Proprio come per la Formula 1, anche la MotoGP si sta attrezzando per definire un piano di ripartenza del proprio Mondiale 2020, che finora è stato “azzoppato” di ben 5 appuntamenti sui 17 previsti dal calendario iridato. Dopo l’annullamento della gara di MotoGP nel round di apertura in Qatar, la pandemia Coronavirus ha costretto gli organizzatori a rinviare i successivi GP di Spagna, Francia, Italia e Catalunya, ai quali recentemente si sono aggiunte anche altre tre tappe che erano molto sentite da tutti gli appassionati.
Stiamo parlando dei Gran Premi di Germania, di Olanda e della Finlandia, che avrebbe dovuto fare il proprio esordio sul KymiRing proprio in questa stagione: tre round definitivamente cancellati che, tuttavia, fanno guardare al prossimo futuro con ottimismo, visto che Dorna ha intenzione di riprendere il Campionato a partire dalla fine del prossimo mese di luglio.
La stagione, in questo caso, scatterebbe con il GP di Repubblica Ceca a Brno, previsto per il weekend del 9 agosto, che darebbe vita a un Mondiale “limitato” a soli 10-12 appuntamenti, per lo più a porte chiuse e incentrati in Europa. In questo contesto, di conseguenza, è stato trovato un accordo anche con le varie squadre della classe regina e delle classi minori, in modo da definire le regole di base per proseguire l’attività agonistica in pista.
“Il numero massimo di persone per un team ufficiale di MotoGP sarà di 40 persone, per i team satellite o indipendenti sarà di 25, 20 per la Moto2 e 15 per la Moto3 – ha affermato Carmelo Ezpeleta, CEO di Dorna Sports – Poi ci saranno anche gli operatori che producono il segnale televisivo, oltre a tutti i lavoratori di Dorna che si occuperanno dell’organizzazione delle gare. In media nel paddock dovrebbero esserci al massimo 1600 persone: al momento non posso confermare la presenza di media e giornalisti. Per quanto riguarda i fotografi, forse permetteremo l’accesso solamente a qualcuno di loro, in modo che forniscano poi le immagini a tutti“.
Nell’ottica di una limitazione delle spese, la Grand Prix Commission ha inoltre definito una modifica importante al regolamento tecnico del Campionato, definendo il congelamento fino alla prima gara del 2021 delle attuali specifiche dei prototipi a due ruote a livello di motore e aerodinamica. Entrando nello specifico, nell’attuale stagione non verranno autorizzati aggiornamenti di parti omologate, mentre dal prossimo Campionato tutti i Costruttori devono iniziare la stagione utilizzando le componenti omologate a marzo 2020. Solo successivamente verranno applicate le tradizionali norme di sviluppo attualmente in vigore, vale a dire nessuna evoluzione del motore per i produttori senza concessioni e solo un update della carena per tutti i produttori.