Il Gran Premio di Spagna della MotoGP parte sotto l’acqua e si trasforma presto in una gara a eliminazione.
Al via scattano bene Casey Stoner e Jorge Lorenzo, ma è soprattutto Marco Simoncelli che sul bagnato sembra avere una marcia in più. Dani Pedrosa inizia invece in maniere molto cauta, cosa che lo porta a terminare il primo giro in nona posizione subito dietro a Valentino Rossi. Si susseguono i sorpassi anche nelle posizioni di vertice, tanto che a metà del quarto giro Marco Simoncelli passa Stoner e si porta in prima posizione e Rossi è già terzo, davanti a un Jorge Lorenzo che sembra non poter tenere il passo dei primi.
Ma quella che sembrava una marcia trionfale per i piloti si interrompe al quinto giro. Valentino arriva molto veloce alla fine del rettilineo, passa Stoner che allarga leggermente la traiettoria e cade travolgendo l’incolpevole australiano. Le due moto una sopra l’altra si fermano al limite della pista, gli addetti accorrono e aiutano Valentino a rialzarsi e lo spingono, mentre nessuno aiuta il povero Casey che viene aiutato solo in un secondo momento e comunque non riesce a ripartire. Libero da inseguitori Marco Simoncelli sembra involarsi ma quattro giri dopo perde il controllo e la moto lo lancia in alto. Nessun danno per lui e per la moto, ma anche in questo caso i commissari non lo aiutano e la sua gara finisce qui. Intanto Pedrosa ha preso confidenza con l’asfalto bagnato e risale posizioni arrivando secondo e riuscendo ad arrivare vicino a Lorenzo che grazie alle varie cadute si ritrova primo. Ricomincia a piovere e Dani si ritrova in breve a quattro secondi da Jorge, tallonato dall’altro pilota Yamaha, Ben Spies. A quattro giri dalla fini l’americano passa in seconda posizione, ma le sorprese non sono finite. A tre giri dalla fine Colin Edwards passa Nicky Hayden, portandosi in quarta posizione, ma nello stesso giro Ben Spies cade mentre nel penultimo è proprio Edwards ad andare nella ghiaia, regalando alla Ducati di Hayden il primo podio della stagione.
Gara ricca di sorprese e di colpi di scena, dovuti soprattutto alla pessima prestazione offerta dalle Bridgestone da bagnato (scelta obbligata per tutti i piloti in quanto è l’unica disponibile). Simoncelli a sedici giri dalla fine aveva già finito le gomme, e le riprese dei pneumatici posteriori nel parco chiuso hanno mostrato come non ci fosse più la ben che minima traccia di scanalature per permettere il deflusso dell’acqua. Si capisce come mai i tempi alla fine fossero di quasi 5 secondi superiori a quelli segnati all’inizio.
Ma il vero sconfitto di Jerez è Valentino Rossi, che con un errore grossolano ha buttato all’aria un sicuro podio se non addirittura una vittoria (sempre ammesso che riuscisse a non cadere dopo, naturalmente). A fine gara Valentino è andato a scusarsi con Stoner, gesto molto apprezzabile, che però l’australiano ha salutato con la frase: “hai più ambizione che talento”. La risposta del numero 46 non si è fatta attendere “forse non sa chi sono” e al momento è l’unico che possa dirla senza passare per presuntuoso… certo non arrivare a punti per Stoner è stato un brutto colpo, però dovrebbe saperlo che con la Ducati può capitare di cadere…
MotoGP, Jerez: ordine di arrivo
1 1 Jorge LORENZO Yamaha Factory Racing 50’49.046
2 26 Dani PEDROSA Repsol Honda Team +19.339
3 69 Nicky HAYDEN Ducati Team +29.085
4 7 Hiroshi AOYAMA San Carlo Honda Gresini +29.551
5 46 Valentino ROSSI Ducati Team +1’02.227
6 8 Hector BARBERA Mapfre Aspar Team MotoGP +1’08.440
7 17 Karel ABRAHAM Cardion AB Motoracing +1’14.120
8 35 Cal CRUTCHLOW Monster Yamaha Tech 3 +1’19.110
9 24 Toni ELIAS LCR Honda MotoGP +1’42.906
10 21 John HOPKINS Rizla Suzuki MotoGP +1’48.395
11 65 Loris CAPIROSSI Pramac Racing Team +1’51.876
12 4 Andrea DOVIZIOSO Repsol Honda Team 1 Giro
5 Colin EDWARDS Monster Yamaha Tech 3 1 Giro
11 Ben SPIESYamaha Factory Racing 3 Giri
14 Randy DE PUNIET Pramac Racing Team 11 Giri
58 Marco SIMONCELLI San Carlo Honda Gresini 16 Giri
27 Casey STONER Repsol Honda Team 20 Giri