La stagione 2020 non é sicuramente iniziata nel migliore dei modi per la Scuderia Ferrari. Partiamo dall’Austria: l’esordio sul Red Bull Ring si é rivelato dolce-amaro per la Rossa, seconda con Leclerc nel primo GP ma costretta a sventolare bandiera bianca nel secondo appuntamento della Stiria per via del contatto tra il monegasco e il compagno di squadra tedesco.
Nel Gran Premio di Gran Bretagna, a seguire, la situazione si é mantenuta sostanzialmente inalterata: Leclerc a podio (grazie anche alla foratura della Mercedes di Bottas), Vettel ai margini della Top 10. Una situazione desolante, causata da una SF1000 sicuramente non all’altezza della concorrenza per via della sua scarsa velocità in rettilineo e dell’altrettanto insufficiente carico aerodinamico che é in grado di generare in curva. Ma se questo é il risultato, la causa di tutto questo bisogna cercarla… alla fonte.
Gran parte delle difficoltà riscontrate in pista quest’anno, infatti, sono dovute a una gestione non ottimale del pacchetto a disposizione della squadra di Maranello, che per questo motivo sta già andando incontro a una lenta e graduale trasformazione per farsi trovare pronta al nuovo regolamento del 2021. La volontà é quella di mettere insieme uno staff determinato, capace e con la voglia di tornare seriamente a vincere in Formula 1, per cui la prima novità sarà quella di far uscire circa 300 tecnici dalla Gestione Sportiva della Ferrari, i quali vedranno il proprio ruolo impiegato in altri progetti che stanno a cuore al Cavallino.
Tra questi figura anche Mattia Binotto, team principal della Scuderia dal 2019 ma anche direttore tecnico. Una duplice posizione che sta andando stretta alla rivoluzione pensata in quel di Maranello, che lo costringerà a lasciare quest’ultimo ruolo presto a un altro ingegnere. L’obiettivo? Concentrarsi sul buon funzionamento della Gestione Sportiva e dell’intera squadra della Rossa. “C’è voluto un po’ di tempo per organizzarci, per assicurarsi che il reparto tecnico fosse ristrutturato – ha affermato Binotto in un’intervista di Channel 4 – Ora che abbiamo le persone giuste nel ruolo giusto, posso delegare il lavoro tecnico e non coprire più il ruolo di direttore tecnico. Ci sono altre persone che lo faranno al posto mio: hanno obiettivi chiari. E penso che siano altrettanto entusiasti e concentrati sugli obiettivi da raggiungere“.
“Sará certamente un lavoro difficile, ma è anche un onore – ha continuato Binotto – Se guardiamo indietro abbiamo avuto stagioni competitive, mentre oggi stiamo vivendo un momento di difficoltà. Sono però abbastanza sicuro che riusciremo ad invertire questa tendenza. Servirà del tempo, non esistono soluzioni immediate: l’obiettivo é far diventare la squadra più forte e più competitiva“. Che questa sia finalmente la volta buona?