James Toseland, pilota britannico, quest’anno alfiere del BMW Motorrad Italia SBK Team, annuncia oggi il suo ritiro dalle competizioni con decorrenza immediata.
Il giovane pilota britannico (è nato a Doncaster il 5 ottobre 1980), due volte Campione del Mondo Superbike (2004 in sella alla Ducati e nel 2007 con la Honda), si era infortunato durante i test privati del Team sul circuito di Aragon in marzo. Dopo il primo intervento chirurgico sembrava potesse recuperare ma, dopo un paio di tentativi di rientro, si è invece reso necessario un periodo di stop prolungato fino alla sua gara di casa, a Silverstone.
Al Nürburgring si è corsa una seconda manche sotto il diluvio e, a causa del fondo scivoloso, una nuova caduta ha portato il pilota inglese a consultarsi con il suo medico di fiducia. Il danno al polso ha ridotto drasticamente la sua mobilità rendendo molto difficoltosa la gestione corretta del gas, la guida e specialmente la possibilità di curvare a destra.
JT ha sottolineato che tale difficoltà potrebbe avere serie ripercussioni sulla sicurezza sua e degli altri piloti con cui corre.
Andrea Buzzoni, Project Director del BMW Motorrad Italia Superbike Team a Direttore di BMW Motorrad Italia, ha dichiarato “Sono personalmente molto dispiaciuto per il ritiro di James. Quest’anno ho avuto l’opportunità di incontrare e conoscere James ed ho potuto apprezzare non solo la sua professionalità, in un anno così difficile, ma specialmente le sue qualità umane.
Voglio ringraziare James per il suo comportamento, la sua personalità trasparente, la sua cortesia e professionalità. Nelle corse ci sono molti piloti veloci, ma James unisce il talento del pilota ed una grande umanità. E’ un pilota eccellente – un campione – ed una persona molto positiva. Grazie James”.
James Toseland ha aggiunto: “Il 2011 è stato uno degli anni più difficili della mia vita, mi sono reso conto che il mio incidente ad Aragon mi ha lasciato una disabilità permanente, questo vuol dire che non potrò mai più essere competitivo a questi livelli.
Mi preme inoltre sottolineare che ci sarebbe un problema di sicurezza sia per me che per i piloti. Inoltre ho realizzato che non sarebbe corretto “occupare” una sella nel Campionato Mondiale SBK in un Team professionale come il BMW Motorrad Italia SBK Team quando ci sono tanti piloti talentuosi che potrebbero sfruttare questa opportunità”.