La carriera del mitico Michael Schumacher in Formula 1 iniziò nel 1991, nelle prove libere del GP del Belgio al volante di una Jordan 191: settimo in qualifica al suo esordio assoluto nella massima serie automobilistica, ma costretto al ritiro in gara per il cedimento della frizione della sua monoposto. Gli occhi, però, erano ormai tutti puntati su di lui: in particolare quelli di Flavio Briatore, che lo ingaggiò in forze alla Benetton, con la quale nel 1994 e nel 1995 divenne per ben due volte Campione del Mondo. Poi, il grande passo verso la Scuderia più blasonata di sempre: la Ferrari.
Tutti lo ricordano nel 1996 al volante della difficile (e poco competitiva) Ferrari F310, ma Schumi, in realtà, fece il suo esordio su una Rossa prodotta in quel di Maranello molto tempo prima. Per la precisione a Fiorano, il 16 novembre del 1995: sul circuito di prova del Cavallino Montezemolo chiamò il Kaiser a conoscere la sua nuova squadra e a prendere confidenza con il metodo di lavoro degli uomini in Rosso, affidandogli quella 412 T2 che, nel corso del 1995, era stata portata in pista dal francese Jean Alesi.
La prima Ferrari di Schumacher è stata propria questa: telaio numero 157 e motore V12, l’ultimo che ha ufficialmente corso in Formula 1 prima del passaggio definitivo al dieci cilindri. Lo shakedown iniziale avvenne quindi a Fiorano, ma proseguì cinque giorni dopo sul circuito dell’Estoril: qui la 412 T2 sfrecciò di nuovo tra i cordoli con Michael al volante, che risultò essere ben sette decimi più veloce della pole position segnata da Gerhard Berger qualche mese prima.
Una volta terminate le prove sull’Estoril, questa Ferrari fu messa in pensione… per poi riapparire nel 1999, quando Jean Todt, l’allora team manager della Scuderia di Maranello, trattò con il collezionista tedesco Peter Fandel che, senza pensarci due volte, decise di portarla nel proprio garage personale. Dopo un solo anno, però, la 412 T2 numero 157 passò nelle mani del pilota e collezionista Klaas Zwart, che la utilizzò per diversi eventi promozionali, tra i quali il GP storico di Monaco.
Nel 2013 cambiò nuovamente proprietario, mentre nel 2018 ha fatto ritorno a casa, a Maranello: qui è stata ispezionata e certificata da Ferrari Classiche, per poi essere sottoposta a una completa restaurazione secondo le specifiche originali. Oggi è senza padrone e non vede l’ora di tornare a sfrecciare in pista: la prima Rossa di Schumacher, infatti, è attualmente in vendita tramite la concessionaria britannica Girardo & Co. Il prezzo? Indefinito, ma se avete qualche risparmio messo da parte e vi brillano gli occhi a guardarla, fateci un pensierino…