Le Pirelli C4 e C5, le gomme più morbide e performanti, sembrano interessare ancora poco, soprattutto in casa Mercedes. Si, perché questi test, almeno per ora, sono stati utili a provare nuove soluzioni ed a macinare chilometri, un po’ meno per capire i reali valori in campo. I
n pochi hanno davvero cercato il tempo e le classifiche delle quattro giornate, dopo un inizio impetuoso delle due Ferrari, che hanno svettato prima con Sebastian Vettel e poi con il debuttante Charles Leclerc, il terzo e quarto giorno stanno confermando che i tempi sono utili fino ad un certo punto per capire la salute delle varie scuderie.
A fine giornata, con un tempo di 1.17″393 è Nico Hulkenberg su Renault a staccare il miglior crono, mettendosi alla spalle la Toro Rosso di Alexander Albon e l’altra Renault di Daniel Ricciardo. Si vedono, forse per la prima volta, le due Mercedes vicino alle posizioni di vertice, con Valtteri Bottas davanti al compagno di squadra e campione del mondo, Lewis Hamilton. Lo stesso Bottas durante la giornata si è però lasciato andare in dichiarazioni che mettono in dubbio il reale potenziale della vettura, che a suo parere non è ancora perfettamente bilanciata ed a punto. Hamilton è il primo classificato tra chi ha utilizzato le C4, mentre le prime quattro posizioni sono state ottenute con le più performanti C5.
Il pilota Ferrari Charles Leclerc si piazza invece sesto di giornata, ma con le gomme medie, le C3, lasciando capire che il potenziale della vettura c’è, alla luce di soli 6 decimi dal miglior giro di Hulkenberg con le morbide. Finalmente un buon giorno per la scuderia Haas, che è riuscita a inanellare oltre 200 giri con Kevin Magnussen e Romain Grosjean, senza guasti o problemi di sorta, che nei primi tre giorni l’avevano tormentata.
Test in salita invece per la Williams, che si piazza agli ultimi due posti di giornata e che non ha visto per nulla brillare la stella di Robert Kubica, che si è anche girato malamente e che chiude con un best lap ad oltre 4 secondi dalla vetta.
Foto di ANDREA LORENZINA e STEFANO ARCARI – PLAN image