anidride carbonica rispetto a qualsiasi altra auto“. Parole di Chase Carey, Presidente e CEO della Formula 1 che, in maniera indiretta, ha voluto rimarcare l’ottimo lavoro della Mercedes, la cui power unit ha superato il 50% del rendimento complessivo rispetto al 30% dei motori che equipaggiano i veicoli che vediamo su strada tutti i giorni.
“Crediamo che la Formula 1 possa continuare a essere leader per l’industria automobilistica – ha affermato in aggiunta Chase Carey – L’impegno preso è quello di fornire il primo motore a combustione interna che riduca enormemente le emissioni di carbonio in tutto il mondo“.
Si tratta di una promessa cruciale per il mondo del motorsport, “non solo per la Formula 1 in sè ma anche per l’intera società – come sottolineato nuovamente da Jean Todt – Stiamo attuando una strategia che è in linea con le iniziative avviate alcuni anni fa dalla FIA con la creazione del Programma di Accreditamento Ambientale e, più recentemente, con la Commissione Ambiente e Sostenibilità della FIA per le ricerche sul carburante rinnovabile. La Formula 1 diventerà, quindi, un vero e proprio laboratorio di ricerca di innovazioni eco-compatibili“.