Infront Motor Sports sul ritiro di Ducati dalla Superbike

Ducati venerdì ha comunicato il suo ritiro dal Campionato Mondiale Superbike fin dalla prossima stagione. La casa bolognese ha legato in maniera inossidabile la sua immagine al Mondiale Superbike, contribuendo alla sua nascita ed al suo sviluppo, essendo presente nelle corse internazionali fin dalla nascita della competizione nel 1988, vincendo 29 titoli complessivi, 16 costruttori (l’ultimo l’anno scorso) e 13 piloti (sfiorato nel 2009 con Haga).

Il comunicato col quale Ducati annuncia il suo ritiro non risparmia una critica alla gestione del Mondiale Superbike negli ultimi anni, che secondo la casa di Borgo Panigale non ha contorllato l’aumento dei costi e non ha considerato le differenze delle moto in gara.

Arriva la replica di Infront Motor Sports, la società titolare dei diritti e organizzatrice del Mondiale Superbike, che pubblichiamo di seguito.

“Infront Motor Sports ha appreso con dispiacere la decisione di Ducati di non partecipare con un team ufficiale al Campionato Mondiale Superbike 2011.

La casa di Borgo Panigale ha costruito gran parte del proprio successo e della propria fama  grazie alle vittorie nel campionato del mondo per moto derivate di serie, a cui ha partecipato sin dall’inizio, aggiudicandosi 16 titoli costruttori e 13 titoli piloti con i suoi modelli di produzione, sempre dotati di motore bicilindrico. Anche lo scorso anno Ducati è stata in lotta per la vittoria nel campionato fino all’ultima gara di Portimao, a dimostrazione della grande competitività del suo modello di punta, la 1198, e a riprova del grande equilibrio del regolamento tecnico in vigore.

«Siamo dispiaciuti ed anche un po’ sorpresi della decisione di Ducati – ha affermato Paolo Flammini, A.D. di Infront Motor Sports – poiché più volte ci è stato richiesto un cambiamento regolamentare per  riequilibrare i valori del 2 cilindri 1.200cc nei confronti dei 4 cilindri 1.000cc ma lo scorso anno, senza la presenza del fenomeno Ben Spies, le Ducati 1198 avrebbero dominato il campionato con Haga e Fabrizio, ed è quindi difficile per noi comprendere oggi questa decisione, che ovviamente dobbiamo rispettare.

«Altresì il FIM Superbike World Championship vanta oggi la presenza di ben sei costruttori oltre alla Ducati, con marchi quali Aprilia, BMW, Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha e pertanto deve mantenere un assoluto equilibrio regolamentare, senza privilegiare una o più case in particolare.

«Siamo però soddisfatti che Ducati abbia confermato il proprio supporto tecnico ai team privati che saranno impegnati con i loro modelli nel campionato 2011 e che prosegua lo sviluppo, anche per le competizioni SBK, del loro nuovo modello di moto supersportiva»”.

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