Gara2.
Tutto è pronto per la seconda manche, la griglia è sempre la stessa, ma le cose sono cambiate significativamente da gara 1: Spies sembra più rilassato, Haga, ovviamente, più teso per i 15 punti di svantaggio che ora si ritrova sull’americano che, salvo colpi di scena, andrà a vincere.
Ma proprio i colpi di scena sono uno degli ingredienti della SBK, quindi tutti abbassano la visiera, scaldano i motori e aspettano il via.
Byrne subito al comando, seguito da Spies, poi Biaggi, Rea, Haslam e Haga che subito cerca di andare avanti.
Rea supera Biaggi, che subito cerca di contraccambiare, senza un buon esito, ma arrivati sul rettilineo ecco che arriva un doppio tentativo d’attacco: Spies su Byrne non riesce, mentre Biaggi riguadagna la terza posizione rubatagli da Rea, che, però, dopo qualche curva supera nuovamente l’Aprilia di Biaggi.
Byrne allunga su Spies, attaccato da Rea con anche Biaggi in agguato; Haga supera Haslam e si mette a spingere forte per recuperare la testa, mentre Rea supera Spies. Attaccato da Biaggi. Byrne continua ad allungare con Rea che cerca di riprenderlo, lasciandosi alle spalle Spies, attaccato da Biaggi, a sua volta seguito dalle due Ducati, ricongiuntesi, di Haga e Fabrizio.
Come in gara 1 Fabrizio fa segnare il giro veloce per dare grinta al compagno Haga, Biaggi intanto si mette davanti a Spies, ma come già successo riperde subito la posizione, stavolta addirittura vede passargli davanti le due Ducati Xerox. Davanti Rea ha ripreso Byrne e lo supera. Haga attaccato a Spies, Spies frena e per non prenderlo Haga deve frenare, facendo passare avanti Fabrizio che lo punzecchia e addirittura supera. Biaggi supera Haga e punta Spies.
Passati quindi Fabrizio e Biaggi, Spies si trova ora nel mirino dell’avversario diretto Haga.
Byrne si riprende la prima posizione, Rea segue e Fabrizio cerca di ricucire il distacco che lo separa dai primi 2. Haga attacca Spies e lo supera, l’americano sembra faticare.
Cade Checa, invece davanti il binomio Byrne, Rea è diventato un trinomio, con Fabrizio che li ha recuperati, Biaggi in quarta posizione fa un errore e consente ad Haga di riagganciarlo.
Spies commette un errore e perde di vista il suo avversario diretto: Haga.
Rea torna in testa, Fabrizio cerca di accodarsi, ma Byrne tiene almeno la seconda posizione.
Basta un giro, però, affinché Fabrizio riesca a superare Byrne e subito dopo Rea, che però subito riprende il comando. Mentre Fabrizio fa il diavolo a 4 davanti, Haga fa segnare il giro veloce e spreme la sua moto per andare a riprendere il gruppo di testa, approfittando della momentanea sonnolenza di Spies.
Fabrizio riesce a superare Rea, Biaggi si porta appena dietro Byrne, che è in terza posizione, e si vede sopraggiungere Haga sempre più vicino.
Biaggi lungo, Haga, che già stava facendo i giri più veloci, si infila fulmineo e prosegue la sua caccia a Byrne.
Fabrizio vorrebbe rallentare il ritmo, per consentire ad Haga di riavvicinarsi, ma la Honda Ten Kate dell’irlandese, invece, supera la Ducati del romano, mentre Haga è ancora alle prese con Byrne, che non sembra mollare né sbagliare alcunché; riesce il giapponese a sperare Byrne proprio mentre Spies supera Biaggi che tenta di reagire senza buon esito.
Fabrizio, avendo capito che Haga non ha chance di ricucire il distacco e lottare per la vittoria, decide che può tentare di superare Rea e quindi lo segue da vicino, Rea fa un errore, ma tiene.
Fabrizio non molla e sul rettilineo passa la Honda dell’irlandese proprio quando comincia l’ultimo giro, Rea tenta l’impossibile, ma è costretto ad andare nella via di fuga e a lasciar passare anche Haga.
Passa per primo un ottimo Michel Fabrizio, seguito da Haga, Rea, Byrne e da un quinto Spies che, nonostante tutto vince il titolo mondiale piloti SBK 2009.
Un po’ d’amaro per Haga che vede, ancora una volta, sfumargli il titolo da sotto le mani, soffiato da un giovane e incredibile pilota americano, all’esordio nella SBK, ignaro della maggior parte dei circuiti del campionato e ciò nonostante sempre vincente.
Si chiude così il campionato 2009 con tante nuove promesse per l’anno prossimo, tra cui il bravissimo Rea e il superlativo Fabrizio e con un nuovo campione, Ben Spies, che già sappiamo lasciare la SBK per andare a sfidare i più grandi, in MotoGP.
Buona fortuna Ben!
1 84 Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 38’19.654 (158,148 kph)
2 41 Haga N. (JPN) Ducati 1098R 1.195
3 65 Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 1.494
4 67 Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 5.553
5 19 Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 5.842
6 3 Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 7.374
7 22 Camier L. (GBR) Aprilia RSV4 Factory 9.658
8 96 Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 10.434
9 11 Corser T. (AUS) BMW S1000 RR 17.010
10 50 Guintoli S. (FRA) Suzuki GSX-R 1000 K9 24.509
11 71 Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 27.195
12 23 Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 34.825
13 14 Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 35.135
14 99 Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 1’01.842
15 94 Checa D. (ESP) Yamaha YZF R1 1’09.782
16 100 Tamada M. (JPN) Kawasaki ZX 10R 1’30.818
17 25 Salom D. (ESP) Kawasaki ZX 10R
RET 15 Baiocco M. (ITA) Ducati 1098R
RET 91 Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR
RET 7 Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR
RET 111 Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR
RET 10 Nieto F. (ESP) Ducati 1098R
RET 77 Iannuzzo V. (ITA) Honda CBR1000RR