Gara2. Spies parte subito davanti a tutti e allunga per non rischiare brutti scherzi, ma Fabrizio o segue, a sua volta seguito da Corser, in gran forma a Brno, e ancora da Biaggi. Al secondo giro Biaggi si è subito portato alle spalle del romano di casa Ducati, avendo superato Corser, messo così nel mirino di Checa, a sua volta seguito da Haga. Checa ci mette poco ad archiviare la pratica Corser, mentre Fabrizio cerca di ricucire il distacco incassato dal texano Yamaha. Makoto Tamada, eccellente in gara 1, finisce fuori pista e non riesce a controllare la moto sull’erba, abbandonando così la gara con una caduta tanto stupida quanto priva di conseguenze per il pilota.
Biaggi, forse galvanizzato dalla vittoria precedente o forse grazie ad un’Aprilia incredibilmente competitiva, riduce la distanza che lo separa da Fabrizio, mentre Haga tenta di superare Corser per mettersi al sicuro dagli attacchi di Byrne. Davanti il terzetto costituito da Spies, Fabrizio e Biaggi, distanziati l’uno dall’altro da meno di un secondo, sono abbastanza lontani dall’inseguitore Rea, subito seguito dal compagno di squadra Ten Kate Carlos Checa, mentre finalmente Haga riesce liberarsi da Corser, subito attaccato da Byrne, a sua volta spinto da Sykes. Spies allunga sui due romani che nel frattempo hanno cominciato a girare molto vicini, con Biaggi che recupera terreno su Fabrizio. Anche Kagayama abbandona la gara per una caduta che per poco non coinvolge anche Hopkins e poco dopo anche Scassa subisce la stessa sorte. Al nono giro Biaggi è pronto per il sorpasso e lo effettua, ma Fabrizio non ci sta e recupera la posizione, ma il duello rimane aperto e Biaggi continua a punzecchiare il concittadino aspettando il momento giusto per superarlo senza possibilità di replica.
Nonostante sia stato graziato dalla caduta di Kagayama, al decimo giro Hopkins ottiene la seconda caduta in 2 gare, record veramente poco invidiabile. Continuano i tentativi di Biaggi, ma ancora Fabrizio replica riportandosi davanti all’Aprilia. Nelle retrovie Sykes cerca di superare Corser, mentre Spies, approfittando dei tafferugli tra romani, pensa solo a tenere il gas aperto; eppure i romani sono sempre lì. Dietro Sykes riesce a superare Corser, mentre Smrz supera Byrne. Biaggi esce lungo in una traiettoria e Fabrizio prende un attimo di respiro, ma presto ricomincia la baguarre fra i due piloti capitolini.
Non si contano i sorpassi di Biaggi su Fabrizio, ma per riuscire la Aprilia finisce sempre larga dovendo poi rilasciare la seconda posizione alla Ducati di Fabrizio. Al quindicesimo giro, finalmente Biaggi riesce a superare in modo pulito ed efficace Fabrizio che non riesce stavolta a replicare ed è costretto a lasciare strada al più agguerrito Max. Biaggi non pago, addirittura si mette alla caccia di Spies e riesce in poco tempo a ridurre il distacco, mentre Fabrizio non è in grado di tenere il passo. Spies si guarda indietro, convinto di trovare il solito distacco sugli inseguitori, invece vede il cupolino indemoniato dell’Aprilia a pochi centimetri dai propri scarichi, mentre Fabrizio è rimasto indietro. Spies continua a strizzare la sua R1 e a guardarsi incredulo alle spalle, trovando sempre la moto del romano attaccata alla sua, che lo studia, lo aspetta per sferrare l’attacco che però non sembra arrivare.
Ultimo giro, situazione invariata con la R1 davanti a Biaggi che precede distaccato Fabrizio; Biaggi sembra aver deciso che un primo e un secondo posto siano sufficienti e sembra non voler più punzecchiare l’americano che infatti va a vincere gara 2. Le Honda Ten Kate di Rea e Checa chiudono quarta e quinta davanti ad Haga, Sykes, Byrne, Smrz e Corser. Spies riesce così a recuperare la caduta di gara 1, ma per il sorpasso su Haga in campionato, dovrà ancora aspettare settembre per limare gli ultimi 7 punti che li separano.
1 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 40’15.420 (161,055 kph)
2 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 0.213
3 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 0.657
4 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 8.311
5 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 8.915
6 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 21.175
7 66 Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 21.384
8 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 21.599
9 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 21.726
10 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 25.180
11 56 Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 25.612
12 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 25.622
13 9 Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 26.246
14 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 31.098
15 57 Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 32.706
16 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 33.173
17 10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R 34.953
18 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR 57.751
19 94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1’00.273
20 88 Resch R. (AUT) Suzuki GSX-R 1000 K9 1’29.794
RET 53 Polita A. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K9
RET 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R
RET 51 Cihak M. (CZE) Suzuki GSX-R 1000 K9
RET 121 Hopkins J. (USA) Honda CBR1000RR
RET 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9
RET 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R
RET 100 Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R
NP 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR